Uno dei rari sorrisi del Kobe Bryant di questa travagliata estate…
Si è appena alzato il sipario sulla nuova stagione dei Los Angeles. Ed ecco un primo assaggio di quello che li aspetta. Il general manager, l'allenatore ed ogni giocatore si è trovato a rispondere a domande su Kobe Bryant.
Oggetto delle interviste: il ritardo di un giorno con cui Kobe si è presentato al training camp all'università delle Haway. L'agente di Bryant, Rob Pelinka, ha difeso il comportamento del suo assistito parlando di un malessere che gli ha impedito di volare verso Honolulu. Per un giorno e mezzo Mich Kupchack e Phil Jackson non hanno saputo nulla.
Pelinka comunicava solo col responsabile delle pubbliche relazioni John Black. Sia il general manager che il coach hanno provato a parlare telefonicamente con Kobe che si è sempre negato. Lo stesso Bryant, alla fine del primo allenamento ha risposto per 15 minuti, cortesemente, ma con uno spirito ed uno sguardo che la dice lunga su quello che ha passato.
Punti chiave: la paura per quello che sta succedendo, il desiderio di non giocare, contrastato dalla moglie, unico motivo che lo ha spinto a presentarsi al training camp.
Così la parola chiave è stata "support". L'aiuto che tutti i compagni, con la dirigenza dovrà dare al giocatore.
"Non siamo arrabbiati con lui - ha dichiarato Gary Payton, prima del suo arrivo – Può prendersi tutto il tempo che vuole."
"In questo momento - ha aggiunto Rick Fox - speriamo che arrivi al più presto. Di modo che possiamo fornirgli tutto l'aiuto di cui ha bisogno."
Questa fitta coltre di buonismo, non nasconde però tutti i problemi.
Shaquille O'Neal non ha commentato. In conferenza stampa si è trincerato dietro in "CAT" - Can't understand (about) that (non posso rispondere). Alle insistenze dei giornalisti, ha risposto con un eloquente "Miao, miao." Mich Kupchack ha parlato di quanto la comunicazione in questi casi sia importante.
In realtà sia lui che coach Jackson non han gradito esser respinti al telefono. Ha detto Derek Fisher: "Kobe può prendersi tutto il tempo che vuole. Ma verrà un momento in cui dovrà prendere un decisione: se far parte di questo gruppo oppure chiamarsi fuori."
Possibile che questo sia il reale pensiero del gruppo. Di certo i Lakers, sono convinti di avere una grande squadra. La decisione di firmare Payton e Malone è un deciso tentativo di vincere un titolo nell'anno in cui scadono i contratti di O'Neal e Jackson. E' opinione del gruppo che solo qualcosa di stupido possa impedir loro di vincere. E Bryant ha appena fatto qualcosa di stupido.
Nel frattempo sono cominciati gli allenamenti alla Stan Sheriff Center: la principale preoccupazione tecnica di Phil Jackson è inserire i nuovi nell'attacco triangolo.
Soprattutto Bryon Russel, reduce da una brutta stagione nella capitale, catapultato in una nuova realtà da un momento all'altro. Dovrà lavorare duramente per far parte del roster. "Credo che l'anno scorso - ha commentato - le cose siano andate male perché nel gruppo c'erano troppi generali e pochi soldati semplici. Sono elettrizzato da quest'opportunità di far parte di un gruppo motivato e competitivo" . Russel ritrova Malone a distanza di un anno.
Shaquille O'Neal si è presentato al training camp in forma come non lo si vedeva da mesi. Nei giorni precedenti aveva tenuto banco la sua posizione contrattuale. E la decisione di allungare l'estensione di tre anni per 88 milioni di dollari. Si tratta di una decisione strategica per il club che l'estate prossima dovrà decidere a proposito di Phil Jackson, e tratterà anche con Bryant. Kobe ha la possibilità di uscire dal suo contratto. Mesi fa dichiarò che sicuramente lo avrebbe fatto.
Shaq non si è dimostrato infastidito da questa situazione. Ha parlato dei sacrifici fatti da Malone e Payton: "Sono concentrato - ha dichiarato - su cosa c'è da fare in questa stagione. Non mi sentirete lamentare per quanto guadagno." Ad una prima vista il giocatore sembra in buona forma. Il dito operato non sembra dare problemi da tempo, a dispetto di un piccolo infortunio occorsogli "dopo un salto troppo alto".
Fra gli altri. Tex Winter ha espresso compiacimento per le capacità di Malone e Payton. Fattore fondamentale per entrare compiutamente nel gruppo. Continua intanto la rieducazione di Rick Fox, reduce dall'operazione al tendine d'achille. Il suo rientro è previsto, non per inizio stagione, ma per dicembre gennaio.
"La squadra – dice Rick - mi sta dando tutto il tempo. Non vuole si ripeta quello che è successo la scorsa primavera." Fra i più migliorati figura, Slava Medvedenko. Novità di rilievo. L'ucraino ha svolto molto lavoro fisico, per esser più prestante fisicamente e migliorare in difesa. Tutto lo staff dei Lakers è particolarmente soddisfatto.
Non resta che aspettare: chiaro che la prima data decisiva della stagione sia il 9 ottobre. Per quel giorno è fissata l'udienza preliminare per il processo Byant. Nella speranza, per noi appassionati, che si possa tornare al più presto a parlare solo di basket.