Brian Lawrence, il miglior pitcher dei derelitti San Diego Padres…
– Dopo l'apparizione alle World Series 1998 (sconfitta 4-0 contro gli Yankees), i San Diego Padres non hanno più saputo ripetersi agli stessi livelli, finendo schiacciati dall'appartenenza ad una division ipercompetitiva come la National League West. Giusto per fare dei nomi, i Giants hanno beneficiato della presenza dei Padres con 45 vittorie in 65 confronti diretti dalla stagione 1999 a oggi.
Dopo l'ennesimo sweep inflitto ai cugini poveri, il proprietario dei Giants Peter Magowan ha riconosciuto come questi rapporti di forza siano destinati a cambiare nei prossimi anni, a seguito della costruzione del nuovo ballpark da 294 milioni di dollari nel centro di San Diego.
In prima lettura si potrebbe rimanere scettici sulla rilevanza della costruzione di un nuovo campo di gioco nel cambiare radicalmente i destini di una franchigia derelitta e in prolungata crisi di risultati. Niente di più sbagliato nel mondo dello sport americano in genere, e nelle majors in particolare.
Lo sanno bene gli stessi Giants che dopo la costruzione del bellissimo e molto "trendy" Pac Bell Park, hanno visto moltiplicare le entrate, tanto da registrare nella passata stagione il terzo maggior profitto della MLB (13.9 milioni di dollari); davanti a loro solo Yankees e Mariners, anche questi ultimi grazie ad un ballpark sempre pieno.
E lo sa bene lo stesso Phil Nevin, che all'atto di firmare nel Novembre 2001 il contratto da quattro anni e 34 milioni di dollari con i Padres, ha preteso fosse inserita una clausola davvero originale, per lo meno agli occhi di un osservatore italiano: la possibilità di diventare free agent nel caso che la costruzione del nuovo ballpark fosse bloccata dalle pastoie burocratiche di cui già abbiamo parlato nella scorsa stagione.
La strana situazione ha portato il GM di San Diego Kevin Towers ad un'autentica crisi di identità professionale: "Eravamo alla mercé degli operai addetti alla costruzione. Quasi quasi sarei andato a lavorarci io stesso".
Nell'estenuante attesa della salvifica inaugurazione del nuovo campo di gioco per l'opening day 2004, con il previsto raddoppio delle entrate e la possibilità di aumentare il payroll, i Padres si barcamenano puntando sui giovani e il farm system.
I risultati paiono buoni, se è vero che quattro componenti su cinque della rotazione dei partenti e due posizioni del line-up sono occupate da prospetti provenienti dalle minors.
Il miglior pitchers disponibile, Brian Lawrence, ha dunque pensato bene di battezzare nel migliore dei modi il suo primo incarico da partente nell'opening day. Primo lancio della stagione contro il leadoff dei Giants Ray Durham (non certo un bombardiere) e subito un bel fuoricampo subito. Da sottolineare che Lawrence si è però ripreso con grande carattere e ha lanciato sette innings concedendo solo altre due valide. Largo ai giovani, dunque, ma non del tutto.
A causa delle assenze di inizio stagione del closer Trevor Hoffman e del rilievo Jay Witasick (motivo dell'infortunio? Ha commesso l'errore di buttare via la spazzatura con il braccio destro che usa per lanciare"), è aumentato lo spazio di Jesse Orosco, 46 anni compiuti il 21 Aprile, giocatore più anziano delle majors e titolare del record assoluto di partite giocate in carriera come pitcher (1189).
Orosco è ancora uno dei migliori quando si tratta di eliminare un battitore mancino particolarmente tosto: un certo Barry Bonds è 4/25 contro di lui in carriera.
– Tempo di grandi cambiamenti anche per i Los Angeles Dodgers, protagonisti di un avvio di stagione sotto le attese e titolari del peggior risultato economico delle majors nella passata stagione, con un deficit operativo di 25 milioni di dollari. I proprietari, cioè la News Corp. di Rupert Murdoch, stanno negoziando la cessione della franchigia.
Un pretendente credibile, quel David Checketts che cercò in passato di acquistare i Boston Red Sox, ha ritirato un'offerta di 600 milioni di dollari di fronte al rifiuto da parte della News Corp. di cedere insieme ai Dodgers la quota di maggioranza del canale via cavo Fox Sports Net 2, che trasmette anche gli incontri di Mighty Ducks e Clippers.
La tv in questione è considerata strategica dalla Fox, perché insieme ad altri 12 canali sportivi regionali costituisce un competitor nazionale della ESPN, di proprietà della Walt Disney Co.
– La Cactus League ("), competizione che si disputa ogni anno durante lo spring training in Arizona, è stata negli ultimi anni appannaggio delle squadre della NLW, o comunque della bay area: l'hanno vinta i Padres nel 1998, i D-Backs nel 1999 e nel 2000, gli A's nel 2001, e tutte queste franchigie hanno poi centrato i playoffs in quella stagione. Quest'anno se la sono aggiudicata i Kansas City Royals"
– Si è detto dell'originale clausola contrattuale che i Padres hanno riconosciuto a Phil Nevin. I Giants invece si sono preoccupati di inserire nei contratti dei due ex-pitchers Livan Hernandez e Russ Ortiz un bonus di 25000 $ in caso di vincita del premio di MVP delle Division Series. Peccato che quel riconoscimento non esista.
– NLW Words of Wisdom: "Se fossi andato 8-1 a Montreal, mi avrebbero già scambiato cinque o sei giocatori", Felipe Alou.
– Standings (30/4/03):
San Francisco 18-7
Colorado 15-11
Los Angeles 13-14
Arizona 11-16
San Diego 10-16