David West ha giocato tutte le partite del quadriennio Ncaa con la maglia titolare dei Musketeers
Da freshman West conquista l'Atlantic 10 Conference All-Rookie Team. Partito titolare in 33 partite sfiora la doppia doppia stagionale con 11.7 punti e 9.1 rimbalzi a partita e diventando così il quarto freshman nella storia di Xavier a guidare i compagni nella categoria rimbalzi, raggiungendo altri freshmen illustri come Brian Grant (Miami Heat) e Tyrone Hill (ultimamente a Philadelphia) che poi hanno fatto anche qualcosa anche al piano di sopra.
La doppia doppia stagionale (17.8 punti con il 55% dal campo, 10.9 rimbalzi ma anche 2.1 stoppate a partita) arriva l'anno dopo nell'anno che lo vede vincere il titolo di Player of the Year della Atlantic Ten, il secondo sophomore nei 25 anni di storia della conference a guadagnarsi questo onore. 20 “doppie-doppie” in punti e rimbalzi, compresa la prestazione straordinaria di 26 punti e 21 rimbalzi contro George Washington nella regular season (a Xavier non succedeva dai tempi di Tyrone Hill) lo avvicinano alla NBA sempre di più.
La sua valutazione sale ulteriormente quando qualche mese dopo viene invitato ai try-out per la selezione della nazionale stelle e striscie per il “World Championship for Young Men Team”. Approda all'ultimo gruppo di 16 giocatori ma viene scartato nell'ultima scrematura perché gli vengono preferiti i lunghi Carlos Boozer (Duke), Nick Collison (Kansas), Brian Cook (Illinois) e Mike Sweetney (Georgetown). Le sirene della NBA lo tentano ma lui preferisce restare ancora a Xavier.
Lo scorso anno ha mantenuto il trend (18.6 punti, 55% dal campo, 10.0 rimbalzi e 2.6 stoppate), grazie alla sua etica del lavoro straordinaria, che nel lavoro estivo gli ha permesso di affinare ulteriormente la varietà di movimenti offensivi da post permettendogli di ritoccare ulteriormente verso l'alto le sue statistiche. Al termine della stagione da Junior è ancora tentato dai dollari della NBA ma West resiste alle tentazioni e si candida per la stagione da Senior.
Nella sua ultima stagione a Xavier, West ha viaggiato alla media di 20.1 punti e 11.8 rimbalzi a partita con il 51% dal campo (35% dalla lunga distanza con 26 tentativi) e l'82% ai tiri liberi. A questi numeri aggiungete pure le 21 doppie doppie realizzate nelle 32 partite giocate ed avrete un quadro più chiaro su questo giocatore. La prestazione di inizio anno contro gli arcirivali di Dayton nella quale ha messo a segno 47 punti (15 su 26 dal campo e 16 su 19 ai liberi) e preso 18 rimbalzi lo ha proiettato definitivamente all'attenzione degli scouts NBA.
West è sicuramente “undersized” per gli standard NBA per via dei due metri o poco più (listato a 6-8 o 6-9 ma forse come spesso capita forse sono ancora meno) di altezza a fronte dei 105 chilogrammi di peso e questo lo penalizzerà parecchio in termini di chaiamata al Draft.
La gran voglia di lavorare, che agli allenatori piace sempre, un buon gioco di piedi e delle mani morbidissime soprattutto quando si trova nella zona verniciata sono attitudini tutt'altro che trascurabili. Spalle a canestro può vantare diversi movimenti, anche se eseguiti ancora in modo poco fluido.
A sua discolpa c'è da dire che sotto i tabelloni avversari ha giocato sempre raddoppiato, per cui bisognerà vederlo all'opera al piano di sopra per valutarlo in modo più completo. Contro Dayton ad esempio, nella partita dei 47 punti, West ha avuto una marcatura singola ed ha fatto sfracelli. La sua buona visione di gioco correlata da un discreto quoziente d'intelligenza cestistico fanno di lui un buon passatore.
E' in difesa però che West offre il megli di se ripulendo i tabelloni ed intimidendo chi cerca di entrare in area e le statistiche. Cuore straordinario ed ironman se ce n'è uno, West ha giocato da titolare tutte e 126 le partite giocate con i Musketeers, fattore tutt'altro che trascurabile.