Bud Selig, commissioner MLB e principale supporter del WBC
Finalmente nella notte tra giovedi e venerdi (orario italiano) partirà il World Baseball Classic, fortemente voluto dal commissioner MLB Bud Selig, e da tutti i tifosi internazionali di baseball. E naturalmente Play.it seguirà il più grande evento mai organizzato per questo sport.
Dopo tanti mondiali e tante Olimpiadi senza le più grandi stelle del baseball, la MLB ha deciso di regalare a tutti i tifosi una competizione vera, un Classic, per nazionali. Potremo scoprire chi sia più forte, gli sluggers dominicani, i lanciatori venezuelani o i padroni di casa americani. Tutti i discorsi rimasti sulla carta per tanto tempo troveranno una verifica sul campo.
A dire il vero molti addetti ai lavori sono rimasti freddi all'idea, ritenendo che il baseball sia uno sport prettamente americano, e che questo Classic sia solo una mega-esibizione in risposta all'esclusione del baseball dalle Olimpiadi da parte del CIO.
Francamente però, sebbene la data di marzo 2006 sia tutto fuorchè ideale per organizzarlo, e sebbene ci siano state tante defezioni di grossi giocatori, risulta impossibile credere che quando Johan Santana si troverà Albert Pujols davanti, giocando per l'orgoglio nazionale, penserà di disputare un'esibizione.
Le gare saranno quanto di più genuino si possa trovare, con tutti che daranno il massimo e la tensione che si taglierà col coltello, specie quando si troveranno di fronte nazionali titolate e tradizionalmente rivali, come Venezuela, Portorico, Repubblica Dominicana, Messico e proprio Stati Uniti, che rimangono la squadra da battere anche solo per il vantaggio del fattore campo, benchè molti, incluso chi scrive, ritengano i dominicani i più forti in assoluto.
Parlando di competitività degli incontri, si sa quanto i giocatori centro-americani tengano a rappresentare le proprie nazionali, tant'è che le defezioni in questo caso si contano sulle dita di una mano: King Felix Hernandez, il prodigioso rookie venezuelano, è stato trattenuto dai Mariners, come Jorge Posada e Mariano Rivera dagli Yankees di Steinbrenner (unico dichiarato oppositore del World Baseball Classic) mentre Vladimir Guerrero è stato colpito da un terribile lutto pochi giorni fa ed ha rifiutato la convocazione non sentendosi nelle condizioni psicologiche ideali.
A questi due si aggiungono Manny Ramirez, notoriamente imprevedibile, che dopo aver confermato più volte la sua presenza, due giorni fa ha inspiegabilmente fatto marcia indietro, e Pedro Martinez, ufficialmente infortunato ad un piede.
Le altre stelle di prima grandezza ci saranno tutte, da David Ortiz ad Albert Pujols, da Ivan Rodriguez a Carlos Zambrano, e poi ancora Miguel Tejada, Miguel Cabrera, Freddy Garcia, Omar Vizquel, Alfonso Soriano, Rafael Furcal, Bartolo Colon, Carlos Delgado, Carlos Beltran e Carlos Lee, senza andare troppo oltre perchè la lista sarebbe interminabile.
Gli Usa anche hanno dovuto fare i conti con molte assenze, ma hanno così tanti giocatori che non ne sentiranno la mancanza, venendo condotti dall'infinito Roger Clemens, forse al passo d'addio di una carriera da Hall of Famer se ce n'è una. Al suo fianco, Alex Rodriguez, Derek Jeter, Jason Varitek, Dontrelle Willis, Jake Peavy, Johnny Damon, Derrek Lee e Mark Teixeira.
Cast stellari così finora non si erano visti neanche nell'immaginazione più fervida del tifoso più appassionato.
E l'Italia? La nostra nazionale è stata inserita nel gruppo più difficile, il D, al fianco delle due corazzate Venezuela e Repubblica Dominicana. Chiaramente le chances degli azzurri di passare al secondo turno sono ridotte al lumicino, ma sapranno certamente farsi valere. Al gruppo storico della nazionale sono stati aggiunti alcuni italo-americani.
La stella è ovviamente Mike Piazza, ma ci sono anche Lenny DiNardo, Jason Grilli, Frank Catalanotto, Frank Menechino, Mike Gallo e Tony Fiore per citarne solo alcuni. Purtroppo Rocco Baldelli si sta ancora riprendendo dal terribile infortunio dell'anno scorso.
Alcuni non sono stati selezionati, come Mirabelli, mentre altri non hanno dato la propria disponibilità , ad esempio Mussina, Giambi, Pavano, Capuano, Graffanino, Loretta, Smoltz, LoDuca, Biggio e Zito (gli ultimi 3 avevano invece inizialmente dato la propria adesione alla squadra americana). Il match più giocabile sarà certamente quello con gli australiani, dove i nostri saranno certamente favoriti.
Per quanto riguarda la competizione, il podio sembra già scritto: Repubblica Dominicana, Usa e Venezuela, non necessariamente in quest'ordine. Sarà il campo a dare le ultime risposte ovviamente, ma i dominicani, ritenuti imbattibili, senza Martinez, Guerrero e Ramirez hanno perso un pò di mordente, e soprattutto bisogna considerare che il campo delle semifinali e della finale, il PETCO Park di San Diego, è estremamente favorevole ai lanciatori, e questo ridurrà parecchio l'incidenza degli sluggers di San Pedro de Macoris e dintorni.
Potrebbe per lo stesso motivo uscire a sorpresa la squadra venezuelana, dotata sicuramente della migliore rotazione in assoluto. Insomma, l'interesse è vivissimo, e crescerà nel corso della competizione.
Qui è possibile trovare i rosters per il WBC.
Le prime 2 del girone iniziale (8 squadre in totale) avanzeranno al secondo turno, composto da due gironi, che si disputeranno ad Anaheim ed a Portorico. Le prime 2 di questi altri gironi si affronteranno in semifinali secche, incrociate, con la prima di un girone che incontrerà la seconda dell'altro. Seguirà la finale.
Gli ultimi 3 incontri, quelli decisivi, si disputeranno tutti al PETCO Park di San Diego.
Ricordiamo le regole in vigore:
– Se un pitcher lancia 50 lanci in un incontro, non potrà lanciare nei 4 giorni seguenti.
– Se un pitcher lancia 30 lanci in un incontro, non potrà lanciare il giorno successivo.
– Nessun pitcher potrà lanciare in nessun caso per 3 giorni di fila (massimo 2 giorni, seguiti da 1 giorno di riposo).
– Nessun pitcher potrà lanciare più di 65 lanci nel primo turno, 80 nel secondo, e 95 in semifinale o in finale.
– Le partite vengono concluse per manifesta superiorità in caso di una differenza di 15 punti dopo i primi 5 innings o di 10 punti dopo i primi 7 innings.
Ma andiamo a dare un veloce sguardo girone per girone:
Gruppo A
Questo è il gruppo asiatico, si disputa a Tokyo ed inizia coi propri incontri già stasera. Il Giappone è chiaramente favoritissimo per il primo posto, con la Corea subito al seguito. La Cina farà atto di presenza, e Taiwan cercherà di sorprendere una delle due potenze asiatiche.
Purtroppo i cinesi di Taipei non avranno Chien-Ming Wang, lanciatore degli Yankees, che ha preferito rimanere allo spring training dei pinstripers, per iniziare al meglio la stagione.
Presumibilmente comunque si giocheranno tutte le chances di passare il turno nel primo incontro, quello con la Corea, che inaugurerà il Classic. Le stelle da seguire sono i Major Leaguers Byung-Hyun Kim, Jae-Wong Seo, Chan-Ho Park e Hee-Seop Choi nelle file della Corea, mentre tra i giapponesi c'è il grande Ichiro Suzuki, oltre ad Akinori Otsuka, più una serie lunghissima di stars della Japan League, come Daisuke Matsuzaka, 25enne lanciatore dotato di un braccio prodigioso.
Purtroppo mancheranno i due Matsui, che sono rimasti a New York, uno per guadagnarsi il posto da titolare nei Mets (Kazuo), l'altro per partecipare allo spring training degli Yankees (Hideki).
Previsto ordine di classifica: Giappone, Corea, Taiwan, Cina.
Gruppo B
Si disputa a Phoenix, e inaugura le proprie partite il 7 marzo come il C ed il D, con Messico-Stati Uniti. Gli americani dovrebbero dominare tutti gli incontri, ed i messicani dovrebbero a loro volta seguire.
Il Canada non sembra all'altezza delle due più forti, anche se ha nel proprio arco le frecce adeguate ad una sorpresa. A loro mancherà il rilievo più forte del mondo (quando sta bene), Eric Gagne, infortunato, ma Eric Bedard, Justin Morneau, Corey Koskie e Jason Bay sono giocatori di primissima fascia. Basterà per battere almeno i messicani? Forse no, ma l'incontro tra le due nazionali sarà di grandissimo interesse.
Chiude il gruppo il Sud Africa, squadra senza stelle, chiamata per completare il lotto delle partecipanti e rappresentare il continente nero.
Previsto ordine di classifica: Usa, Messico, Canada, Sud Africa.
Gruppo C
Questo è il gruppo indubbiamente più equilibrato. Portorico, coi fuoriclasse Ivan Rodriguez, Carlos Beltran, Javy Lopez, Carlos Delgado e Javier Vazquez, ha indubbiamente qualcosa in più, oltre al fattore campo dell'Hiram Bithorn Stadium, ma è difficile prevedere un suo dominio nel girone. I secondi favoriti probabilmente sono i cubani.
Sarà il loro primo incontro con nazionali zeppe di professionisti americani, difficile prevederne l'esito, ma la classe dei giocatori dell'Avana non deve essere sottovalutata. Se c'è una possibile sorpresa nel torneo, questa è proprio Cuba, e tantissimi occhi saranno puntati su di lei, indiscussa regina del panorama del baseball nelle competizioni mondiali ed olimpiche, quelle però snobbate dai giocatori MLB. Indubbiamente hanno i migliori giocatori al di fuori dei confini americani e giapponesi, e sono motivatissimi, ma basterà per arrivare nelle prime 4 alla fine?
Anche qui dovremo aspettare solo il risultato del campo. Panama non ha un roster all'altezza delle altre centro-americane, e non ha la sua stella indiscussa Mariano Rivera, ma ha comunque giocatori pericolosi come Carlos Lee, e sulla gara secca può far paura a chiunque.
L'Olanda porterà dei giocatori importanti a livello europeo, integrati dal talento dei vari Andruw Jones, Mulder, Hillenbrand, Haren, Ponson e Saarloos. Ma attenti anche ai locali Balentien, Balentina, Beljaards, Coffie e Percy Isenia. Potrebbero anche fare il colpo in questo gruppo, qualora Cuba non riuscisse a confermare le attese.
Previsto ordine di classifica: Portorico, Cuba, Olanda, Panama.
Gruppo D
Cos'altro dire su questo raggruppamento? Due squadre che giocheranno un anticipo di finale, su tutte. Repubblica Dominicana e Venezuela sono intoccabili, Italia ed Australia si giocheranno il terzo posto, a meno di un'incredibile autodistruzione di una delle due superpotenze.
In questo gruppo, che si disputa ad Orlando, ci sarà uno spettacolo incredibile con mazze terrificanti, come quelle dominicane di Pujols, Ortiz e Tejada, quelle venezuelane di Miguel Cabrera ed Abreu e magari anche quella azzurra di Piazza. L'Italia deve solo sperare di tenere alto il tricolore e cercare di superare i primi 7 innings con le due più forti, sparando tutte le cartucce nell'incontro iniziale con gli australiani, dotati del solo Justin Huber come talento assoluto.
Previsto ordine di classifica: Repubblica Dominicana, Venezuela, Italia, Australia.
Seguiremo tramite le news ed articoli la competizione. Nel frattempo… buon WBC a tutti!!!
Di seguito il roster degli azzurri (34 uomini, che saranno ridotti a 30 il 6 marzo):
Lanciatori: Grilli, Fiore (Detroit Tigers), Barzilla, Gallo, Rollandini (Houston Astros), Miceli (Tampa Bay Devil Rays), Olenberger (Los Angeles Angels), Mangieri (free agent), Incantalupo, Milano (Bologna), De Santis (Grosseto), Maestri (Chicago Cubs), La Macchia (Texas Rangers), Salsi (Parma), Norrito (Los Angeles Dodgers), Di Nardo (Boston Red Sox).
Ricevitori: Piazza (San Diego Padres), Gregorio (Oakland Athletics), Ceriani (Nettuno), Bischeri (Grosseto).
Interni: Pascucci (Chiba Lotte Marines-Japan Major Leagues), Menechino (Cincinnati Reds), Giarratano (Detroit Tigers), Saccomanno (Houston Astros), Liverziani (Bologna), Dallospedale (Bologna), Ramos (Grosseto), Santora (free agent), La Fera (Parma).
Esterni: Catalanotto (Toronto Blue Jays), Delucchi (San Diego Padres), Zoccolillo (St. Louis Cardinals), Sinisi (Texas Rangers), Buccheri (Rimini)