Tim Duncan domina sotto i tabelloni
Era la settima partita del torneo, fin qui perfetto, per Team USA.
Non era sicuramente una sfida carica di significato e di vecchi rancori come quella contro l'Argentina, ma era comunque un altro ostacolo da superare sul cammino verso la finale.
Il Messico, selezione priva di autentici fenomeni, è sceso in campo però con determinazione, deciso a vendere cara la pelle, per non finire schiacciato sotto i colpi di una selezione americana sempre più in palla.
E in effetti nel primo quarto la grande aggressività dei messicani riusciva a sopperire agli evidenti limiti tecnici, e portava Eduardo Najera e compagni prima sul 33-34, poi, dopo un parziale di 13-0 per Team USA ispirato da Duncan, a recuperare con 2 triple fino al 46-49 all'inizio del terzo periodo.
Poi però ancora Tim Duncan, ritrovato leader al centro dell'area di Team USA, e Mike Bibby (3 su 4 da tre), lanciavano un terrificante parziale di 21-5 che chiudeva i conti e consegnava la partita nelle mani della squadra di Larry Brown con il punteggio finale di 96-69.
Partita comunque dura, soprattutto sotto l'aspetto fisico, con i messicani che non hanno mai disdegnato i contatti, e nemmeno gli interventi duri: 48 i falli fischiati in totale.
Così un sollevato Brown a fine partita: “Sono contento sia finita. E' stata una partita molto fisica, la più fisica che abbiamo giocato finora. Non abbiamo preso con leggerezza nessuna delle partite fin qui giocate, ogni match ci è servito per migliorare qualcosa. All'inizio c'erano parecchie cose che non andavano, ma i ragazzi si sono applicati e adesso mi posso definire soddisfatto.”
Anche il centro degli Spurs sembra essere compiaciuto del cammino della squadra: “Stiamo cercando di costruire la nostra squadra, ognuno di noi cerca di trovare la sua posizione ottimale in campo, la sua collocazione all'interno degli schemi. Qui molto spesso si fa un passaggio in più, ma non di troppo. E' vero, i tiri che alle volte rifiutiamo sono proprio quelli che nelle partite NBA siamo tenuti a prendere, ma è normale che sia così in una selezione di questo livello.”
Oltre al già citato Duncan, ottima prova di un sempre più convincente Vince Carter, 12 e 5 assist, e di Allen Iverson, autore di 13 punti ma anche di 4 caparbi rimbalzi difensivi.
Per il Messico 21 punti di Omar Quintero e 14 di Horacio Llamas, con percentuali però molto basse, e prova tutto sommato deludente della “star” NBA Eduardo Najera.
Per l'ala dei Mavs, non certo un realizzatore, solo 6 punti in 24 minuti, problemi di falli ma soprattutto 6 palle perse.
Ora ultimo impegno prima delle semifinali per Team USA contro i padroni di casa di Porto Rico, con la certezza non solo di essere già primi nel girone, ma soprattutto di essere pronti a vincere.