Bob Stoops, allenatore di Oklahoma
Ogni anno quando una franchigia della NFL decide di cambiare allenatore uno dei primi luoghi verso cui i general manager rivolgono la propria attenzione è la NCAA. Quest'anno è successo ai San Francisco 49ers che hanno contattato Rick Neuheisel, l'allora allenatore dell'università dello stato di Washington, prima di firmare l'head coach di Oregon State, Dennis Erickson.
Oltre ad Erickson sono molti gli allenatori che negli ultimi anni sono stati intervistati per un posto nella NFL. Anche se non sono stati assunti o hanno rifiutato l'offerta per restare nei campus universitari una cosa è certa: fra qualche anno avremo l'opportunità di vedere a bordo campo nella NFL alcuni allenatori che ora possiamo "ammirare" nella NCAA.
La nostra rassegna dei papabili per la NFL inizia con Bob Stoops, head coach di Oklahoma. I quotidiani dello stato hanno pronta ormai da anni la pagina dell'annuncio della sua partenza ma finora non l'hanno ancora dovuta pubblicare. Stoops, infatti, ha sempre rifiutato le varie offerte ricevute reputandole non abbastanza interessanti da convincerlo a lasciare il campus di Norman.
Stoops ha iniziato nel 1988 la sua carriera da allenatore a Kansas State, occupandosi prima della secondaria e poi di tutta la difesa dei Wildcats. In seguito è arrivata la chiamata di Steve Spurrier che lo ha voluto a tutti i costi all'università della Florida per sistemare le difesa dei Gators. Già al primo anno Stoops ha fatto un ottimo lavoro , portando Florida al titolo nazionale nel 1996.
A quel punto le offerte non gli mancavano di certo e nel 1999 è arrivata l'offerta che non si può rifiutare: il posto di head coach di Oklahoma. Anche con i Sooners il successo arriva presto: Stoops vince il titolo nazionale al secondo anno dopo aver chiuso con un record di 7-6 la prima stagione. Da allora Oklahoma è sempre stata fra le migliori 5 università della nazione ed ogni anno è in lizza per il titolo.
Tutti i tifosi dei Sooners sperano che Stoops possa diventare una leggenda, come Joe Paterno a Penn State o Bobby Bowden a Florida State. Recentemente però un dirigente della NFL che è voluto restare anonimo ha dichiarato che questo sarà l'ultimo anno di Stoops ad Oklahoma perché l'head coach ha già raggiunto un accordo di massima con Jerry Jones, proprietario dei Dallas Cowboys, per allenare dal prossimo anno la squadra del Texas. L'attuale allenatore, Bill Parcells, diventerà General Manager mentre Jones avrà un ruolo meno attivo nella gestione del personale.
Un altro nome da seguire è Nick Saban, allenatore di LSU. Il suo record di 26-12 in 3 anni è eccezionale considerando che è stato ottenuto in un programma che prima del suo arrivo non era mai riuscito a sfruttare a pieno il potenziale a disposizione.
Nel suo primo anno da capo allenatore in Louisiana, Saban è riuscito a vincere il titolo della SEC. Prima di allenare LSU aveva risollevato i programmi di Toledo (1990) e Michigan State (1995-1999).
L'allenatore ha già esperienza della NFL essendo stato 4 anni il coordinatore difensivo dei Cleveland Browns prima che questi si trasferissero a Baltimore. Saban è riuscito a migliorare la difesa dei Brown facendola passare da ultima a prima nella statistica per punti concessi. Nel 1994 gli avversari dei Browns hanno segnato solo 21 touchdown e 204 punti (sesta miglior prestazione nella storia della NFL).
All'inizio del 2002 si era parlato insistentemente di un suo approdo ad Indianapolis ma un aumento di stipendio e la volontà di costruire qualcosa di importante in Louisiana gli hanno fatto rifiutare tutte le offerte ricevute.
Saban qualche mese fa avrebbe però confidato ad alcuni amici di essere molto tentato dalle sirene della NFL e non ha escluso che se dovesse arrivare una buona offerta potrebbe lasciare LSU.
Lo scorso anno il nome di Tyrone Willingham, allenatore di Notre Dame, circolava frequentemente quando di parlava di candidati alla NFL. L'head coach dei Fighting Irish ha però subito fermato le voci dichiarando di avere ancora molto da fare a South Bend e di non pensare ai professionisti. Probabilmente è ancora presto per immaginare Willingham nella lega ma l'impressione è che se confermerà il buon lavoro fatto la passata stagione, le offerte non tarderanno ad arrivare.
Lo aiuta anche la fama di ottimo insegnante di football, di allenatore disposto ad ascoltare i giocatore e gli altri membri dello staff tecnico. Inoltre Willingham ha già esperienza di NFL avendo ricoperto per 3 anni il ruolo di allenatore dei running back dei Minnesota Vikings quando ad allenare la franchigia era Dennis Green.
Sia Green che Tony Dungy, attuale allenatore degli Indianapolis Colts e collega di Willingham in Minnesota, non hanno mai avuto dubbi sulle capacità dell'head coach e si dicono sicuri di un suo successo nei professionisti. Quel che è certo è che dovrà arrivare un'ottima offerta per farlo andare via da Notre Dame. Willingham sembra, infatti, aver dichiarato di voler diventare un allenatore importante nella storia dei Fighting Irish quindi non sarà facile convincerlo ad andarsene.
Un altro allenatore che finora non è stato contattato dalla NFL ma che può avere un futuro brillante nella lega è Mark Richt, head coach di Georgia. Anche Richt è stato in grado di far bene già dal primo anno da capo allenatore, il 2001. In quella stagione i Bulldogs finirono con un record di 8-4 e lo scorso anno è andata ancora meglio. Georgia ha vinto il primo titolo della SEC in 20 anni, hanno vinto il Nokia Bowl contro Florida State e per la prima volta nella storia dei Bulldogs hanno vinto 13 partite.
Richt è inoltre stato nominato allenatore dell'anno della SEC ed è stato finalista per il premio di miglior allenatore della stagione. I suoi meriti vanno oltre le vittorie sul campo. Il suo lavoro con i giocatori viene riconosciuto anche dai dirigenti della NFL che nelle due stagioni di Richt a Georgia hanno scelto ben 15 giocatori.
Prima di andare in Georgia, Richt è stato per 14 anni l'allenatore dei quarterback dell'università di Florida State dove ha avuto un ruolo determinante nella vittoria da parte di Charlie Ward e Chris Weinke dell'Heisman Trophy. Nei 7 anni in cui è stato coordinatore offensivo i Seminoles sono arrivati per 5 volte fra i migliori 5 per punti segnati.
Concludiamo questa carrellata di allenatori con un coach attualmente disoccupato ma che sicuramente avrà un'altra chance per mettere in mostra le proprie doti e sperare di conquistare un posto nella NFL: Rick Neuheisel. Dopo aver guidato, come quarterback, UCLA al successo nel Rose Bowl del 1984, Neuheisel è riuscito a diventare, a soli 33 anni, capo allenatore dell'università di Colorado.
I suoi problemi sono iniziati nel 1997 quando è finito sotto inchiesta per aver violato alcune regole della NCAA per quanto riguarda il recruiting. Quando è arrivata la sentenza Neuheisel aveva già cambiato università , firmando un contratto con l'università di Washington. Anche lì non sono mancati i problemi legati al recruiting ed al tentativo, fallito, di portare con sé i migliori giocatori di Colorado.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il giro di scommesse sul basket universitario cui l'allenatore ha preso parte nelle ultime due stagioni. Il regolamento collegiale punisce severamente gli allenatori e i giocatori che scommettono. Quando è stato interrogato Neuheisel ha fortemente negato le accuse salvo poi essere smentito da alcuni testimoni.
L'università ha quindi preferito licenziarlo per evitare di vedersi sanzionata, sciogliendo un contratto da 2.1 milioni l'anno. Neuheisel, dopo aver visto che neanche l'intervento degli avvocati, è servito a ridargli il posto a Washington ha deciso di allontanarsi dal college per ripartire da un liceo, il Rainier Beach di Seattle, dove svolge l'attività di allenatore dei quarterback in attesa di una chiamata da un college.
Che, siamo sicuri, non tarderà ad arrivare.