Sky-ahiahaiai!!!!!!!

Lebron James in maglia Cavs? In Italia nessuno l'ha ancora visto! Grazie Sky!

Ultima settimana di ottobre, dopo 2 mesi passati ad invidiare i fa della palla lunga un piede, dopo aver quasi tifato per le squadre di baseball, stiamo per entrare nei 7 mesi in cui lo sport americano significa, per molti di noi, NBA.

Ci siamo letteralmente stracciati l'attrezzatura da riproduzione con il “Kobegate”, ovvero tutto quello che ci puo' stare tra una scappatella coniugale ed una violenza sessuale ad una 19enne (anche lei sospesa tra la povera vittima e la mangiatrice di uomini), e davvero si sentiva il bisogno di 10 energumeni in canotta a far balzi irreali per segnare o impedire un canestro.

Tutti quindi con il naso incollato alla TV, la maggior parte di noi con l'estratto conto salassato da 30 o piu' euro mensili a favore di Mr. Murdock, il tutto per ascoltare le familiari voci del duo Tranquillo-Buffa.

E visto che c'e' chi vede sul sat e basta, e chi invece squarta i palinsesti di mezza Europa per farsi rodere dall'invidia, noi italici baskettari ci devastavamo con i confronti con Turchia, Spagna e Germania (situazione squilibrata gia' da un paio d'anni) ed ora anche con la Francia, che ha pensato bene di infilare 2 dirette notturne nel palinsesto di un canale pay francese.

Vabbe', pensiamo noi, consoliamoci con le migliori voci possibili, anche se quasi mai in presa diretta con la gara.

Ed infatti, pronti, via……..buio!!!!!!!

Come???

Succede che, a fronte di meravigliosi spot sul basket piu' bello del mondo “solo su Sky Sport”, la prima settimana scorre via senza uno straccio di partita in TV, roba che se fosse capitata ad uno sport che conosco io, avrebbe automaticamente comportato il blocco di ogni attivita' produttiva, l'istituzione del coprifuoco ed il pattugliamento delle strade con i mezzi cingolati.

Noi poveri baskettari ci dobbiamo invece “accontentare” di manifestazioni molto piu' civili:una e-mail cumulativa che vedete apparire in una pop up del sito in questi giorni, una sequela di email al vetriolo sul NG degli sport americani e, cosa piu' eclatante, una fila di messaggi alla redazione del quotidiano sportivo di colore Rosa.

Ovviamente, siccome in Italia la Gazzetta dello Sport conta quanto un partito politico, Il direttore della redazione sportiva di Sky, Giovanni Bruno, e' stato chiamato in causa.

La risposta apparsa su qualche organo di stampa e' stata la seguente:
“Si è trattato di un disguido burocratico, che si risolverà  la prossima settimana. L'accordo biennale tra noi e l'Nba è stato raggiunto già  Lunedi scorso (il giorno prima dell'Opener NdR) ma gli americani hanno atteso che l'originale del contratto, che presenta alcune nuove clausole legate anche alla pirateria presente nel nostro Paese, fosse materialmente sul loro tavolo. E questo ha provocato il ritardo che non ha permesso la trasmissione di ieri.”

Ah, questi americani malfidenti, che pretendono il foglio sul tavolo del loro ufficio e poi anche norme sulla pirateria (chissa' perche' le pretendono solo da oggi, quando la pirateria tempo fa era molto piu' sviluppata).

E poi fanno i difficili solo con noi, quando nel resto d'Europa la gente, dopo solo una settimana, rischia di avere la nausea di canestri…

Capisco, o almeno cerco di capire, che il buon Giovanni Bruno quando non si occupa di calcio pensa di avere a che fare con le briciole del suo lavoro (evidentemente le preferenze della maggior parte degli abbonati gli suggeriscono questo) ma svilire in questo modo un prodotto di punta dell'offerta sportiva (o almeno cosi' viene presentato negli spot) tirando in ballo cavilli da azzeccagarbugli, beh, questo non fa onore alla professionalita' sua e dell'Azienda che rappresenta.

Naturalmente, vista l'esperienza accumulata nei mesi precedenti, mi sono ben guardato dall'avvicinarmi al Mostro (altrimenti detto Call Center) temendo che l'accozzaglia di geni che lo popola potesse in qualche modo disintegrarmi scheda, decoder, abbonamento e sistema immunitario (“bacchetta magica” do You remember?).

Ed ora sono qui, a televisione spenta, a macerarmi sul grado di attendibilita' delle notizie che sono arrivate dall'altro capo dell'Atlantico: Lakers in forma fisica accettabile, poco o nulla del triangolo, Shaq che aiuta in difesa sul perimetro (gulp), Antoine Walker fattore a Dallas (mini-gulp), Lebron che talvolta tira anche bene (gulpone), Rashard Lewis che ne mette 50 (supergulp), ma, soprattutto, Vin Baker che gioca le prime 2 gare di stagione come uno che merita il contrattissimo del quale e' titolare (nella terza partita, rientro sulla terra con 8p e 5r). E nessuno di noi ha visto niente!!!!

Giovanni Bruno, ti ritengo resposnsabile di aver negato alla Penisola questo avvenimento di portata storica!!!

Speriamo solo che, quando queste pastoie burocratiche si dissolveranno, il mitico Vin prosegua con il suo inizio di stagione all'insegna del “caro Pierce, adesso ti do una mano io”.

Ma il vero responsabile della nostra mai saziata fame di NBA e' uno solo, o meglio sono tante: sono tutte le italiche mamme che in tutti questi anni non sono mai riuscite a partorire un pargolo degno di una carriera NBA.

Non dico uno Yao Ming (che ne esce uno ogni miliardo e 2) e magari neanche un Nowitzki o un Gasol, ma capperi, un Parker, un Ginobili o almeno un Edoardo Najera poteva anche nascere a Poggibonsi piuttosto che a Cernusco sul Naviglio.

E invece niente, “solo” Totti, Vieri e Cassano, oppure Bernardi, Giani e Sartoretti, magari anche Tomba, Belmondo e Di Centa, ma nessuno interessato ad una palla a spicchi e ad un soggiorno di 4-5 anni in una Atlanta o una Toronto qualsiasi.

Tanto sarebbe bastato per scomodare la succitata Rosea a dare piu' spazio ai canestri oltreoceano (e ringraziare la RCS che comunque ci ha abituato ad uno speciale su Sportweek ad ogni inizio di stagione), o qualche padrone dei palinsesti a sacrificare qualche replica di pallapedata o l'Open di Pallacorda di San Martino di Castrozza, per mostrare 2 o 3 partite settimanali di basket dei giganti.

In questo quadro niente affatto rassicurante, una tenue fiammella: il riconoscimento dato al giovanissimo Luigi Datome da Montebelluna (TV), neanche 16 anni (27.11.87 e' la data di nascita) appoggiati a 202 cm., con alle spalle una Promozione dalla B/2 ed un titolo di Top Scorer agli Europei 2003 tra i Cadetti.

Il frugolone, che dice di avere Dirk e Galanda come modelli assoluto ed italiano, e' stato inserito dagli scout NBA tra le promesse internazionali della sua classe (il link e' il seguente: http://www.nfldraftblitz.com/futureinternationals.htm).

Che dire: speriamo che a Siena facciano un buon lavoro.

Saluti a tutti

PS: riflessioni, critiche, stroncature, offerte in denaro o in natura, minacce sono come sempre accette se inviate a vbrugia@tin.it

[N.d.R. Un ringraziamento alle centinaia di lettori che hanno inviato la nostra email di protesta a Sky TV; nel nostro forum, a questo indirizzo:
http://www.playitusa.com/forum/viewtopic.php?p=151986#151986
potrete leggere un paio di email di risposta di Giovanni Bruno, indirizzate non direttamente a noi ma ad un lettore. Continueremo a tenervi informati, ovviamente.]

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