Lauren Jackson, australiana, una delle più forti giocatrici della WNBA
Da tardo aprile sino agli inizi di giugno, l'attenzione cestistica è rivolta esclusivamente ai playoff NBA che hanno il loro definitivo epilogo nella parata dei vincitori per le strade della città all’interno di una moltitudine di tifosi festanti.
In questo periodo anche un'altra realtà si appresta ad affrontare una nuova stagione, quella della WNBA, che si applica come degnissima sostituta della NBA per un paio di mesi. Questa lega esiste da 5 anni ed ha vissuto questo periodo venendo rappresentata da Cynthia Cooper (soprannominata “Michael Jordan in gonnella”), Sheryl Swoopes e le Houston Comets che sono state in grado di creare una vera e propria dinastia durata 3 anni.
La ‘Comets dynasty’ è stata interrotta solo due anni fa da un'altra piccola dinastia ancora aperta, quella delle Los Angeles Sparks, nel segno di Lisa Leslie, nominata due volte MVP delle finali e tre volte MVP della partita delle stelle. Questo susseguirsi di giocatrici fenomenali e vere e proprie ‘donne franchigia’ sembra doversi estinguere grazie all'arrivo della ‘new generation’, che ha portato una notevole mole di talento all'interno di questa sempre più spettacolare lega di basket.
In 3 anni di draft la WNBA ha inserito una decina di nuove All Star e giocatrici che potranno diffondere il lato buono di questa lega nel mondo. La stagione in corso è indirizzata verso il pronostico che vede come favorite ancora le campioni in carica delle Los Angeles Sparks, che hanno sempre Leslie a dominare sotto le plance, ma oltre a Mabika nel settore esterni, hanno scoperto un vero ‘crack’ al suo secondo anno di militanza della lega in Nikki Teasley.
La Teasley sta dimostrando tutto il suo valore sotto forma di prestazioni da stropicciarsi gli occhi, come ad esempio gli 11 assists di media e il tiro decisivo all’interno delle ultime finali e l’MVP all’ star game dello scorso luglio con giocate strabilianti come passaggi no-look e palleggi vorticosi in mezzo alle gambe terminati con vere e proprie cannonate perfettamente tra le mani dei rimorchi.
Probabilmente Nikki potrà lasciare un segno indelebile nella storia di questo gioco. Dietro alle Sparks abbiamo le solite Houston Comets, che hanno ritrovato dopo due anni di ritiro sabbatico Cynthia Cooper (avevamo detto Michael Jordan in gonnella non a caso) e hanno sempre le altre due stelle Swoopes e Thompson che formano indubbiamente il miglior ‘big three’ della lega; un mix di esperienza e classe davvero esplosivo.
Dietro a queste colonne della WNBA degli ultimi anni abbiamo delle squadre in totale ascesa di talento e spettacolo come le Seattle Storm e le Minnesota Lynx. Le Storm hanno avuto due delle ultime tre prime scelte assolute nei nomi di Lauren Jackson e Sue Bird. La prima viene direttamente dall'Australia, ed è una delle migliori marcatrici della lega, nonchè una giocatrice completa in tutti gli aspetti del gioco e legittimamente candidata all'mvp stagionale.
Sue Bird è un playmaker che viene da Connecticut e sta guidando in cabina di regia la sua squadra mixando spettacolo e sostanza. Inoltre è anche molto apprezzata dal grande pubblico che la vede come possibile icona della WNBA del futuro.
Per quanto riguarda le Lynx abbiamo un'altra grandissima marcatrice e all star di nome Katie Smith, che sembra essere, senza esagerare, la miglior guardia tiratrice di tutta la lega; questo autentico fenomeno viene coadiuvato da un ottimo cast di supporto che sta fornendo una stagione notevole, e le Lynx, a meno di clamorosi scivoloni, dovrebbero prender parte ai playoff dell’ovest ed avere il dubbio privilegio di incontrare una squadra tra Sparks e Comets.
Passando alla costa est troviamo in totale impennata le azioni delle Detroit Shocks che dopo la scorsa stagione chiusa col peggior record hanno trovato insieme l'esplosione di Nolan, dotata di uno spettacoloso ‘in-between game’ e un arresto e tiro degno di nota; l'innesto di Cheryl ford (figlia del postino Malone)dall'ultimo draft e la conferma della forza di Swin Cash, che sta portando con un agevole margine le Shocks in testa alla Eastern Conference. Altra squadra sempre ai vertici della costa est sono le Chralotte Sting, guidate dalla veteranissima Dawn Staley e dal lungo Andrea Stinson, che aiutate a rotazione dalle comprimarie riescono sempre ad essere in lotta per il titolo della eastern conference.
In clamorosa difficoltà quest'anno troviamo le New York Liberty, che sono arrivate due volte alle finali negli ultimi tre anni e quest'anno rischiano di rimanere fuori addirittura dalla corsa ai playoff. La leadership di Teresa Weatherspoon è sempre indiscussa e va oltre le cifre, l'apporto di Tari Phillips altrettanto, solamente che la tegola che ha compromesso la stagione è stato l'infortunio di Becky Hammon che stava giocando su livelli da assoluto MVP ed è dovuta fermarsi prematuramente per curarsi da un brutto infortunio al ginocchio; con l'infortunio è coinciso il tracollo di questa ex corazzata che ora naviga in acque non molto tranquille.
La situazione delle Liberty è nulla in confronto alla colata a picco delle Mystics che hanno un record veramente impensabile per una squadra come loro (al momento di 5-19 ). Sembra proprio che la squadra sia composta solo dalla Holdslclaw (seriamente candidata a mvp, poichè guida la classifica di punti e rimbalzi) e a tratti dalla sophomore Dales-Schuman, che però non sta confermando tutto quello che di notevole aveva fatto la scorsa stagione.
L'andamento di questo campionato femminile sembra rispecchiare molto quello NBA, con la quasi certezza che la vincitrice del titolo verrà fuori dalla western conference; ovest che esercita un dominio totale anche negli All Star Game, infatti siamo 5-0,e che l'ha spuntata anche nell'ultima occasione, con un pò di fatica, col risutato di 84-75 e lo show delle varie Teasley Bird e co.
La situazione playoff al momento vede, per la costa ovest degli accoppiamenti variabili con le prime due teste di serie quasi sicuramente a Comets e Sparks e le altre due altrettanto probabilmente aggiudicate a Storm e Lynx.
Per l'est la numero uno sembra in mano saldamente alle Shocks e la due alle Sting; poi c'è una lotta a tre che vede impegnate le Connecticut Star, le Indiana Fever e le Cleveland Rockers per gli ultimi due posti utili. Gli accoppiamenti sono ancora lungi dall'essere appurati, intanto ci godiamo uno spettacolo, che molti sottovalutano, ma che si sta rivelando di notevole spessore sia tecnico che tattico.