Eric Piatkowski, l'esperienza al servizio dei Rockets.
Dopo il deludente finale della passata stagione, che costò ai Rockets l'ingresso ai playoffs, a Houston i tifosi si augurano di vedere finalmente una squadra meno sciupona, molto più concentrata e, soprattutto, aspettano di ammirare il giocatore che, diciamolo, ha rimesso la franchigia texana sulla carta geografica, quel Yao Ming il quale, al suo secondo anno nel mondo dei Pro ha già dimostrato le proprie credenziali, impressionando gli addetti ai lavori per la facilità con la quale è riuscito ad adattarsi all'NBA, senza timori reverenziali nei confronti di giocatori già affermati che la vita, sotto i tabelloni, non l'hanno resa di sicuro facile al gigante venuto dalla Cina.
L'estate ha portato in plancia di comando Jeff Gundy, un allenatore di grande esperienza che dovrà , al contrario di quanto accadeva con Tomjanovich, cambiare lo schema di gioco, concentrando maggiormente l'attenzione su Yao, il quale, l'anno scorso, veniva spesso e volentieri ignorato dai compagni, anche perché il modulo tattico di coach Rudy mal si sposava con le caratteristiche della Grande Muraglia.
Adesso tutto dovrà cambiare e, se è vero che Steve Francis rimarrà la principale bocca da fuoco dell'attacco dei "Razzi", bisognerà comunque trovare a Ming il posto che si merita all'interno della squadra.
Il mercato di Houston, fino ad ora sottotono, è stato vivacizzato nelle ultime ore dall'acquisto del free-agent Eric Piatkowski, guardia/ala dei Los Angeles Clippers che, in nove stagioni sotto il sole della California, ha contribuito al bene della squadra con 8.6 punti di media ed una percentuale dalla lunga distanza del 40.2% (46.6% nella stagione 2002-2003).
"Non vedo l'ora di lavorare con Eric - le parole di Van Gundy - ha dimostrato di essere uno dei migliori tiratori dal perimetro dell'intera Lega e la sua versatilità , accoppiata alla grande esperienza, saranno senz'altro utili per il team". Non si tratta di un fuoriclasse ma è l'uomo giusto per i Rockets, alla ricerca di un giocatore dalle sue caratteristiche.
Il rookie Malick Badiane è, come spesso accade per i giovani scelti durante il draft, una scommessa ma, dal poco che si è potuto vedere, potrebbe rivelarsi una pedina utile sulla scacchiera di Houston.
Il compito principale per i ragazzi di Van Gundy sarà quello di centrare l'obiettivo playoffs, una chimera vanamente inseguita negli ultimi quattro anni.
Il passato recente ha visto la squadra soccombere senza gloria al cospetto di franchigie il cui valore assoluto era di gran lunga inferiore a quello dei texani; sarà dunque fondamentale non commettere gli stessi errori anche nel prossimo futuro e proprio sotto l'aspetto mentale dovrà lavorare maggiormente il buon Jeff, allontanando una volta e per tutte quella pigrizia, quel rilassamento e quella mancanza di concentrazione che sono stati il vero tallone d'Achille dei Rockets targati Rudy Tomjanovich.
"Sono molto connetto di annunciare il nostro nuovo accordo con la Toyota, azienda leader nella costruzione di automobili. Le nostre squadre hanno vinto ben 6 campionati nel vecchio impianto e io spero che in quello nuovo si possa fare anche meglio". Alle parole del proprietario dei Rockets e delle Comets Leslie Alexander i tifosi avranno già fatto i dovuti scongiuri, certo è che a prima vista la nuova arena sembra davvero bella.
L'auspicato ritorno alla postsesason, se mai ci sarà , si potrà festeggiare quindi tra le mura del Toyota Center, con la speranza che stavolta tutte le promesse estive non si sciolgano come neve al sole, lasciando i tifosi con l'amaro in bocca ed una spiacevole sensazione del tipo: "No, ci risiamo""
Stay tuned!