Brand è praticamente il primo giocatore ogni epoca che strappa il contrattone a Sterling…
E venne il giorno in cui Donald "braccino corto" Stearling offrì un contrattone a un suo free agent per farlo restare ai Clippers per altri 6 anni, un evento, forse la più grande sorpresa di un'estate in cui il mercato NBA non è di certo rimasto fermo.
Il giorno è il 19 luglio, il giocatore è Elton Brand, il contratto chiama 82.2 milioni di dollari in 6 anni, una cosa fuori da Clipperland, una svolta per l'ambiente, come ha dimostrato il successivo rinnovo anche di Corey Maggette, 6 anni per 45 milioni di dollari.
Ma è davvero una svolta?
In fondo Stearling non è che abbia lasciato andare via dei fenomeni in passato (Taylor e Derek Anderson non hanno ancora mostrato niente, ad esempio") e soprattutto questi contratti sono arrivati perché Brand e Maggette sono restricted free agent, le offerte le hanno intavolate altri (Heat per Elton e Jazz per Corey), la coppia Baylor-Stearling si è limitata a pareggiare l'offerta e a tenersi i giocatori, un contratto ad Odom, di loro iniziativa, devono ancora offrirglielo.
Però qualcosa è cambiato, soprattutto perché l'allenatore dei Clippers non è più un assistente buttato nella mischia all'improvviso, ma un allenatore con esperienza e carisma come Mike Dunleavy che può andare da Baylor e proprietario con un'autorità diversa da un Gentry, è stato l'ex allenatore dei Blazers, ad esempio, a voler confermare Maggette.
Per due che sono stati confermati, due che se ne sono andati: Olowokandi e 'Dre Miller.
Il primo era un traded man walking, e il fatto che camminasse è stato chiaro per tutta la stagione" Olo non è un agonista e non lo sarà mai (e per questo si prenderà urla in faccia da Garnett, Cassel, Spree e poi di nuovo KG, tanto per chiarire, dal prossimo ottobre), ma nell'ultima stagione ha dato la sensazione di non amare "the game", lasciare andare la prima scelta di 4 anni fa (ecco dove sono i veri errori dei Clippers, non nel mercato dei FA) non dev'essere stata una scelta difficile, meglio provare con Kaman.
Miller è arrivato l'estate scorsa in cambio di Miles, quest'estate era un restricted FA alla pari dei due ex Duke ma i Clippers lo hanno lasciato andare ai Nuggets non pareggiando l'offerta di 5i milioni di $ per 6 anni
La sua stagione è stata deludente: doveva essere il collante dei nuovi e talentuosi Clippers con i suoi assist e la sua visione di gioco, invece si è dimostrato incompatibile con Odom e senza quella cattiveria agonistica che ti permette di rendere in situazioni particolari, e basta aver visto giocare i Clippers per un quarto la scorsa stagione per capire che la situazione gestita da Gentry era tutt'altro che normale.
Se poi i pick and roll, il basket di Miller, non si fanno o si fanno male tutto, o quasi, si spiega…
E Odom?
Lamar sta ancora aspettando di sapere cosa lo attende e non è l'unico, pure Baylor è alla finestra: troppo difficile e complesso cominciare a trattare un rinnovo con Odom, meglio aspettare di pareggiare un'offerta altrui, squadre con tanti dollari sotto il cap e con tanta voglia di Lamarvelous ce ne sono, Miami in testa, che però è già rimasta scottata con Brand.
E se l'offerta da pareggiare non arriva?
Baylor e Stearling hanno sondato il terreno con un'offerta di 3 anni a 24 milioni di dollari, ovviamente rifiutato: il ragazzo ha tanto talento ma anche una certa facilità ad avere problemi fuori dal campo, ancor più esaltata dalla mancanza di organizzazione nella franchigia di LA (luogo che di per sé offre tentazioni non indifferenti) e Steraling non se la sente di dargli un contrattone di 6 anni da 60-70 milioni come Odom e il suo procuratore vorrebbero.
Una contrattazione che potrebbe anche andare per le lunghe se non arrivasse un'offerta da fuori, con Odom che potrebbe decidere di firmare una qualifying offer, giocare con motivazioni simili a quelle del nigeriano quest'anno e andare a Miami o dovunque voglia la prossima estate.
Difficile pensare che Dunleavy non sia un ammiratore di Lamar e un rinnovo alla fine si potrebbe trovare, ma siamo sempre a Clipperland, meglio tenerlo ben presente"