Julius Erving, uno dei grandissimi della ABA che hanno spopolato anche nella NBA…
ABA, cosa significa questa sigla? American Basketball Association è la risposta, risposta che sicuramente ai giovani come me non dirà certamente nulla, ma a tanti altri appassionati di basket più stagionati starà facendo brillare gli occhi in questo momento.
Si infatti l'ABA non è stata una lega parallela all'NBA chiamata ad allenare i giocatori in attesa di una chiamata da parte di qualche team, ma una sua diretta concorrente, infatti nel 1976 chiuse i battenti dopo 9 stagioni di lotta con l'NBA per accaparrarsi il pubblico e i giocatori migliori (1967-1976).
Quando l'ABA chiuse i battenti quattro dei suoi team più forti furono inglobati nell'NBA(New York Nets, Indiana Pacers, Denver Nuggets, San Antonio Spurs) mentre altri come gli “Spirits of S.Louis” oppure i “Kentucky Colones” svanirono assieme alla lega stessa.
La defunta ABA si differenziava dalle altre leghe per una caratteristica: lo spettacolo. Non che l'NBA non fosse spettacolare, ma l'ABA con alcune delle sue innovazioni lo era assai di più!
L'ABA ad esempio pensò bene di organizzare dei giochi per intrattenere il pubblico durante le pause, oppure ebbe l'audace idea di introdurre il tiro da tre punti, idea che nella stagione 1978-1979 fu copiata dalla stessa NBA.
Un giocatore come Louie Dampier dei Kentucky Colonels divenne leggendario per la sua abilità nel tiro pesante (199/552 in una stagione, percentuali che a qualsiasi “bombarolo” dei giorni nostri sembrano ridicole, ma che allora erano considerate più che buone).
E chi di voi, vedendo nella vetrina di qualche negozio un pallone colorato di bianco, rosso e blu non si è chiesto il perché di quei buffi colori? Bene quello era il pallone utilizzato dall'ABA durante le sue emozionanti partite.
[N.d.R.: il bello di quei palloni era dato dalla possibilità di osservare bene la parabola e la rotazione che i giocatori davano alla palla nel tiro da fuori!]
Probabilmente starete immaginando i giocatori dell' ABA come una sorta di Globetrotters, ovvero un insieme di giocatori spettacolari e null'altro, ebbene vi sbagliate di grosso! Infatti hanno timbrato il cartellino giocatori come: Julius Erving, David Thompson, Moses Malone, Dan Issel, Rick Barry, George Gervin, Artis Gilmore, Bobby Jones, Connie Hawkins e George McGinnis, insomma non gli ultimi arrivati!
Questi giocatori, però erano chiamati con il loro nickname e non per nome, un po' come i giocatori di playground di oggi: se si parlava di “Iceman” eri sicuro che si parlasse di George Gervin, “Bad News” era Marvin Barnes, “Magnolia Mouth” era Babe Mc Carthy, “The Horse” era Dan Issel, “Mr Excitement” Wendell Ladner e “The Doctor” era niente di meno che Julius Erving!
Proprio questi nel 1977 dopo la chiusura dell'ABA per mancanza di fondi andò nell'NBA e divenne l' MVP dell' All Star Game, e oltre a lui parteciparono alla partita altre nove delle ex stelle dell' ABA!
Ma parteciparono a questa lega non soltanto giocatori dal talento immenso come i sopracitati, ma anche geni della lavagnetta. Fra i tanti allenatori dell' ABA possiamo ricordare: Hubie Brown, Lou Carnasecca, K.C. Jones, Bill Sharman, Bones McKinney, Wilt Camberlain (lui un genio della lavagnetta proprio non lo era, ma d'altronde come non posso citare “The Stilt” il secondo miglior giocatore di tutti i tempi?) Bob Leonard, Alex Hannum, Kevin Loughery e Larry Brown.
Quest'ultimo se non vi ricordate tre stagioni fa ha vinto il titolo di miglior allenatore guidando i Sixers a successi insperati, ebbene non è nuovo a queste imprese, quando allenava nell'ABA lo è stato ben tre volte!
Insomma, sebbene sia scomparsa da ormai 27 anni il suo ricordo permane in noi, ed è un bellissimo ricordo!