Eddy Curry al tiro – Un centro con punti nelle mani come lui vale oro se riesce a maturare
La scorsa stagione sarebbe dovuta essere quella che ci avrebbe fatto vedere il ritorno alla post season dei Bulls: dal draft era arrivato Jay Williams , vi era già una leader in Jalen Rose e il duo Curry & Chandler pareva in rampa di lancio verso una promettente crescita.
Però con l'avanzare della stagione le lacune della squadra sono emerse una dietro l'altra : una difesa a dir poco rinunciataria, un attacco statico e i giovani che non riuscivano ad inserirsi in un sistema offensivo che richiede la compartecipazione di tutti e che invece era troppo spesso frenato da Rose.
La squadra comunque dei miglioramenti li ha mostrati, il numero di vittorie è aumentato , ma un ragguardevole record casalingo non era rispecchiato da quello in trasferta ( anche Nuggets e Cavs hanno fatto meglio fuori dalle mura amiche). La post season non è arrivata e come se non bastasse poche settimane dopo sulla testa dei Bulls è caduta una tegola pesantissima : l'incidente a Jay Williams.
L'ex Duke (al momento in fase di riabilitazione a Durham) era atteso ad un futuro da protagonista assoluto nella lega, adesso non è nemmeno scontato il suo ritorno.I cambiamenti in vista della stagione ventura sono cominciati dal management: Jerry Krause ha dato le dimissioni per motivi di salute e John Paxson è stato nominato nuovo General Manager.
L'ex playmaker dei Bulls parte con l'inconveniente Williams, e per cautelarsi ,dal Draft ha selezionato Kirk Hinrich , suo pariruolo. A Chicago pare davvero l'intenzione di riportare nello United Center l'atmosfera degli anni in cui erano sul tetto del mondo: infatti dopo l'assegnazione del posto di Head coach a Bill Cartwright e quella di GM a Paxson, un' altro volto del glorioso passato è tornato nell'Illinois : Scottie Pippen.
L' uomo da Central Arkansas ritorna a casa dopo un esilio scontato prima a Houston e poi a Portland, con l'intenzione di portare esperienza in un gruppo fin troppo immaturo e di continuare la striscia positiva di accessi alla post season.Un'acquisto recente è quello di Kendall Gill , uno specialista difensivo che può ricoprire lo spot di guardia e di ala piccola , che può contribuire efficacemente dalla panchina.
La scorsa stagione coach Cartwright ha continuato con ostinazione a utilizzare l'attacco triangolo come sistema offensivo, ma mai come in questo caso ,un sistema di gioco ha evidenziato le lacune dei giocatori, piuttosto che celarle: in campo non vi erano mai più di 3 passatori affidabili, mentre per un'esecuzione efficace sono necessari 5 buoni passatori , altrimenti si spezza in due il campo e il ribaltamento diventa impossibile se Rose non è piazzato in post.
Quest'anno con gli innesti di Pippen e l'arrivo di Hinrich qualcosa dovrebbe cambiare, ma ciò che farebbe davvero la differenza sarebbe un salto di qualità in difesa, dove la totale mancanza di collaborazione reciproca ha reso vita facile a troppi avversari, nonostante la presenza di Chandler e Curry a permettere maggior pressione sugli eventuali penetratori, ma la mancanza di una vera scuola a livello universitario si è fatta sentire fin troppo.
Una soluzione, in attacco, potrebbe essere l'utilizzo del doppio playmaker che sta diventando di moda nell'NBA, Pippen può ricoprire tale ruolo ,ma le combinazioni con Jamal Crawford, Hinrich e Rose sono molteplici, mentre in difesa la zona potrebbe essere anche dannosa, in quanto non fornisce accoppiamenti sui tagliafuori, inoltre Eddy Curry non è un rimbalzista continuo perciò sarebbe un suicidio tattico.
Zoomando sui singoli: da Curry e Chandler dipende molto del futuro della squadra, il primo ha mostrato grandi miglioramenti in attacco, una buona mano e movimenti spalle a canestro efficaci , ma con quel fisico dovrebbe prendere molti più rimbalzi . Dove invece difetta Chandler è in difesa: quando è in giornata sia fisicamente che mentalmente a rimbalzo sa essere dominante, però in aiuto è sempre in ritardo , inoltre il trattamento di palla e la selezione dei tiri deve migliorare così come il raggio di tiro.
Dopo i primi due anni di carriera passati a rincorrere infortuni vari, ora si vede un bel giocatore in Jamal Crawford, non il playmaker dei vostri sogni, ma un talento assolutamente di primo livello, una guardia veloce e atletica che può anche prendere tiri vicino a canestro senza soffrire troppo fisicamente, alcune buone prove dello scorso anno lasciano pregustare uno dei protagonisti in maglia rosso nera per la prossima stagione.
Chi invece lascia ancora parecchi punti interrogativi sono Marcus Fizer ed Eddie Robinson attesi all'ennesimo esame di riparazione.
In sostanza questi Bulls ai playoff ci possono tornare e il percorso sarebbe più facile se non ci fossero tante incognite ancora da risolvere, inoltre alcune delle concorrenti si sono rafforzate, quindi ,salvo clamorosi sviluppi, prima di rivederli protagonisti della Eastern Conference sarà necessario aspettare.