Bobby Jackson assaggia un'altra volta le lunghe leve di Mutombo…
"The last hurrà ".
Questo link, sul sito ufficiale dei Kings, invia al tiro di Bobby Jackson che diede a Sacramento la vittoria in gara6 nella serie contro Dallas. L'ultimo successo realmente importante.
Il presente della squadra della capitale della california è molto nebuloso.
Chiaramente la prima questione riguarda Chriss Webber. Ecco il primo dato di fatto: Webber ha appena sostenuto una visita di controllo. La riabilitazione continua, ma il rientro è ancora lontano.
Presumibilmente fra fine dicembre e inizio gennaio. Per adesso il giocatore potrà cominciare ad allenarsi, fare del blando 1vs1.
Dopo il controllo, Webber non ha parlato. Lo ho ha fatto, in modo circospetto Adelman. Confermando una sorta di malessere dell'organizzazione. E l'incertezza sul futuro.
Lo stesso Webber ha parlato invece prima del controllo. Una lunga intervista in cui il giocatore ha parlato della più difficile estate della sua vita. Due le ragioni: la frustrazione e il processo.
"Negli ultimi due anni - dice – abbiamo perso una gara7 per il titolo, nel modo che sappiamo. E lo scorso anno non ho potuto dare il mio contributo al tentativo di vincere."
"Questo è molto più frustrante - continua - della riabilitazione o del modo in cui i medici sono prudenti".
"Ho passato l'estate semi recluso, con i miei nipoti, spesso guardando la televisione e leggendo alcuni buoni libri. Non credo nemmeno di aver visto le partite della finale. Una volta ricordo che ero in un ristorante. Lo schermo era sintonizzato ma non seguii più di tanto. Poi l'operazione, la riabilitazione, più lunga di quello che pensavamo e il processo. "
La vicenda giudiziaria di Webber non ha tenuto banco, solo perché durante l'estate, il processo principale ha riguardato Kobe Bryant. Nella sostanza la Nba, in seguito alla condanna per falsa testimonianza, ha squalificato il giocatore.
"La squalifica - ha detto David Stern - rimarrà congelata per il periodo in cui Webber sarà infortunato."
In questo contesto la squadra passa attraverso frequenti alti e bassi. Ultimo esempio: la sconfitta a New York, venendo rimontati nell'ultimo quarto, dopo l'ottima prestazione e la vittoria di Minneapolis in settimana.
"Non credo - ha detto Rich Adelman - che noi abbiamo giocato, come avremmo dovuto, nelle due sconfitte subite.Credo che semplicemente, questo gruppo, debba imparare a vincere giocando assieme, come faceva il gruppo dell'anno scorso."
La sconfitta con i Knicks in trasferta è un "classico": la striscia è salita a sette partite perse negli ultimi 7 anni. L'ultima vittoria arrivò nel '96, propiziata da Mich Richmond. Altri Kings, molto meno forti. Complessivamente parliamo di un record di 19-1 dal 1983.
Il dato positivo di quest'inizio stagione viene da Peja Stojakovich: sempre più leader, vero go-to-guy dei Kings. In settimana 39 punti contro Minneapolis ed il tiro della vittoria. Ma anche 36 punti con i Knicks, 17 nel terzo quarto.
Ed una varietà di gioco sorprendente: tiri dalla lunga distanza, penetrazioni verso canestro. Decisivi, nella sconfitta al Madison Square Garden, la vena di Allan Houston, 39 punti e l'intimidazione difensiva di Mutombo con 4 stoppate, due nel decisivo 4° periodo.
Altro tema caldo e ricorrente a Sacramento: la costruzione della nuova arena, teoricamente in downtown Sacramento. Molto teoricamente, vista la topografia della città .
I tifosi dei Kings sono dei sentimentali. Gli abbonati, come testimoniato dal "Sacramento Bee", tengono al loro seggiolino dal quale per stagioni hanno urlato i peggiori insulti agli odiati Lakers.
In più i cittadini temono un aumento, oltre che dei prezzi, anche delle tasse. Tutto il mondo è paese.