Se l'NBA potesse inventare una regola che portasse indietro di 20 anni questo signore…
Visti i recenti insuccessi televisivi l'NBA si è già messa al lavoro, per trovare alcune modifiche che risollevino un giocattolo che funziona ad orlologio da almeno un ventennio, senza incombere in piccole crisi a volte difficili da risolvere. Ecco le novita sostanziali prese in esame, ma non ancora approvate in via definitiva:
1) Modifica del calendario : con l'ingresso degli Charlotte BobCats dalla stagione 2004-05, l'NBA passa a trenta franchigie eequamente distribuite nelle due conference, l'idea di base è passare da 82 a 86 partite annuale riequilibrando definitivamente il calendario, infatti ogni franchigia giocherebbe due partite contro le squadre dell'altra conference (totale 30) più due volte in casa e due volte in trasferta con le squadre della propria conference (14 * 4 totale 56), il totale da appunto 86. Per far si però l'NBA vorrebbe anticipare l'inizio della propria regoular season di un mese (nel primo fine settimana di ottobre), permettendo l'inizio dei training camp dal 10 di settembre, ma riducendo drasticamente le amichevoli. Ovvio che con solo quattro partite in più in un mese il calendario diventa meno stressante, infatti l'NBA vorrebbe ridurre al minimo le partite durante il torneo NCAA, dove notoriamente gli ascolti vanno giù di brutto, lasciando 3-4 gare a sera, magari con almeno una di cartello, interrompendo totalmente le gare nei tre giorni della Final Four (adesso solo il giorno della finale non si gioca), ovvio che il mese di ottobre in America è generalmente dedicato al Football e alle World Series di Baseball, quindi si rischia di pestare i piedi a qualcun'altro, ma l'idea è nel primo mese di giocare solo gare di conference. Su questa modifica ci sono molti dubbi anche perchè il calendario ad 82 gare è in voga da una vita ed è sempre stato adattato al le eventuali espansioni.
2) Finali su 9 gare : l'idea è di fare una finale NBA su 9 gare con la formula 2-2-2-2-1, che sostanzialmente prevederebbe quattro spostamenti da costa a costa, finale da disputarsi nella seconda terza e quarta settimana di giugno, in caso di eventuale gara 9, praticamente a ridosso del draft, inoltre è prevista la fine della gara in caso di cappotto (4-0) di una delle due.
3) Regola dei 20 anni : qui ci sono sostanziali novità , sostanzialmente sia l'associazione giocatori che la lega hanno cambiato idea rimanendo così su posizioni opposte, riepilogando fino alla scorsa stagione l'associazione giocatori era fermamente contraria all'elevazione dell'età minima di iscrizione al draft, mentre l'NBA cercava una soluzione all'aumentare del fenomeno degli underclassment, adesso l'associazione giocatori, che è in mano a gente over 30, si è resa conto che sempre più spesso buoni giocatori sono costretti ad emigrare in Europa già alla soglia dei trenta anni solo perchè le franchigie cercano il fenomeno a tutti i costi, mentre l'NBA sempre più in contrasto con l'NCAA, sarebbe pronta ad ospitare partite di cartello dei liceali nei propri palasport prima delle gare dell'NBA, della serie la sfida dello scorso anno St. Vincent St. Mary – Oak Hill Accademy ovvero LeBRon James Vs Carmelo Anthony si sarebbe svolta a Cleveland o chissà al Madison Square Garden prima del metch dei Cavs o dei Knicks, viste la diversitò delle posizioni o non cambia nulla, molto probabile, oppure l'NBA tenta un recupero del rapporto con l'NCAA e mette il limite a 22 anni che contenterebbe tutti.
4) Tradeline : due ipotesi diametralmente opposte in ballo, la prima è di chiudere gli scambi alla vigilia dell'All Star Weekend, la seconda e di spostarla di une mese a tre settimane dalla fine della regoular season, adesso per essere chiari con la tradeline dieci giorni dopo l'All Star Game gli affari si mettono insieme alla partita delle stelle e poi si perfezionano nei giorni seguenti, ma lo febbraio c'è chi per pochi minuti è rimasto fregato per pochi minuti, e l'NBA potrebbe mettere 12 ore di proroga, in cui le squadre potrebbero perfezionare uno scambio prenotato comunque entro la scadenza del termine.
5) Riforma draft : rimangono i due giri, ma il secondo viene invertito rispetto al primo, sostanzialmente la squadra vincente sceglierà al primo posto del primo giro e all'ultimo del secondo, mentre la migliore della regoular season sceglierà per 30° e 31°. Inoltre l'NBA vorrebbe imporre di cedere la propria prima scelta al massimo una volta ogni 3 anni per capirci una squadra che cede la propria prima scelta per i due anni successivi deve scegliere per forza, e di imporre ad una franchigia che ha ceduto una scelta in uno dei due giri, di cedere anche l'altra, in modo di ridare un po di credibilità anche al secondo giro, e non fare solo che le seconde scelte siano giocatori di colpetamento dei vari scambi.
6) Stop alle espansioni : Stern è stato chiaro, l'ultima espansione (Charlotte) c'è stata solo perchè l'NBA doveva troppo alla città di Charlotte e a tutto lo stato del North Carolina, che vive di basket, con tre quattro college di altissimo livello, adesso basta, anche se ha riconosciuto che poter arrivare a 32 con quattro division da 8, e riducendo al 50% le squadre ammesse alla post season, sarebbe perfetto, ma prima di procedere ad eventuali espansioni, solo all'iunterno degli States ci sono da verificare alcune franchigie che proprio non vanno Toronto in primis che perde spettatori ormai a migliaia ogni anno, e che obbiettivamente se non fosse arrivato Carter sarebbe già stata trasferita, ma anche Atlanta, dove non si riesce prorpio a far decollare gli Hawks, ma anche i Clippers che soffrono troppo la concorrenza interna a Los Angeles dei Lakers, mentre realtà come Cleveland e Denver si spera che possano risollevarsi presto grazie a nuovi campioni in arrivo, paradossale è invece la situazione di Miami, dove c'è una sttruttura societaria di prim'ordine ma dove i vuoti in tribuna (a causa di prezzi quasi inaccessibili va detto) spesso la fanno da padroni. E' probabile dunque che nel prossimo decennio abbondante non ci siano nuove franchigie, e che nelle città in attesa come Luisville, Kansas City, Pittsburg e Baltimora siano eventualmente spostate alcune delle franchigie in crisi.
Parere personale : credo che giocare ad ottobre romperebbe un tacito accordo tra le quattro principali leghe professionistiche americane NBA, NFL, NHL, MLB, che sostanzialmente non si rubano spazi televisivi nell'attuale sistema, va però riconosciuto che l'idea di base a prescindere da questo fatto è molto valida e permetterebbe di non pestarsi i piedi con l'NCAA, ovvio che il “calendario perfetto” sarebbe il massimo, credo che l'idea sia valida, ma che difficilmente verrà attuata. Per quanto riguarda la finale non ha senso aumentare di due gare, meno ancora quella del cappotto con sole quattro gare, meglio distanziare di un giorno in più in maniera di non inflazionare la testa della gente non eccessivamente interessata, per quanto riguarda la regola dei 20 anni io da tempo sostengo che se i ragazzi concludessero il quadrienno universitario, avremmo un'NBA molto più ricca di talento tecnico, e magari non vedremmo in campo gente che non sa palleggiare, gente che tira i liberi con il 30% ed altri obrobri del genere, ma soprattutto eviteremmo di vedere gente che sa solo schiacciare, per quanto riguarda la tradeline entrembe le versioni hanno poco senso, meglio anticiparla drasticamente, magari a fine dicembre, buona invece l'idea di invertire il secondo giro, dando modo di credere in più nei giovani anche da parte delle franchigie di alto livello, buone invece sia l'idea di invertire le scelte nel secondo giro più entrambe le regole che tendono a limitare le cessioni delle scelte. Giustissimo fermare anche le espansioni, io ripeto da tempo che 24 sarebbe stato il numero giusto, però va riconosciuto che l'arrivo in massa dei migliori europei giovani, sta rilivellando il livello di talento medio per squadra a livelli decenti. Andranno in porto allora nel 2004 queste novità o come spesso accade rimarranno ipotesi, difficilmente sia giocare ad ottobre che la finale al megio delle 9 gare, sulla regola dei 22 anni se ne parlerà a lungo è chiaro che la via di mezzo a 20 non serve potrebbe anche darsi ma vorrebbe dire di affrontare due tre draft desolanti, insensate entrambe le ipotesi sulla tradeline, ma posticiparla di un mese potrebbe anche starci, ottime le riforme sul draft e molto probabilmente verranno attuate come sicuramente lo stop all'espansioni, che tutti questi rimedi aumentino poi l'audienca alla TV è un'altra storia.