Che maglia vestirà l'anno prossimo Jason Kidd?
Il primo luglio è passato e adesso Jason Kidd è ufficialmente un free agent, anzi il free agent di quest'estate NBA, sia perché sembra l'unico con buone chance di muoversi tra quelli che spostano davvero nella lega (sì, d'accordo, si potrebbero muovere anche Payton o Malone, ma gli anni passano") sia perché di quello che farà quest'estate si parla da un po', una stagione e mezza, più o meno"
Le possibili destinazioni di Kidd sono sostanzialmente tre: Nets, Spurs e Mavs, ma per correttezza ci si può aggiungere anche i Nuggets che con le praterie che si ritrovano sotto il cap non lasciano passare un free agent di livello senza scambiarci due chiacchiere"
I Nets gli possono offrire più dollari di qualunque altra franchigia, ovvero qualcosa come 99.225 milioni di dollari in 6 anni, infatti a detta di Thorn "se va via non sarà a causa del denaro, se parte sarà perché vuole partire". Quindi non è una questione di soldi, o meglio, Kidd ne prenderà tanti (trai 90 e i 100 milioni in 6 anni) ovunque vada, quindi la sua scelta si baserà su altro.
Cos'hanno da offrirgli i Nets?
Intanto partono avvantaggiati perché sono stati la sua casa per due anni e secondo Andre Cornwell, un agente immobiliare che è il suo miglior amico da sempre ("Il fratello che non ho mai avuto" a detta di Jason), Kidd non è il tipo di ragazzo che ama spostarsi e lasciare tutto.
Poi i Nets sono a un tunnel dalla Big Apple che offre prospettive diverse di quelle che può offrire qualsiasi cittadina nel Texas e questo conta soprattutto per la signora Joumana, a ben vedere il motivo principale degli spostamenti di Kidd (inutile ricordare la storia della patatina che TJ non voleva mangiare e tutto il resto"). I
l problema per i Nets è solo uno: quante possibilità hanno di vincere il titolo in un prossimo futuro? Sono arrivate in finale due volte con Kidd alla guida, ma mai hanno dato l'impressione di vincere l'anello:Jason sa che quello che si presta a firmare è l'ultimo contratto importante della sua carriera e al momento del ritiro vorrebbe avere qualche anello al dito.
La risposta di Thorn al quesito sta nella sua dichiarazione riguardo alle decisioni da prendere sugli altri free agent: "La maggior parte dei free agent prima di accettare le nostre offerte vogliono sapere cosa farà Kidd", Kidd aspetta le mosse di Thorn e Thorn non può muoversi come vorrebbe finchè Kidd non decide se restare o meno, estate complicata"
Una squadra che invece può offrirgli concrete possibilità di vincere un anello, se non fosse altro per il fatto che ne hanno appena conquistato uno, sono gli Spurs, l'altra grande contendente nella corsa a Kidd.
Gli Spurs con l'addio di Robinson e la fine del contratto di Steve Smith si ritrovano con grande spazio sotto il cap, devono solo decidere come utilizzarlo e Kidd sembra, tutto sommato, un investimento poco rischioso e dal rendimento sicuro.
Resta però il fatto che un play, o meglio uno scoring point, gli Spurs ce l'hanno già e la sua carta di identità recita ventuno anni e un titolo vinto da titolare, mentre dopo l'abbandono di Robinson non hanno più un lungo da quintetto da affiancare a Duncan e la priorità nell'estate Spurs sembra quella. Il sogno sarebbe J. O'Neal ma non c'è spazio per entrambi ( Jarmaine sembra molto vicino a rifirmare per i Pacers).
Inoltre gli Spurs sanno che il prossimo anno diventerà free agent Manuel Ginobili, il rookie che gli ha dato una nuova dimensione offensiva quest'anno e che ha le carte in regola per esplodere definitivamente nella prossima stagione: se vogliono rifirmarlo dovranno avere spazio salariale altrimenti si troveranno nelle stesse condizioni dei Warriors quest'anno con Arenas"
Kidd arriverà a San Antonio in questo weekend, parlerà con RC Buford, forse metterà una parola anche Duncan, Jason starà ad ascoltare l'offerta, che sarà un po' inferiore a quella dei Nets (95 milioni invece di 100), e comincerà a riflettere.
Gli Spurs possono dargli la possibilità di giocare con l'MVP della lega, lo fanno tornare nel suo ovest e gli danno le chiavi di una squadra con ancora margini di crescita pur avendo appena vinto un anello.
San Antonio però non è New York (Joumana lo sa bene) e Kidd per gli Spurs non sarà mai quello che è per i Nets: i neroargento erano una squadra da titolo prima di Kidd e lo saranno con lui o senza di lui, la squadra delle Meadowlands prima di Kidd era una delle peggiori squadre NBA per reputazione, con Kidd è diventata la padrona dell'est, ha raggiunto due finali e se Kidd restasse, chissà , magari fra un paio di stagioni potrà diventare una vera championship contender.
Un anello è sempre un anello, ma se lo ottenesse guidando una franchigia che è cambiata radicalmente grazie al suo arrivo la vittoria avrebbe un sapore diverso.
C'è inoltre l'ipotesi Mavs, Kidd dovrebbe fermarsi anche da Cuban nel suo tour in Texas, ma una possibilità che per realizzarsi deve veder combaciare vari fattori: Kidd deve volere i Mavs, deve farlo capire chiaramente a Thorn e si deve trovare un accordo trai Nets e i Mavs per una sign&trade, che coinvolgerebbe uno tra Nash e Van Exel.
Inutili dire che questo scenario andrebbe in posto solo se Thorn avesse la certezza che l'altra alternativa possibile (che Kidd firmi per gli Spurs) sia a un passo dal diventare realtà . A quel punto piuttosto di perdere Jason per niente si potrebbe mettere in piedi questo scambio, ma ci sono parecchi se affinché quest'operazione vada in porto e sinceramente non è sembrato che i problemi di Dallas in questa stagione fosse il playmaking: il sistema Dallas nasce con Nash e con le sue invenzioni, Cuban è così sicuro che vale la pena cambiarlo? Forse sarebbe meglio vedere prima cosa combina Nash con un centro degno di tal nome in squadra (o anche con un Nowitzki a posto nelle partite decisive di una serie").
L'ultima ipotesi, Denver, è poco credibile, difficilmente Schwartz (l'agente di Kidd) riuscirà a convincere il suo assistito a raggiungere il Colorado: Denver gli offrirà un po' meno dei Nets e ben che vada gli può dare i playoff in un giro di paio d'anni, ma se si parla di championship contender meglio mettersi comodi, il progetto di Kiki Vandeweghe, anche se ben strutturato, non porterà la franchigia al top prima di 3-4 stagioni anche con Kidd in regia. Inoltre nemmeno Denver sembra credere molto nell'ipotesi, non per niente le loro attenzioni sono rivolte principalmente a Arenas"
"Non aggiustarlo se non è rotto", queste le parole di Schwartz all'inizio del periodo di free agency, ma il rapporto trai Nets e Kidd, o meglio tra Scott e Kidd è rotto, come vogliono alcune voci, o è ancora intatto? La dipartita di Eddie Jordan (secondo alcuni il vero allenatore dei Nets) influenzerà o no la scelta di Jason?
Domande che avranno una risposta definitiva solo quando Kidd firmerà il contratto più importante della sua carriera, fino ad allora ogni dubbio ha diritto di cittadinanza