Carter torna a volare sopra il ferro
Nemmeno un giorno di riposo, il calendario del torneo di qualificazione pre-olimpico non lo concede. A 24 ore di distanza dalla convincente vittoria sul Brasile di Hilario e Varejao, Team USA è sceso di nuovo in campo nella notte di giovedì per il suo secondo match del girone preliminare, per affrontare la Repubblica Dominicana.
Stavolta gli avversari non potevano contare su prospetti NBA come il Brasile, e a frenare parzialmente la squadra di coach Brown non c'era nemmeno la tensione dell'esordio, scontata nel primo tempo di mercoledì.
Stesso quintetto iniziale ma minuti di gioco ridotti per la coppia di lunghi titolare, O'Neal e Duncan, con quest'ultimo lasciato in campo solo 15 minuti.
Dominatore della serata, nelle vesti di direttore del “circo volante”, è stato Jason Kidd, non tanto per i 4 punti realizzati con 2 su 5 dal campo, quanto piuttosto per i 10 assist forniti, la maggior parte per spettacolari alley-oops chiusi da Carter, 15 punti a fine serata per lui, e soci.
Miglior realizzatore per Team USA è stato Tracy McGrady, ma altri 4 suoi compagni hanno chiuso in doppia cifra.
In generale grande prova corale, di squadra, anche se la resistenza dominicana non è mai stata veramente all'altezza (60-34 già a metà partita).
Questa volta quindi nessuna titubanza iniziale per gli statunitensi, vista anche la pochezza degli avversari, tra i quali il solo Amauri Filion ha provato a rispondere alle folate di T-Mac e compagni, chiudendo il match con 18 punti e 6 rimbalzi, ma anche con 6 sanguinosi turnover.
Dicevamo del gioco di squadra: su 46 canestri a bersaglio ben 39 sono stati frutto di un assist, nuovo record, e molti di questi sono state giocate ad effetto in pieno stile Harlem Globe Trotters, per la gioia dell'entusiasta pubblico di San Juan.
E' quelo che dobbiamo cercare di fare tutte le sere, dice McGrady, divertirci ma allo stesso tempo giocare duri e concentrati, cercando di portare a casa una vittoria alla volta. Siamo in grado di farlo in tutte le partite, abbiamo tanti giocatori di talento, e gente tipo Kidd e Iverson che in qualsiasi momento può alzare alley-oops per saltatori eccezionali.
Sensazioni molto positive, e non potrebbe essere altrimenti, per la mente di Team USA, coach Brown: ”Abbiamo totalizzato 39 assist su 46 canestri, che posso dire? E' esattamente il modo in cui vogliamo giocare, di squadra. Abbiamo veramente interpretato la partita al meglio sin dalla palla a due, e vi assicuro che per me, e per qualsiasi altro coach sulla faccia della terra, è un piacere immenso vedere la palla cambiare lato così spesso, anche durante la stessa azione!”
Verrebbe da dire: beh, Larry, con Kidd e Iverson. . .
Ma anche Bibby, Allen e Jermaine O'Neal hanno partecipato alla fiera dell'assist, 16 in tre, contribuendo a far entrare negli schemi anche l'ultimo arrivato Kenyon Martin, partito dalla panchina ma autore di un'ottima prova: 13 punti e 5 rimbalzi in 18 minuti.
La marcia di avvicinamento di Team USA al secondo turno proseguirà nella notte di venerdì 22 agosto contro il Venezuela, e c'è da aspettarsi che l'All Star Game di fine estate continui…