Bravi, ma… nessuno li vuole

Vin Baker non ha avuto molti tifosi nè a Seattle, nè a Boston…

Chiamarli indesiderati è forse troppo, ma questi dieci giocatori sono un problema abbastanza serio per le loro franchigie, per i motivi più disparati, da motivi tecnici, a motivi di spogliatoio, ma soprattutto a motivi salariali, fatto sta che nell'estate che volge alla conclusione sono stati spesso protagonisti di ipotetiche trade mai andate in porto, ecco la lista dei primi 10, a cui il sottoscritto aveva aggiunto da subito Glenn Robinson e Keith Van Horn, ma la follia di Scott Layden nel voler cedere a tutti i costi Latrell Sprewell ha spiazzato chi scrive sul più bello.

1: Vin Baker: il suo arrivo a Boston la scorsa estate è stata probabilmente la cosa più folle accaduta ai Boston Celtics nei loro oltre 50 anni di storia, ma la triste verità  è che ormai Baker c'è ci starà  ancora per tre stagioni ad uno stipendio spropositato sui 15M$, che di fatto impedisce ai Celtics qualsiasi manovra di mercato per rinforzarsi, in più Baker ci ha messo del suo, riuscendo a giocare (!!!) addirittura peggio di come aveva fatto a Seattle nell'ultimo triennio, e di in più è stato sospeso per abuso di alcolici. I Celtics hanno valutato l'opportunità  di procedere per vie legali per rescindere il suo contratto, ma poi hanno lasciato perdere, probabilmente sotto pressione dell'NBA stessa. Recentemente il neo GM dei Celtics Danny Ainge ha dichiarato alla stampa che ci sono due franchigie interessate a lui, ma se era vero probabilmente stava zitto e zitto bene, e mandava in porto la cosa anche in cambio magari di una seconda scelta, tanto illudersi che il Baker di adesso ti dia molto di pù di una seconda scelta è da folli. Di quel meraviglioso All Star visto oltre un lustro fa ai Bucks non rimane nulla.

2: Damon Stoudamire : sarà  che guadagna quasi 30 miliardi di vecchie lire all'anno, sarà  che è il classico giocatore a mezzo tra il ruolo di playmaker e di guardia, con il fisico da play e il gioco da guardia, sarà  che ai Blazers riescono a sciupare veramente ogni forma di talento che gli passa per le mani, fatto sta che un giocatore che entrò nell'NBA con il botto vincendo il titolo di rookie of the year, nella stagione d'esordio dei Raptors nell'NBA dopo essere passato quasi inosservato al draft dove fu scelto al 7° posto nel 95, lo scorso anno addirittura è completamente uscito dalla rotazione per un paio di mesi abbondanti nonostante non ci fossero altri playmaker di valore, Portland sta inutilmente cercando di cederlo da almeno due anni e per ora nessuno si è fatto avanti, ma paradossalmente il prossimo anno potrebbe diventare un giocatore appetibile come Kenny Anderson lo scorso anno perché nel 2005 sarà  Free Agent e qualche franchigia che vorrà  alleggerire il salary cap potrebbe farsi avanti con qualche proposta interessante, ma per ora rimane un separato in casa nell' asilium dei Trail Blazers.

3: Wally Sczrbiack : nell'estate scoppiettante di Minnesota rimane un solo nodo da sciogliere, la cessione a chiunque lo voglia di Wally, titolare di un contratto onestamente fuori portata, Wally è stato proposto ai Cavs in cambio di Ricky Davis, che ovviamente hanno risposto picche, adesso è stato offerto a Utah che non ne vuole sapere perchè nel ruolo hanno Harpring e Kirilenko. Ha superato di gran lunga Christian Leattner nella classifica del giocatore più odiato dai colleghi, perché è bianco (e nell'NBA non sempre aiuta) leccato e strafottente. Fino alla scorsa stagione Garnett lo ha sopportato solo perché era l'unico compagno di valore che aveva, ma inserirlo in squadra con gente come Cassell Spreewell e Olowokandi potrebbe essere un enigma di difficile risoluzione.

4: Anfernee Hardaway : qui al sottoscritto piange il cuore, perchè a me Penny nei suoi primi cinque anni della lega è piaciuto da matti, al suo secondo anno da pro con Shaq hanno portato i Magic in finale, lui decise la finale di conference contro i Pacers forse più di Shaq, nel suo primo anno orfano di Shaq, da solo per poco non sconfigge i Pacers al primo turno con prestazioni offensive Jordaniane, poi un infortunio nell'ultimo anno ai Magic forse troppo sottovalutato ha fatto si che uno dei giocatori potenzialmente più esaltanti di sempre non riuscisse più ad esprimersi al massimo, nel '99 è stato scambiato a Phoenix, dove in teoria con Kidd doveva formare la coppia di guardie più forte della lega, ma tra mille infortuni due dei quali molto seri, ed un adattamento al ruolo di guardia mai riuscito in pieno a Phoenix ha giocato alla grande solo la serie di semifinale di conference del 2000 contro i Lakers dove spesso mise in difficoltà  il poco più che ventenne Kobe. Da allora di lui sono venute alla ribalta solo le discussioni con Marboury nulla più, lui vorrebbe andar via, Phoenix vorrebbe liberarsene, ma un contratto monster da quasi 15M$ per altri tre anni di fatto blocca tutto. Lui ha manifestato in più occasioni la volontà  di tornare a giocare a Memphis dove ha fatto il college, senza farne una questione di soldi, magari il prossimo anno sfrutta la clausola per uscire dal contratto, va a Memphis e accontenta la famiglia Colangelo, ma sinceramente chi glielo fa fare di rinunciare a due anni a 15 M$ ?

5: Dikembe Mutombo : non più di due anni e mezzo fa i Sixers già  lanciati verso la finale, nella tradeline del 2001 per lui rinunciarono al trio Ratliff, Mohammed , Kukoc, per opporlo a Shaq nella probabile finale, la finale arrivò, Shaq si accorse poco o nulla di lui, poi i Sixers gli estesero il contratto ad un cifra astronomica, e dopo pochi mesi si resero conto che Mutombo serviva a poco o nulla, la scorsa estate i Nets lo presero per il medesimo motivo per cui i Sixers lo strapparono ad Atlanta, ma con una squadra che fa del contropiede una ragione di vita, i 40 anni e passa di Mutombo non servono a nulla, ha passato la scorsa stagione quasi tutta da infortunato, quando è guarito non è riuscito ad entrare nella rotazione, lo abbiamo rivisto in finale con un paio di stoppate e poco più, ma 17M$ all'anno per due stoppate non sono spesi benissimo. Quest'anno con l'arrivo di Mourning sarà  il terzo centro dei Nets dietro anche al giovane Collins, ma paradossalmente i Nets non faranno nulla per scaricarlo, perché in fin dei conti il suo contratto scadrà  tra due anni quando scadrà  quello di Jefferson e un quando Martin probabilmente sarà  titolare di un contratto al massimo salariale già  dalla prossima estate, quindi scaricarlo per poi ingolfare il salary cap e rischiare di non riuscire a trattenere Martin e Jefferson non avrebbe senso.

6: Jalen Rose : devo essere sincero al momento dello scambio che portò Rose ai Bulls in cambio di Mercer, Brad Miller e Ron Artest ero fermamente dell'idea che a prescindere dalla contropartita Jalen Rose fosse l'uomo giusto per i Bulls, giovani, inesperti e bisognosi di un leader, ed invece ad 18 mesi di distanza sono dell'idea che Jalen Rose è uno dei loro principali problemi, non tanto a livello salariale, dove percepisce un contratto molto oneroso e lungo, infatti i Bulls hanno ancora ampio spazio di manovra ed in fin dei conti dal 2000 ad oggi non sono mai riusciti a convincere nessun giocatore di grido ad andare da loro, ma quanto a livello tecnico, Rose è notoriamente un giocatore troppo innamorato della palla, che in una squadra di giovanissimi è l'ultima cosa che serve, quelli che ne hanno fatto maggiormente le spese sono stati i due giovani playmaker Jay Williams e Jamal Crawford che con lui in campo si ritrovavano nel ruolo di chi doveva palleggiare fino a oltre metà  campo per poi cedergli la palla, ma anche i lunghi Chandler e Curry, con lui non usufruivano ma di schemi costruiti per loro ritrovandosi troppo spesso per le mani palloni che scottavano a fil di sirena.Rimane un signor giocatore da oltre 20 punti a sera, ma che probabilmente non ti fa vincere nemmeno una partita in più che se non ci fosse.

7: Antoine Walker : oggetto numero uno di tutti i rumors estivi, dato quasi sicuro a Toronto prima del draft in cambio della scelta n°4, dato almeno una volta alla settimana ai Knicks con contropartite di ogni genere, i Clippers si sono seriamente interessati a lui come alternativa a Elton Brand, alla fine rimarrà  ai Celtics che in lui credono sempre meno, esce dai playoff dello scorso anno con una marea di ossa rotte, soprattutto dalla serie contro i Nets dove Martin lo ha cancellato nettamente dalla serie, per forza di cose da lui ci si attende una risposta importante da All Star come lui è stato, senza però invadere il regno di Paul Pierce ormai dominatore incontrastato dello spogliatoio dei Celtics, un suo eventuale ulteriore flop, ricaccerebbe Boston indietro di un lustro senza concrete speranze di risollevarsi in fretta a causa di una situazione salariale al collasso.

8: Jerry Stackhouse : i Wizard davano per scontato che lui facesse valere l'opzione per diventare Free Agent, per toglierselo dalle scatole, ma lui non l'ha fatto lasciandoli di stucco. Nello spogliatoio è semplicemente indesiderato da tutti, anche perché lo scorso anno quando c'era Jordan voleva addirittura essere la prima opzione offensiva, arrivando addirittura a criticare Michael in più di un'occasione. E' un egoista di quelli che alla squadra non danno nulla, bisognerà  vedere come intende impiegarlo il nuovo coach Eddie Jordan vista la presenza di Larry Hughes, Gilbert Arenas e Hayes, se non riescono a inquadrarlo diventa un affare troppo spinoso.

9: Cuttino Mobley : Mobley non è tanto indesiderato ne per motivi salariali, ne per motivi puramente tecnici, essendo un signore potenzialmente da 20 punti abbpondanti a sera, ma l'arrivo della muraglia cinese Yao Ming negli Houston Rockets, prevedeva evidentemente una ridistribuzione dei tiri che ne Mobley e ne probabilmente l'ex coach Rudy T hanno compreso fino in fondo, così nella seconda parte della scorsa stagione uno che leggeva i tabellini delle partite dei Rockets si trovava di fronte a 20 tiri con il 40% scarso di Mobley contro 6-8 tiri di Ming con il 60% abbondante, il che se la matematica non è un'opinione e non lo è, vuol dire che questa anomalia tecnica potrebbe essere costata ai Rockets l'ottava piazza, ossia la partecipazione alla post season. A mio parere potrebbe adattarsi benone al gioco di Van Gundy il suo nuovo coach, ma con Steve Francis e Yao Ming che probabilmente salirà  di livello, qualsiasi smania di grandezza se la deve scordare.

10: Ron Artest: la scorsa stagione ha iniziato la stagione alla grande diventando il simbolo dei Pacers che sono stati in testa alla Eastern Conference fino all' All Star Game, anima di quella mentalità  dei Bad Boys tanto cara al suo coach Isaih Thomas, poi forse è entrato troppo nella parte, ha perso la testa, una scenata contro Pat Riley lo ha fatto diventare il lucifero dell'NBA, in più sono fioccati una marea di tecnici per proteste, troppe espulsioni e troppe squalifiche, e in più la sua arma principale la difesa è venuta meno nella serie di playoff contro i Celtics dove Paul Pierce ha abustao di lui come di un esordiente. A fine di tutto ciò ci si è messo Jermaine O'Neal che come condizione essenziale del suo rinnovo ci ha messo la sua cessione (insieme a quella di Tinsley e di Ron Mercer già  spedito agli Spurs). I Pacers vorrebberlo cedere, ma nessuno si è fatto avanti. Si attende da lui una vera riscossa, Kenyon Martin lo scorso anno aveva avuto problemi simili tecnici a caso, un paio di porcate da arresto soprattutto una su TMac e tanti espulsioni, ma ha reagito alla grande, i Pacers sperano che Artest faccia altrettanto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Informativa cookie

Per far funzionare bene questo sito, a volte installiamo sul tuo dispositivo dei piccoli file di dati che si chiamano "cookies". Anche la maggior parte dei grandi siti fanno lo stesso.

Cosa sono i cookies?

Un cookie è un piccolo file di testo che i siti salvano sul tuo computer o dispositivo mobile mentre li visiti. Grazie ai cookies il sito ricorda le tue azioni e preferenze (per es. login, lingua, dimensioni dei caratteri e altre impostazioni di visualizzazione) in modo che tu non debba reinserirle quando torni sul sito o navighi da una pagina all'altra.

Come utilizziamo i cookies?

In alcune pagine utilizziamo i cookies per ricordare:

  • le preferenze di visualizzazione, per es. le impostazioni del contrasto o le dimensioni dei caratteri
  • se hai già risposto a un sondaggio pop-up sull'utilità dei contenuti trovati, per evitare di riproportelo
  • se hai autorizzato l'uso dei cookies sul sito.

Inoltre, alcuni video inseriti nelle nostre pagine utilizzano un cookie per elaborare statistiche, in modo anonimo, su come sei arrivato sulla pagina e quali video hai visto. Non è necessario abilitare i cookies perché il sito funzioni, ma farlo migliora la navigazione. è possibile cancellare o bloccare i cookies, però in questo caso alcune funzioni del sito potrebbero non funzionare correttamente. Le informazioni riguardanti i cookies non sono utilizzate per identificare gli utenti e i dati di navigazione restano sempre sotto il nostro controllo. Questi cookies servono esclusivamente per i fini qui descritti.

Che tipo di cookie utilizziamo?

Cookie tecnici: Sono cookie necessari al corretto funzionamento del sito. Come quelli che gestiscono l'autenticazione dell'utente sul forum.

Cookie analitici: Servono a collezionare informazioni sull'uso del sito. Questa tipologia di cookie raccoglie dati in forma anonima sull'attività dell'utenza. I cookie analitici sono inviati dal sito stesso o da siti di terze parti.

Quali sono i Cookie di analisi di servizi di terze parti?

Widget Video Youtube (Google Inc.)
Youtube è un servizio di visualizzazione di contenuti video gestito da Google Inc. che permette a questa Applicazione di integrare tali contenuti all'interno delle proprie pagine. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Mi Piace e widget sociali di Facebook (Facebook, Inc.)
Il pulsante "Mi Piace" e i widget sociali di Facebook sono servizi di interazione con il social network Facebook, forniti da Facebook, Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante +1 e widget sociali di Google+ (Google Inc.)
Il pulsante +1 e i widget sociali di Google+ sono servizi di interazione con il social network Google+, forniti da Google Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Tweet e widget sociali di Twitter (Twitter, Inc.)
Il pulsante Tweet e i widget sociali di Twitter sono servizi di interazione con il social network Twitter, forniti da Twitter, Inc. Privacy policy

Come controllare i cookies?

Puoi controllare e/o verificare i cookies come vuoi - per saperne di più, vai su aboutcookies.org. Puoi cancellare i cookies già presenti nel computer e impostare quasi tutti i browser in modo da bloccarne l'installazione. Se scegli questa opzione, dovrai però modificare manualmente alcune preferenze ogni volta che visiti il sito ed è possibile che alcuni servizi o determinate funzioni non siano disponibili.

Chiudi