Latrell andrà a rinforzare il backcourt dei Wolves…
Lo scambio più grosso di questa calda estate Nba. Quattro squadre coinvolte per sei giocatori. Altre tre che osservano dalla finestra, con il rammarico di non esser riusciti ad inserirsi.
Cominciamo dai fatti: Latrell Sprewell a Minnesota. Glenn Robinson e Marc Jackson a Philadelphia. Keith Van Horn ai Knicks, Terrel Brandon e Randy Holcomb agli Hawks. Questo il quadro.
La storia dello scambio.
Le voci si sono rincorse per quasi un anno. Tutto inizia e si conclude con Latrell Sprewell, l'unico vero pezzo pregiato del roster Knicks. L'estate scorsa New York andò vicina a scambiarlo alla pari con Glenn Robinson, all'epoca in uscita da Milwakee che ritenne più giustificata l'offerta di Atlanta.
Nel frattempo il fattaccio. Sprewell si rompe una mano nel corso di un movimentato party sul suo yacht. Non lo comunica alla squadra che quando lo scopre lo multa e lo sospende. Da quel momento i rapporti fra front office e giocatore, già messi a dura prova dalla vicenda Van Gundy, si deteriorano. Ed ecco un secondo tentativo: Sprewell alla pari con Van Horn a stagione in corso.
Il mormone, passato in estate dai Nets a Phila, ha già concluso la sua fugace luna di miele con Larry Brown che, più che apprezzarne i fondamentali, biasima il suo approccio complessivo. Alla fine salta pure questo scambio.
Phila si sente troppo piccola in front line, inserendo una guardia al posto di Van Horn. Nel frattempo, richiesto di un parere, Kevin Mc Hale, general manager dei T-Wolves, dichiara di non essere interessato a uno scambio Sprewell-Szczerbiak.
Ecco che quindi si impone un giro più complesso. San Antonio fiuta l'affare e cerca di inserirsi. Spree è un vecchio pallino di Popovich, sin dai tempi di Golden State. Prova a fare azione di disturbo anche Dallas, perché Cuban se c'è da prendere giocatori con contratti pesanti, non si tira mai indietro.
Nell'ultima giornata la trade subisce una frenata: "Un squadra - ha detto alla fine Mc Hale - ha tentato di inserirsi all'ultimo. Ma mi son reso conto che ciò che si poteva fare in 4 non lo si poteva fare in 5".
Il ruolo di Atlanta. In gergo si chiama "broker". E' una squadra che accetta di rilevare un contratto pesante e da la possibilità ad altre di muovere giocatori. Gli Hawks ne sono il tipico esempio.
Lo ha ammesso il General Manager, Billy King. In teoria non c'è motivo di prendere Terrel Brandon: la carriera del giocatore è praticamente conclusa per i suoi ripetuti problemi al ginocchio. Ma il contratto del giocatore "chiama" 11.2 milioni di dollari in scadenza a febbraio. Ciò significa che per la prossima stagione Atlanta avrà grande spazio di movimento.
Randy Holcomb rappresenta un ulteriore esercizio di ingegneria salariale. Si tratta della prima scelta di Phila di quest'anno. I Sixers han ricevuto in cambio la seconda scelta Haws del 2006.
Il rischio di New York. Scott Layden ama giocare col fuoco. E sa prendersi i suoi rischi. Lo scambio che porta Van Horn è disagevole per due motivi: uno tecnico e l'altro ambientale. Il motivo tecnico coinvolge l'affollamento di ali grandi nel roster bluarancione.
Rientrerà dall'infortunio annuale Mc Dyess, fiore mai sbocciato del mercato della scorsa estate. Questo significa che in front line ci saranno già Weatherspoon, Harrighton e Kurt Thomas. Con l'amichevole partecipazione di Sweetney dal draft di quest'anno.
Per questo motivo si è parlato di un possibile scambio con i Sacramento Kings: Thomas per Keon Clark, che già aveva rifiutato i Knicks lo scorso anno. I due salari sono comparabili.
Il proposito di coach Chaney è quello di far giocare Van Horn in ala piccola: "Van Horn ci renderà molto più versatili. - ha dichiarato - Se Mc Dyess sarà a posto avremo una squadra molto solida. Lecito chiedersi cosa succederà quando i piedi lenti, non consentiranno al giocatore di marcare gli Walker, i Jefferson della situazione.
Secondo problema: l'approccio soft che porta l'ex Utah University a diventare il regolare capro espiatorio delle squadra in cui gioca. Da questo punto di vista a New York lo vediamo male.
Ulteriore aggravante: Spree nei suoi cinque anni è stato in assoluto il giocatore più amato al Garden. Infiammò i tifosi, come nessun altro, durante le finali del 1999. Da qui il rischio di passare contestualmente dall'idolo della squadra al bersaglio incontrastato. Con il rischio di rivedere le scene che caratterizzarono la breve militanza di Luc Longley. Un intero palazzo in piedi a ululargli contro.
Nuova superpotenza nella Western Conference. Interessante il roster messo in piedi da Minnesota. "Latrell - dice Mc Hale – ci darà grande atletismo, una cosa di cui abbiamo molto bisogno, e presenza difensiva".
Viene da una stagione difficile, la percentuale di tiro poco sotto il 40% è la peggiore in carriera. Al momento il quintetto recita così: Cassel, Sprewell, Szczerbiak, Garnett, Olowokandy.
Quintetto atletico, con grande talento che si colloca d'obblico a ridosso delle quattro dominatrici delle ultime stagioni, LA, SA, Dallas e Sacramento. Si potrebbe obiettare che la convivenza fra Spree ed il piccolo Wally sarà difficile. Per altro i due in passato non hanno nascosto la loro rivalità . Di certo Olowokandy deve dimostrare di essere realmente centro competente a livelli e Western Conference.
Ma la forza di questa squadra, alimentata dai soliti Peeler e Hudson dalla panchina è evidente. Perché fra l'altro, storia insegna che i giocatori alla corte di Phil Saunders danno il meglio. Ed i lunghi beneficiano della presenza in reparto di Garnett, la stella meno egoista dell'intero panorama NBA.
Phila. Sul sito trovate un'analisi approfondita del panorama della città dell'amore fraterno. Glenn "Big Dog" Robinson è un grandissimo attaccante, una tipologia di giocatore che va scomparendo nella Nba.
E' l'ennesimo tentativo di affiancare ad Iverson un attaccante in front line. Ma desta qualche dubbio la sua convivenza con Derrick Coleman, che dovrebbe traslocare definitivamente al centro. Marc Jackson, uno dei giocatori più sopravvalutati degli ultimi anni, invece costituisce un corpo in più da mandare a rimbalzo