I Sooners si abbracciano dopo la netta vittoria sui Cowboys
Lo scorso sabato a Norman, Oklahoma si è disputata una delle partite più attese del weekend; la sfida tra gli Oklahoma Sooners, padroni di casa, e gli Oklahoma State Cowboys, che per gli appassionati di College Football è nota come la Bedlam Series; l'incontro era importante non solo per la rivalità che corre tra i due college, ma soprattutto perché, in caso di successo di OSU, la lotta per il Sugar Bowl si sarebbe completamente riaperta.
Alla vigilia, i principali osservatori avevano previsto una vittoria per i Sooners (#1 della nazione), anche se il compito sarebbe stato molto difficile: OSU, infatti, aveva completato una striscia di 7 successi consecutivi in questo 2003 e, soprattutto, negli scorsi anni si è sempre rivelata un ostacolo complicato per la più quotata Oklahoma; inoltre, la problematica vittoria dei Sooners su Colorado aveva fatto sperare in un clamoroso upset da parte dei Cowboys.
Invece, i Sooners hanno zittito tutti gli scettici, grazie ad un'impressionante prova di forza che ha meravigliato tutti gli addetti ai lavori; gran merito, ovviamente, va a coach Bob Stoops, che è riuscito a preparare la partita in maniera perfetta, curando ogni fase del gioco.
Nel primo quarto, dopo uno scambio di punt da parte delle due squadre, arriva subito il primo big play della partita, quando il RB di OSU Josh Fields perde un fumble, regalando agli avversari un vantaggioso 1st and 10 a sole 11 yards dal TD; nonostante la difesa dei Cowboys eviti la meta, Oklahoma può realizzare 3 facili punti.
La difesa dei Sooners prende fin dall'inizio il controllo della partita, obbligando l'attacco avversario a ben 5 punt nel solo primo tempo; nel frattempo, il reparto offensivo di Oklahoma impone il proprio gioco, facilitato sempre da ottime posizioni di partenza.
Il momento chiave, forse, arriva sul finire del primo quarto, quando Oklahoma State, in svantaggio per 10-0, commette il secondo fumble della giornata, permettendo ai Sooners di iniziare il proprio drive dalle 50 yards; pochi minuti più tardi, Kejuan Jones segna la seconda meta personale, regalando ad Oklahoma il 17-0, che mette una seria ipoteca sul successo finale.
Sul punteggio di 24-0, OSU ha una fiammata d'orgoglio, riuscendo ad intercettare Jason White ed a guadagnarsi un 1st and 10 a poche yards dalla endzone avversaria; indubbiamente il TD sarebbe stata la segnatura desiderata, ma anche i 3 punti danno ai Cowboys un po' di fiducia, nella speranza di ribaltare la partita nel secondo tempo
Ed, infatti, OSU inizia alla grande il terzo quarto, quando sul primissimo gioco alla ripresa delle ostilità , Darren Williams intercetta per la seconda volta White, riportando in meta il pallone; nonostante, l'errore nella trasformazione, i Cowboys sembrano poter rientrare in partita.
Purtroppo, le ipotesi di rimonta si dimostrano un fuoco di paglia: la difesa di Oklahoma continua il proprio dominio, bloccando ogni velleità avversaria; ha fatto davvero impressione il modo in cui l'ottimo attacco dei Cowboys sia stato fermato, quasi senza problemi: alla fine del terzo quarto, OSU aveva racimolato appena 47 yards contro le 58 concesse sulle penalità .
Il quarto quarto non ha avuto praticamente storia, infatti, Oklahoma ha realizzato altri punti, guadagnandosi una nettissima vittoria per 52-9; grazie a questo successo i Sooners hanno portato il loro bilancio nella Bedlam Series a 75 vittorie, 16 sconfitte e 7 pareggi, ma soprattutto hanno dato una netta inversione di tendenza rispetto ai risultati degli anni scorsi.
Come detto in precedenza, la difesa è stata superba nel fermare uno degli attacchi più prolifici della nazione: nelle otto precedenti partite, i Cowboys avevano totalizzato 445 yards, ma sabato scorso sono stati limitati ad appena 161. Il temutissimo Tatum Bell ha corso per 122 yards, ma molte di queste sono state conquistate nelle fasi finali dell'incontro, quando ormai il punteggio non era più in discussione; il QB Josh Fields ha passato una lunghissima giornata, come dimostrato dal pessimo bilancio: 9 su 24, 62 yards, 1 intercetto e 4 sack.
Tuttavia, dare i meriti solo alla difesa sarebbe una vera ingiustizia nei confronti degli altri reparti, che pur non essendo così spettacolari, sanno sempre sfruttare le occasioni offerte dagli avversari: pur intercettato 2 volte, il QB Jason White ha condotto con grande intelligenza i drive di Oklahoma, mentre i due RB Renaldo Works e Kejuan Jones hanno totalizzato rispettivamente 103 e 86 yards.
Con questo successo, Oklahoma ha rafforzato la propria posizione all'interno della Big 12, mettendo una seria ipoteca sul successo nella South Division; con 5 vittorie e 0 sconfitte, i Sooners sono al comando del loro raggruppamento e le loro prossime avversarie, Texas A&M, Baylor e Texas Tech, non hanno i mezzi per impensierirli.
Diverso il discorso per Oklahoma State, che con questa sconfitta può dimenticare ogni speranza di disputare un Bowl della BCS.