Chi sa se la nuova avventura in Texas riporterà a Jamison il sorriso di qualche anno fa??
Certamente è riduttivo, in presenza di una trade che coinvolge ben otto giocatori, parlare di uno solo di essi, ma, in fin dei conti, il vero "colpo" di questo scambio sembra essere proprio l'arrivo di Antwan Jamison alla corte di Mark Cuban.
Ma analizziamo questa trade con calma: di questo affare si è cominciato ad avere notizia giovedì scorso quando si sono intensificati i colloqui tra Don Nelson e Gary St.Jean General Manager del team della Baia.
I Mavs avevano individuato nell'ala ex North Carolina una possibile importante addizione al proprio nucleo per poter tornare a puntare al titolo e rispondere, "per le rime", ai colpi messi a segno dagli avversari della Western Conference.
Ad Oakland dopo i malumori della scorsa stagione urgevano delle mosse per "rivitalizzare" un ambiente da anni rassegnato, in più, la partenza di Arenas aveva creato un buco in cabina di regia che l'acquisto del free-agent Speedy Claxton non sembrava poter colmare; poi, dopo l'ottima annata di due anni fa (con conseguente nuovo contratto al massimo salariale) Jamison si era "adagiato sugli allori" indispettendo non poco la dirigenza che aveva investito tanto in termini economici e di immagine su di lui.
Ecco quindi la volontà , da entrambe le parti, di mandare in porto un affare in cui andavano limati solo alcuni piccoli particolari economici. Proprio nella giornata del 15 agosto (che negli States non è festa) è stata data la notizia (per l'ufficialità si aspetta la giornata di lunedì) della lieta conclusione di questo affare: a Dallas arrivano Jamison, Fortson, Mills e Welsch mentre sulla Baia vanno Van Exel, Avery Johnson, Eschmeyer e Popeye Jones.
In pratica, come ha detto qualcuno, Jamison per Van Exel, anche se, a ben analizzare il tutto, si scoprono tanti piccoli "retroscena" di una certa importanza per le sorti future.
Ad un primo sguardo i Mavs sembrano quelli che ci hanno guadagnato. Arriva un giocatore come T'wain che ben si integrerà nel modulo dei Nelson partendo da ala piccola accanto a Nowitzki. Con lui i texani hanno un gran rimbalzista per il ruolo che aiuterà a colmare questa lacuna che nelle passate stagioni ha afflitto il loro reparto lunghi, in più il ragazzo è un eccellente realizzatore dotato di grandi movimenti e fiuto per il canestro.
Non va infine dimenticato che si tratta di uno che ha chiuso le ultime stagioni oltre i 20 di media ed i 7 rimbalzi ad allacciata. Con lui arrivano un animale da rimbalzo come Danny Fortson che fino a qualche anno fa veniva indicato come il nuovo Rodman per abilità e statura (oltre che un difensore utilissimo); un veterano come Chris Mills che porta tiro e duttilità al gruppo oltre che esperienza nello spogliatoio ed un giovane interessante come Welsch che, malgrado una anno deludente, rimane un prospetto a lungo termine.
Questo è ciò che vedono i più ottimisti, ma vanno anche riportati, per completezza di analisi, oltre ai pro anche i contro. Jamison dopo un'ottima stagione non ha saputo ripetersi ad alto livello, ai Mavs non gli sarà chiesto di "portare la croce", ma sarà in grado di calarsi in un ruolo di complemento?
Se a rimbalzo poi appare utilissimo lo stesso non potrà dirsi in difesa dove l'ala non è sempre reattivo e non appare un mastino, cosa che, in un quintetto un po' soft, risalterà ancora di più. Infine un dubbio assale che vi scrive: ma con tutti questi realizzatori, basterà una sola palla in campo? Occhio quindi alla distribuzione di tiri e responsabilità tra quattro realizzatori puri come Nash, Finley, Jamison e Nowitzki.
Fortson viene da annate buie in cui ai Warriors scaldava la panca, potrebbe essere una mina vagante nello spogliatoio (c'è chi lo da ai ferri corti con Jamison) ed in campo che può esplodere in qualsiasi frangente, resta in ultimo da capire che utilizzo ne farà Nelson avendo già un giocatore con le sue caratteristiche di grinta ed esplosività come Najera.
Infine Mills per molti è un giocatore in declino e Welsch un buco nell'acqua clamoroso che non diventerà mai un giocatore da NBA. A livello salariale Jamison ha un pesantissimo contratto (sui 15 milioni di dollari di media) fino al 2008, Fortson guadagnerà 24 milioni nei prossimi quattro anni, Welsch ha un contratto da rookie fino al 2005 mentre Mills "finisce" quest'anno e libera 6 milioni (per alcuni vera ragione per la quale è stato richiesto).
In definitiva molto dipenderà da come sapranno adattarsi i nuovi al gioco di Dallas e quanto si integreranno coi compagni, ad un primo sguardo la trade appare molto positiva, resta da capire cosa mostrerà il campo però.
La perdita di Van Exel appare importante, il play dava spesso il "cambio" decisivo al gioco dei Mavs aiutando tanto nel recupero dei parziali grazie anche al suo mortifero tiro da tre; Cuban si è detto molto dispiaciuto per la sua perdita, ma ha già garantito che dal mercato arriverà un degno sostituto.
In casa Warriors in molti hanno storto il naso, Jamison era un personaggio molto amato dalla città ed una presenza positiva per la comunità , in campo era uno che dava sempre il massimo al di là dei suoi limiti oggettivi e questo ne faceva un beniamino del pubblico; discorso diverso per la società che dopo aver investito su di lui cifre importati non aveva ritenuto adeguata la risposta sul campo decidendo quindi di "ricostruire" da capo puntando magari sull'esplosione di Mike Dunleavy dopo un anno di apprendistato e sui buoni numeri del rookie Mickael Pietrus.
Nuovo leader di questi Warriors sarà quindi Jason Richardson (che con Jamison aveva avuto da ridire) anche lui atteso alla riprova dopo un'annata un po' al di sotto delle attese e ripetuti proclami di gloria. Coach Musselman ottiene un regista di buon livello come Van Exel che dovrà guidare una manovra "champagne" stile "run & gun" ed offrire un contributo tangibile di punti e leadership.
"Nick the Quick" non l'ha presa bene la cessione da una realtà vincente ad una perdente, ma come ai tempi di Denver saprà offrire molto in attacco anche se in difesa toccherà ai lunghi Murphy e Dampier coprire i buchi che andrà lasciando nel tentativo di anticipo.
Il resto degli arrivi è "quasi nullo": Avery Johnson si ritirerà , Popeye Jones ha già ottenuto di essere lasciato libero ed Evan Eschmeyer lotterà con gli altri lunghi per qualche minuto. La vera nota lieta è che Golden State si è liberata di due contratti pesantissimi (Jamison e Fortson… se lo avesse fatto prima magari avrebbe potuto trattenere Arenas…) acquisendone due in scadenza, uno leggero e quello di Van Exel che termina nel 2006 e paga una media di 11 milioni di dollari.
In definitiva l'affare dei Warriors va analizzato in prospettiva futura, infatti se oggi perdono a livello di competitività , guadagnano però spazio salariale per tuffarsi nel mercato dei free-agents i prossimi anni ed arrivare a giocatori che possano fare realmente la differenza.
Quindi, visti tutti questi fatti, la trade che ha coinvolto Mavs e Warriors potrebbe andare bene ad entrambe perché segue due linee di sviluppo ben precise che puntano, una al titolo oggi, l'altra alla vittoria domani; anche se sarà come al solito il campo a dirci chi ha avuto ragione.