Orlando Summer League

Una delle prime immagini di Lebron con la maglia dei Cavs…

Estate ovvero tempo di mercato, di vacanze, di arresti eccellenti (ma Kobe ha detto che andrà  tutto bene"), ma anche tempo di summer league, ovvero quel basket strano in cui non giochi per vincere la partita ma per strappare un contratto (la maggior parte) o per far vedere che giocatore sei (le scelte già  messe sotto contratto) o che potresti essere se in stagioni ti arrivassero un po' più minuti.

La prima SL si è tenuta ad Orlando con 6 squadre coinvolte e un protagonista atteso: Lebron "King" James, il predestinato a risollevare i Cavs dai bassifondi NBA e ad aprire nuove via del marketing NBA (non per niente Cleveland ha maglia e logo nuovi").

Nella prima gara 15 mila persone presenti e canotte dei Cavs col 23 finite un'ora prima dell'inizio, tutti venuti per vedere il fenomeno e James, che ormai a giocare per far vedere quant'è bravo è abituato (l'ultimo anno a St. Vincent- St. Mary. High School lo ha passato così"), non li delude: 14 punti, 7 rimbalzi e 6 assist in 23' con facile vittoria sui Magic padroni di casa e qualche giocata che ha entusiasmato il pubblico.

Commenti dal "Ha fatto diventare i Cavs la sua squadra" di Patt Williams, vicepresidente dei Magic, al "LeBron è unico perché la sua attitudine è quella di vincere da subito" del suo nuovo coach Paul Silas.

Interessante il commento di Riley che fa un paragone suggestivo: "Vedo qualcosa di molto simile tra James e Magic Johnson. Hanno la stessa stazza e istinti simili, la differenza è nella maturità  che aveva Magic nell'affrontare il ruolo di play quando è giunto nella NBA, dal momento che ci aveva già  giocato al college. Ma credo che LeBron sia in grado di affrontare questa sfida".

Giudizi dati dopo una partita di Summer league, meglio ricordarlo, la NBA è un'altra cosa sia perché James non sarà  sempre marcato da Derrick Dial sia perché quando si affronta una squadra e non una selezione le cose cambiano"

La seconda sera dell'eletto è andata un po' meno bene: 17 punti con 7/18 dal campo, 5 perse, 3 assist e una sconfitta. Miami è squadra di altra pasta, a marcare LeBron stavolta è Wade e le cose cambiano: nel finale punto a punto James mette i 2 punti del pareggio, poi Wade dall'altra parte gli va via uno contro uno segnando il canestro della vittoria a pochi secondi dalla fine, l'ex Marquette voleva dimostrare che anche lui è pronto per la lega"

La terza sera non c'è, James non ha più tanta voglia di giocare (il pubblico della seconda gara non era molto numeroso) e soprattutto c'è il cugino che si sposa e lui non può mancare, in fondo è solo Summer league e lui non deve dimostrare nulla, magari fa un paio di partite a Boston, alla prossima SL, ma giusto un paio perché a metà  settimana deve ritirare un premio dalle Espn"

Una cosa è certa: James nel ruolo della superstar si sente già  a suo agio"

Chiusa la parentesi James (se ne riparlerà  la settimana prossima) meglio dare un'occhiata a chi ha giocato la summer league per trovare un contratto"

Cleveland Cavs (3-2)
LeBron a parte la stella della squadra è stato Carlos Boozer, che già  si mise in luce alle summer league l'anno scorso e che dopo una buona stagione non ha fatto altro che confermare di poter incidere in area soprattutto se non ci sono dall'altra parte dei centri veri (la regola quando è luglio, ma anche nella NBA non è che ci si trovi davanti un 4 ogni sera"). L'ex Duke ha chiuso con 15.5 punti e 9.5 rimbalzi giocando attorno ai 25' di media, numeri da MVP della manifestazione"

Presente pure Miles che si è trovato bene con James e vorrei vedere visto gli istinti che hanno entrambi per il campo aperto, ma non ha giocato più di tanto.

Minuti invece per DeSagana Diop, l'africano che due anni dopo essere stato scelto è ancora poco più che un progetto: tante stoppate, la specialità  della casa anche al liceo, e poco altro dal momento che tranne in una serata da 12 punti non si è mai avvicinato al 50% dal campo (con una gara da 1/8). Poco per giudicarlo, ma il tempo passa"

Tra quelli alla caccia di un contratto c'è stata una gran serata da parte di Robert Jackson, appena uscito da Marquette, che nell'ultima sera ha messo lì una doppia doppia da 13 punti e 14 rimbalzi in 25', lo si attende a conferme nelle prossime settimane.

Si son fatti vedere anche Robert Conley, ala reduce da una stagione con picchi interessanti a Livorno, e Hollis Price, l'anima dei Sooners di Oklahoma, che probabilmente è troppo poco play per giocare in NBA, ma che potrebbe trovare un ingaggio in Europa.

Minnesota T-Wolves (3-2)
Vera e propria squadra da Summer league con le due scelte di quest'anno (Ebi e Rickert), un giocatore da valutare dopo una stagione a scaldare la panchina (Rakocevic) e una serie di giocatori in cerca di un'occasione.

Ebi ha fatto esperienza, ha giocato parecchio e ha messo assieme statistiche che non possono ovviamente dire nulla se non che in difesa sembra abbastanza reattivo, per lui si prospetta tanta panchina e allenamenti individuali"

Rickert è andato in doppia cifra un paio di volte, in attacco il figlio del Minnesota ci sa giocare, per il resto ci sarà  da vedere, la sensazione che sia uscito troppo presto dal college è comune, ma l'aria di casa potrà  dargli una mano a prendere fiducia"

Rakocevic ha messo assieme buone cifre (appena sotto i 6 assist e 13,5 punti a sera) e le possibilità  che riesca a guadagnarsi il posto in fondo alla panchina di Saunders sono abbastanza alte, anche se Kirk Penny, ex Wisconsin e soprattutto play dei Tall Blacks (la nazionale neozelandese) ha mostrato buoni numeri andando 3 volte in doppia cifra: per la miglior guardia della Nuova Zelanda se non ci sarà  un contratto NBA molto probabilmente ne arriverà  uno dall'Europa"

Tra quelli alla caccia di un contratto buone cose da John Wallace star di Syracuse al college che chiude con 14 punti e 5 rimbalzi a sera, che fosse giocatore da NBA o comunque da buon livello in Europa lo si sapeva anche prima, adesso aspetta una comunicazione dal suo agente.

Miami Heat (3-2)
Riley doveva valutare vari giocatori passati per Miami quest'anno (Lampley e Rasual Butler), vedere come gioca Wade da point guard e farsi un'idea di qualche giocatore.

Lampley è andato abbastanza bene, o comunque meglio dell'altro Butler, sono solo cifre, ovviamente, ma ha cominciato forte andando in doppia cifra nelle prime 2 gare, per poi veder calare il suo minutaggio, in quanto servivano risposte da altri, come Haslem.

Haslem è a un passo dal firmare con Cantù, ma l'ex Florida (passato per la Francia l'anno scorso) ha mostrato che la sua attività  in area in questi contesti dà  buoni risultati: 7 rimbalzi a sera (con una gara da 14) e andando attorno alla doppia cifra quando è stato impiegato per più di 20' (pure una doppia doppia per lui").

Lasciando da parte il vero Butler, passato per la Florida più che altro per tenersi in forma, resta irrisolto, almeno da al di qua dell'oceano, la questione Wade: può giocare da point guard? Riley la risposta se la sarà  data e le mosse che farà  Miami sul mercato la faranno capire, l'ex Marquette ha viaggiato a 13.4 punti, 4.6 assist e 6 rimbalzi, confermando le sue doti di all around anche a questo livello, ma solo il tempo dirà  se può giocare di fianco a Butler e Jones"

Qualche buon sprazzo per la seconda scelta Beasley e pure da Marquis Estill, undrafted dopo la stagione tutt'altro che deludente a Kentucky (con Bogans con una caviglia sana sarebbero state final-4 e poi chissà "), per la NBA forse è undersized ma un contratto al minimo salariale lo potrebbe trovare, i 5.3 rimbalzi a sera giocando poco possono dare una mano"

Detroit Pistons (3-2)
Milicic non c'era, per vedere il talentone slavo si dovrà  aspettare ancora visto che prima si deve trovare l'accordo per il buy-out con il Vrsac.

C'era invece Prince che ha fatto onde, quasi 20 punti a sera e forse miglior giocatore della manifestazione, ma Tayshaun è atteso all'anno dell'affermazione ad alto livello e le sue cifre non fanno notizia"

Ha fatto invece notizia Ronald Dupree, abbondantemente in doppia cifra nelle due gare in cui ha giocato più di 20'. Ronald E. Dupree Jr. proviene da LSU dove ha avuto 16 punti e 8 rimbalzi per gara nell'ultima stagione, è un 2-3 di 2 metri e potrebbe entrare nella NBA dal retro dopo aver trovato chiusa l'entrata principale, il draft.

Solite prove fatte di pochi punti ma tanti assist (5.4 a sera) per Pepe Sanchez, firmato l'estate scorsa dopo gli ottimi mondiali ma senza gran fortuna quest'anno. Sanchez è un play che rende al meglio quando gioca con una squadra allenata, Brown dovrà  decidere se confermarlo nel roster o tagliarlo, il fatto che sia stato proprio Brown a volerlo a Philly due stagioni fa pensare che Pepe sia ancora a Detroit l'anno prossimo.

Milwaukee Bucks (2-3)
I Bucks hanno partecipato alla SL con una squadra giovane curiosi di vedere come si comportava TJ Ford alla sua prima esperienza di play titolare trai pro. L'ex Texas ha dimostrato di saper dar via la palla come ci si aspettava (quasi 7 assist a sera con una gara da 11) , farlo in NBA è altra cosa, ma l'inizio è abbastanza confortante.

Ford a parte quello che ha più impressionato è stato l'olandese di UCLA, Gadzuric, che per convincere i Bucks a offrirgli un altro contatto dopo la sua prima stagione NBA ha messo assieme 12.6 punti e 7 rimbalzi a gara con un exploit di 22 punti in 26': con la mancanza di centimetri che c'è nella NBA e nei Bucks in particolare un'offerta la dovrebbe ricevere, altrimenti per l'Europa è un lusso da comunitario"

Orlando Magic (1-4)
I padroni di casa sono stati poco ospitali soltanto con Minnie e pure dopo un supplementare, nelle prime 4 gare invece hanno lasciato la vittoria agli ospiti.

Gli osservati speciali sono state le 3 scelte di quest'anno e le cifre che hanno messo assieme sembrano dar ragione alla dirigenza Magic, in particolare le due seconde scelte, mentre Richard Gaines, sicuro del contratto garantito, non ha spinto più di tanto lasciando agli altri i riflettori.

Keith Bogans ha mostrato che non era il leader di Kentucky, protagonista della striscia di vittorie più lunga della stagione, per caso: i suoi 19,4 punti giocando nemmeno 30' a sera sono un ottimo biglietto da visita per la prossima stagione e confermano le sensazioni che dava al college: la NBA potrebbe essere la sua lega per parecchio tempo.

Buoni numeri anche per Zaza Pachulia, che dopo un esordio difficile (2 punti e 0/7 al tiro) ha cominciato a mettere assieme statistiche tali da far pensare ai Magic di portarlo subito in NBA senza aspettare la scadenza del suo contratto con l'Ulker: 15 punti e 9 rimbalzi se si considerano solo le ultime 4 gare con una certa propensione alla doppia doppia. Nelle aree NBA cambia tutto, ma Zaza è stato il miglior centro puro della SL, non male per uno nato nel '84"

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