NCAA Football: le Conference

Antonio Perkins di Oklahoma; contro UCLA ha realizzato 3 TD su punt return

Dopo aver analizzato la situazione nella Big East, ACC e SEC, questa settimana ci spostiamo nelle altre tre conference principali, cercando di capire quali siano le squadre più accreditate al successo finale.

BIG 12
Sebbene gli scontri diretti non siano ancora incominciati (esclusa Nebraska contro Oklahoma State), le principali squadre si sono già  messe in evidenza, in particolare Oklahoma che per molti osservatori è la candidata numero 1 al titolo nazionale.

Anche sabato scorso i Sooners hanno continuato il loro momento vincente, battendo 59-24 UCLA: OU ha ottenuto il 18esimo successo al di fuori della Big 12, completando la quarta stagione consecutiva senza sconfitte (record per l'Università ) nelle partite non-conference.

L'inizio della partita di sabato scorso non è stato agevole, infatti, i Bruins si sono portati in vantaggio, in seguito ad un intercetto del LB di UCLA Spencer Havner sul QB Jason White; tuttavia, in poco tempo, i Sooners hanno saputo ribaltare la situazione, grazie soprattutto ad Antonio Perkins che in sette ritorni di punt ha collezionato 3 TD e 277 yards, entrambi record per la Division I-A.

Nonostante le spettacolari performance di Perkins, la vera chiave del successo di Oklahoma va cercata nella meravigliosa difesa che per quasi tutti gli addetti ai lavori è la migliore dell'intera nazione; nonostante i Sooners fossero privi di ben due titolari, il LB Lance Mitchell e il DB Derrick Strait, i Bruins sono stati letteralmente schiacciati,

I Sooners, sicuramente, manterranno la prima posizione nei ranking della AP e di ESPN / USA Today, anche la prossima settimana, nonostante il turno di riposo; dopo la pausa, disputeranno contro Iowa State, il primo incontro stagionale all'interno della Big 12.

Tra le formazioni della South Division, si stanno mettendo in luce gli Oklahoma State Cowboys che, dopo la sconfitta iniziale contro Nebraska (nell'unico incontro della Big 12 fin qui disputato), hanno collezionato 3 successi consecutivi contro Wyoming, South West Missouri State e SMU.

Tuttavia i veri rivali dei Sooners per il titolo divisionale sono i Texas Longhorns (#13 per ESPN / USA Today, #14 per AP), i quali, superando Rice 48-7, si sono ripresi dopo la cocente sconfitta contro Arkansas la settimana precedente; la battuta d'arresto contro i Razorbacks aveva creato dei malumori all'interno dello spogliatoio di Texas, tanto che il WR Roy Williams aveva proclamato un black-out nei confronti della stampa.

In seguito al successo su Rice, la tensione pare essersi sciolta, infatti, i giocatori hanno concesso regolarmente le interviste ai giornalisti; ora i Longhorns sono attesi da una partita non impossibile contro Tulane che poi sarà  seguita da due incontri fondamentali: il 4 ottobre Texas ospiterà  Kansas State (#16 sia per ESPN / USA Today, sia per la AP), mentre sette giorni dopo ci sarà  l'attesissima sfida (che si disputa regolarmente al Cotton Bowl di Dallas) contro i rivali di Oklahoma. Questi due incontri ci spiegheranno quali sono le vere intenzioni dei Longhorns.

Anche la North Division si preannuncia interessante e carica di temi significativi, in quanto ben tre squadre possono aspirare al titolo divisionale: Nebraska (#11 per ESPN / USA Today, #15 per la AP), Kansas State (#16 in entrambi i ranking) e Missouri (#23 in entrambi i ranking).

Nebraska è ancora imbattuta e ha sicuramente impressionato nella vittoria di sabato scorso contro Penn State, affidandosi completamente al gioco sulle corse: il QB Jammal Lord ha lanciato appena 6 volte in 78 giochi offensivi; in totale Nebraska ha totalizzato 337 yards su corsa, con una media di 4.7 per portata. Protagonista della giornata è stato il RB Josh Davis con 179 yards, ma anche il QB Jammal Lord ha raggiunto le 100 yards grazie a 20 portate.

Kansas State, al termine della scorsa settimana, era addirittura tra le Top 10 della nazione, ma purtroppo è incappata in una sconfitta contro Marshall, la prima stagionale dopo quattro successi consecutivi; sebbene Marshall si fosse messa in luce contro Tennessee (pur perdendo), pochi si sarebbero immaginati un upset sui Wildcats; invece grazie ad una splendida prova sulle corse, Kansas State si è dovuta inchinare.

Ancora immacolato, invece, è il bilancio di Missouri che a dire il vero non ha incontrato alcuna squadra forte; sabato scorso, i Tigers avrebbero potuto perdere contro la mediocre Middle Tennessee State, sconfitta in maniera alquanto fortunosa: Missouri, infatti, era in svantaggio per 34-26 nelle fasi finali della partita, riuscendo a pareggiare con un TD trasformato da 2 punti a poco più di un minuto dal termine.

Nel tempo supplementare, poi, Missouri ha prevalso grazie all'errore del kicker di MTS che ha sbagliato l'extra point.

BIG TEN
La Big Ten ancora una volta si sta dimostrando come una delle conference più forti dell'intera nazione con addirittura 4 squadre nei ranking:

• Ohio State (#4 in entrambi i ranking)
• Iowa (#9 per ESPN / USA Today, #13 per la AP)
• Michigan (#10 per ESPN / USA Today, #11 per la AP)
• Minnesota (#20 per ESPN / USA Today, #24 per la AP).

Ovviamente l'apertura spetta ai Buckeyes campioni in carica che continuano nella loro striscia positiva, giunta a 18 successi consecutivi; tuttavia, anche contro Bowling Green, Ohio State ha dovuto faticare parecchio (24-17), ottenendo la vittoria grazie ad un intercetto di Will Allen nell'ultimo gioco della partita: per la decima volta su quindici incontri, Ohio State ha vinto con un divario inferiore agli 8 punti.

Tuttavia, a Columbus l'argomento del giorno è ancora Maurice Clarett, il discusso RB ormai escluso dalla squadra, che sembra intenzionato a cominciare una battaglia contro la NFL: la lega professionistica, infatti, permette l'ingresso nel draft solo ai giocatori che hanno lasciato la High School da almeno 3 anni; essendo un sophomore, Clarett non potrebbe partecipare alle prossime scelte, tuttavia è già  pronto a sfidare la NFL. Comunque, il futuro nel mondo professionistico pare alquanto incerto per Clarett che, secondo gli esperti, difficilmente verrebbe scelto prima del secondo - terzo giro.

Dietro ad Ohio State, sicuramente si trova Michigan, la grande rivale che fino alla settimana scorsa era considerata addirittura tra le pretendenti per il titolo nazionale: tre vittorie consecutive (tra cui uno spettacolare 38-0 contro Notre Dame) parevano lanciare i Wolverines verso una stagione memorabile, ma purtroppo sabato scorso sono incappati in una sconfitta contro Oregon; il miglior RB della nazione, Chris Perry, è stato limitato ad appena 26 yards su 11 portate dalla splendida difesa dei Ducks.

Il titolo della Big Ten, ovviamente, non è ancora compromesso (anche perché la stagione ufficiale della conference inizia sabato prossimo), ma la sconfitta contro Oregon può aver chiuso le speranze di Sugar Bowl per Michigan.

Nella battaglia per la vittoria nella conference, non vanno assolutamente dimenticati gli Iowa Hawkeyes che stanno confermando l'eccezionale 2002: sabato scorso, i campioni in carica della Big Ten (l'anno scorso chiusero con lo stesso bilancio di Ohio State all'interno del raggruppamento) hanno dato un'efficace dimostrazione di forza con Ariziona State, vincendo 21-2; grandi meriti vanno alla spettacolare difesa che ha limitato a sole 24 yard il pericoloso attacco dei Sun Devils. Inoltre va assolutamente segnalato il comportamento di Fred Russell, che si sta dimostrando uno dei migliori RB della nazione.

Un'altra bella realtà  della Big Ten è Minnesota che, battendo Louisiana Lafayette, ha conquistato il quarto successo in altrettante partite; sabato prossimo, finalmente, inizieranno gli scontri diretti e quindi la corsa verso il Rose Bowl inizierà  ufficialmente.

PAC 10
Chiudiamo l'articolo con la Pac 10, il raggruppamento della costa occidentale; sebbene si sia disputata una sola partita all'interno della conference, le pretendenti al titolo si sono già  messe in evidenza: la squadra che sta raccogliendo i favori degli osservatori è sicuramente USC che, nonostante la perdita del QB Carson Palmer, ha fin qui raccolto 3 successi in altrettanti incontri.

Pur non avendo affrontato formazioni di alto livello, gli Spartans hanno convinto gli addetti ai lavori, tanto che sia ESPN / USA Today, sia la AP la hanno premiata con la terza posizione assoluta, dietro Oklahoma e Miami; USC pare una squadra davvero equilibrata, in grado di dominare sia con l'attacco, ma anche con la difesa.

Dopo USC, la squadra della Pac 10 che si sta comportando meglio è Oregon, una formazione sicuramente temuta, ma forse non ritenuta in grado di competere per il titolo; invece, anche gli scettici si sono dovuti ricredere dopo lo spettacolare successo dei Ducks sulla forte Michigan.

Veramente eccezionale il modo in cui Oregon ha condotto la partita contro i Wolverines: al termine del primo tempo, il punteggio segnava 21-6 per i Ducks che avevano collezionato 233 yards contro le misere 46 dei loro avversari; la rimonta di Michigan è stata tardiva, così Oregon ha potuto portare a casa una vittoria per 31-27.

Leggermente, sotto le aspettative, invece, ci sono i Washington Huskies, che comunque dopo la sconfitta iniziale contro Ohio State, hanno collezionato due buone vittorie contro su Indiana e Idaho; tuttavia, la Pac 10 è probabilmente la conference più incerta tra le sei che aspirano ai Bowl della BCS e sarà  molto difficile prevedere il risultato finale.

A parte le deboli Stanford, California e Arizona, e la mediocre UCLA, tutte le altre squadre potrebbero aspirare al titolo finale e al biglietto per il Rose Bowl, come dimostrato dai due ranking;

• USC: # 3 sia per la AP, sia per ESPN / USA Today
• Oregon: #10 per la AP, #15 per ESPN / USA Today
• Washington: #18 sia per la AP, sia per ESPN / USA Today
• Washington State: #21 sia per la AP, sia per ESPN / USA Today
• Arizona State: #24 per ESPN / USA Today

Nel prossimo turno tutte le squadre (a parte UCLA e Arizona) saranno impegnati in scontri diretti, quindi le emozioni non mancheranno di certo.

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