Ray Allen, top-scorer della semifinale per Team USA
Obbiettivo raggiunto, il primo ma forse il più importante: la qualificazione alle Olimpiadi di Atene 2004.
Questo il verdetto dopo la semifinale giocata da Team USA contro i padroni di casa di Porto Rico, e vinta dagli uomini di Larry Brown con il punteggio di 87-71.
Adesso per concludere queste due settimane di riscatto del basket USA c'è da vincere la finale del torneo contro l'Argentina di Ginobili, che ha sconfitto nell'altra semifinale la selezione canadese 88-72.
“Sono contento sia finita“, afferma Brown, “Finalmente possiamo dire che andremo ad Atene 2004. Giocare contro Porto Rico ancora una volta, è stata dura. Noi abbiamo molto rispetto per questa squadra, hanno giocato bene e non si sono mai arresi“.
Ed in effetti gli atleti della nazionale di casa, sospinti da una folla in delirio, hanno cercato di rimanere in scia agli americani, privi di Allen Iverson a causa di un infortunio al pollice destro che molto probabilmente lo costringerà a saltare anche la finale.
Dopo una prima fuga tentata alla fine del primo quarto, 26-17, Team USA si faceva recuperare nel secondo fino al 39-33, per poi allungare di nuovo con 3 canestri in fila di uno scatenato Tracy McGrady, che dopo una palla recuperata e canestro susseguente trovava anche il tempo per farsi fischiare un fallo tecnico per qualche scintilla di troppo con Eddie Casiano.
Nel terzo quarto break decisivo degli staunitensi che approfittavano del riposo concesso allo starting five di Porto Rico in vista della vitale sfida per il terzo posto con il Canada, e raggiungevano un vantaggio anche di 23 punti.
Larry brown era però costretto da un'orgogliosa rimonta dei padroni di casa, che con un parziale di 11-0 si rifacevano sotto 78-66, a rimandare in campo i 5 partenti.
Allora Ray Allen, con una delle sue 2 triple, e la coppia Duncan-O'Neal con i loro preziosi rimbalzi offensivi, assicuravano la vittoria a Team USA con un finale in pieno controllo.
Guarda già alla partita di Domenica l'ala dei Pacers: “Stiamo già pensando alla finale con l'Argentina. Penso sarà lo stesso tipo di match dell'altra volta, molto equilibrato e molto fisico. Noi speriamo di arrivare pronti e di giocarcela al meglio come abbiamo fatto nel girone.“
Conclude poi con una promessa: “Io darò tutto quello che ho, lascerò anche il cuore in campo, per me è una partita troppo importante.“
Certo, mancherà una pedina fonamentale come Iverson, ma questo Ray Allen, 15 punti e 7 rimbalzi, ha dimostrato di poterlo sostituire al meglio, anche come realizzatore.
Con lui in quintetto al posto del numero 3 di Phila Brown acquista sicuramente una dimensione più perimetrale, ma il neo-coach dei Pistons potrebbe optare anche per un inserimento dall'inizio di Vince Carter, fin qui utilizzato più come ala piccola che come guardia, ma che potrebbe essere schierato dall'inizio insieme al “cuginetto” T-Mac per dare più agilità e impatto fisico alla formazione statunitense.
Vedremo Domenica come andrà a finire, perché San Juan possa far defitinivamente dimenticare agli USA la triste pagina, cestisticamente parlando, di Indianapolis.