Strangers in the Draft

Come ci si aspettava, Darko è stato il primo europeo del Draft 2003

Mancanza di talento, moda, globalizzazione, crisi del modello cestistico americano, oceano che si restringe, scegliete voi la spiegazione, ma il fatto ormai è compiuto: il draft è sempre più international e inversioni di trend non se ne vedono (14 non americani scelti l'anno scorso, 20 quest'anno).
Ed allora meglio dare un'occhiata a questa ventina di stranieri che si preparano a sbarcare, prima o poi, nel mondo pro.

Darko, nell'ombra di King James

Nell'ombra di re Giacomo, ma neanche poi così tanto" Di Milicic si è già  detto tanto, il ragazzo ha tanto upside ed è bastato un provino per far innamorare Dumars e tutta la dirigenza Pistons relegando definitivamente il sorriso di Melo a Denver. Sull'opinione di Brown sorvoliamo, le opinioni, mutevoli per definizione, quando sono del genio cestistico targato Tar Heels sono parole in libertà  in cerca del loro contrario, basti vedere il suo rapporto con Iverson per farsene un'idea.

L'unico giallo nel pre-draft è stata la sparata del Vrsac, la squadra che lo ha scoperto e cresciuto: vogliamo 10 milioni di dollari altrimenti Darko non si muove. Probabile che abbiano seguito da vicino la vicenda Yao Ming la scorsa estate e che si siano accorti che la tecnica di chiedere tanto per ottenere poco funziona.
Attenzione a non chiedere troppo però, perché ci potrebbe sempre essere un arbitrato delle Fiba e il Vrsac potrebbe trovarsi senza Darko e senza un dollaro in più dei canonici 350 mila dollari messi sul piatto dai Pistons.

Tornando a Darko, il ragazzo è cresciuto con la NBA nella testa e ha passato l'ultimo anno a preparare lo sbarco, i dubbi sono sul come reagirà  quando si troverà  a far parte dello star system americano con un contratto garantito a 9 zeri: una cosa è lavorare per raggiungere un obiettivo, una cosa è lavorare dopo averlo raggiunto"

The Francis twins

Mentre il draft si svolgeva probabilmente Pietrus e Diaw stavano dormendo, sabato dovevano giocare gara 3 della finale del campionato francese e il giorno dopo c'era allenamento"
Non capita spesso che il draft coinvolga giocatori che stanno ancora giocando, ma il campionato francese va per le lunghe nonostante dei playoff corti ,come si usava una ventina di anni fa (finale al meglio delle 3 gare), e Boris e Mickael potranno dimostrare sul campo la loro soddisfazione per essere stati scelti al primo giro"(il Pau ha vinto gara 3 ed è campione di Francia NdR).

Attenzione però a non confondere i due francesi del Pau Orthez, giocatori abbastanza diversi. Pietrus (che ha un fratello di un anno più vecchio, Florant, tutt'altro che malaccio) fa dell'atletismo il suo marchio di fabbrica, ha piedi e braccia per difendere su tutti gli esterni della NBA, va su come pochi altri in Europa ed è difficile trovare un miglior atleta in questo draft (il livello è quello di LeBron).

Diaw-Riffiod è pure un buon atleta, ma le sue doti migliori sono quelle di fare le piccole cose, più facile andarlo vedere in doppia cifra di valutazione che di punti" Qualcuno esagerando (e al francese la definizione è piaciuta") lo ha definito uno alla Pippen, una point forward oltre i 2 metri. Forse troppo soft per la NBA, ma ad Atlanta troverà  probabilmente parecchi estimatori"

From Buducnost to NBA

Strana stagione quella del Buducnost: un disastro in eurolega con pure la macchia di una sconfitta imbarazzante nell'ultima giornata di stagione regolare che ha falsato un paio di qualificazioni e un campionato finito in semifinale con una netta sconfitta firmata dal Partizan. Poi però arriva il draft e il Buducnost porta a casa tre scelte di cui due al primo giro dimostrandosi ottima scuola di basket da una parte e che per essere scelti al primo giro non serve più essere dominanti a casa propria dall'altra"

Cabarkapa è il più esperto dei 3, è un '81 che ha già  mostrato di poter mettere assieme buoni numeri in Europa anche ad alto livello, in eurolega. I Suns gli avevano promesso la scelta, tanto che praticamente dopo aver provato con loro non ha più fatto work out. E' un 210 cm con un gran tiro da fuori e una discreta capacità  di metter palla per terra fronte a canestro, non chiedetegli solidità  in post, ma i Suns evidentemente hanno pensato a lui come complemento ad Amare che possa realizzare sugli scarichi nell'angolo da parte di Marboury.

Pavlovic invece non ha mai avuto grande spazio in eurolega, anche se si è dimostrato capace di realizzare qualche exploit sparso" Le sue azioni sono salite quando ha cominciato a fare i vari workout: un 2 metri con un gran tiro e con ancora parecchio upside dati i suoi 20 anni, insomma la vostra possibile big guard NBA. Con Utah la giornata doveva essere una di quelle in cui la palla ti esce stupendamente dalle mani e in cui ti stupisci se senti il rumore del ferro, risultato? Scelta # 19"

Nel secondo giro i Knicks hanno giocato la carta Vranes centro alto alto (7 piedi e mezzo abbondanti, non tanto sotto i 2 metri e 30) fattore più difensivo che altro nei minuti (non tanti) in cui è stato in campo col Buducnost. Il dubbio concreto è se sappia giocare a basket, la risposta altrettanto solida è che 7 piedi e mezzo non si insegnano, visto che è stato scelto dai Knicks il paragone ovvio è con Weis, che però è una decina di centimetri in meno e tecnicamente è due piani sopra al serbo, chi ha visto giocare Weis (quest'anno a Malaga) può trarre le sue conclusioni"

Barbosa, sapesse l'inglese"

Si dice che se Leandrinho Barbosa sapesse parlare l'inglese sarebbe finito più su, ma l'inglese tanto difficile da imparare non è e in campo più che parlare si gioca, quindi il brasiliano potrebbe stupire fin da subito"

Colangelo se n'è innamorato durante un workout, lo si descrive molto simile a Parker per caratteristiche (velocità  di base e capacità  di andar dentro), non ha il background cestistico del franco-belga ma ha qualche centimetro in più e braccia lunghissime. In Brasile viaggiava a 28 punti e 7 assist di media con una partita da 48 punti, nessuna scelta viaggiava con cifre del genere in patria: nel campionato carioca la difesa non è un granché e soprattutto le aree sono poco intasate, ma sono numeri che fanno impressione, l'infatuazione di Colangelo potrebbe essere stata un gran colpo per i Suns"

Oltre l'infortunio…

Non è facile riprendersi da un infortunio, soprattutto quando hai 20 anni e la tua carriera sta attraversando un crescendo rossiniano. Questo concetto lo conoscono bene Zoran Planicic e Sani Becirovic, col secondo che lo ha approfondito molto più del primo visto che gli infortuni sono stati due e gli hanno praticamente tolto le due stagioni in cui si sarebbe dovuto consacrare stella a livello europeo dopo una stagione fantastica a Lubiana a soli 19 anni"

Planicic è stato scelto dai Nets che lo avevano adocchiato da un po', il ragazzo si è praticamente messo sotto la luce dei riflettori del basket che conta in un torneo prestagionale del 2001 in cui c'erano le migliori squadre d'Europa. Zoran guidò il suo Cibona alla vittoria conquistando anche il titolo di MVP del torneo illuminando a giorno la manifestazione col suo talento cristallino. A metà  stagione arrivò un infortunio e il lento recupero che lo hanno costretto a defilarsi dalla scena.

Nell'ultima stagione non ha impressionato, sia perché il suo Cibona non è riuscito a esprimersi a buoni livelli sia perché sembrava un po' bloccato mentalmente con tutti che si aspettavano di rivedere quel Planicic di inizio 2001. Qualche lampo di talento comunque c'è stato e le possibilità  di questo play di 2 metri sono ancora inesplorate: dovesse trovare ai Nets Jason Kidd la sua carriera NBA potrebbe trovare strade interessanti"

Becirovic invece non ha potuto mostrare il suo talento negli ultimi due anni in quanto le sue ginocchia hanno deciso che giocare non faceva per lui: grave infortunio a inizio stagione in entrambi gli anni scoprendo che il problema alle ginocchia era "strutturale" e che serviva un intervento globale per poter sperare di tornare a giocare.

Ed è questo obiettivo che Sani deve raggiungere prima di parlare di NBA con l'inizio della prossima stagione che dirà  molte cose, anche perché c'è una situazione contrattuale complessa che Sani deve risolvere legata alle sorti della Virus Bologna, altra squadra che con la fortuna nell'ultimo anno ha avuto un rapporto difficile.

Difficile dire se Sani giocherà  mai nella NBA, ma dovesse tornare quello di un tempo, in cui dominava o quasi in Eurolega a 19 anni, Denver si troverebbe per le mani un potenziale titolare scelto alla fine del secondo giro, un rischio calcolato insomma"

Dalla lotteria al secondo giro

Se si leggevano i vari mock draft sparsi per la rete era difficile non vedere il polacco Lampe in lotteria (ospite fisso delle prime 10) e baby Shaq alias Schortsanitis (se riuscite a scriverlo senza dare un'occhiata da qualche parte e non siete greci vuol dire che avete letto troppi mock draft") era sempre già  stato descritto prima del secondo giro.

Poi arriva il draft e le cose cambiano perché i dubbi si amplificano e le certezze spariscono ed ecco che Lampe viene chiamato dai Knicks (e fin qua ci siamo) con la 30 tra l'incredulità  generale e che il greco, forse perché la maggior parte dei gm avevano perso il foglietto con scritto il suo nome e la scelta "Baby Shaq" non era ammessa, finisce ai Clippers (e con questo i lunghi scelti negli ultimi 2 anni sono 4, vuoi vedere che Olo e Brand non prenderanno più dollari da Sterling?) con la 34, tanto per sottolineare i suoi legami con Shaq"

Sul perché siano scesi così tanto ci sono varie ipotesi. Per quanto riguarda Lampe bisogna sottolineare che prelevare il suo contratto è abbastanza complesso: il Real non è una bella squadra con cui trattare, ne sanno qualcosa i Jazz che hanno dovuto passare un'estate al telefono con Madrid per trovare un accordo per lo sfortunato Lopez, e solo con un contratto frutto di una scelta in lotteria ci sarebbe stata qualche possibilità  di un suo arrivo immediato nella NBA. Scegliendolo dopo metà  del primo giri c'era la concreta possibilità  di non vederlo in NBA prima di 2 anni e a molte squadre serviva qualcuno che potesse arrivare subito.

Inoltre, e questo vale anche per Sofoklis, quando un giocatore da lotteria o quasi alla 20 non è ancora stato chiamato iniziano a farsi più insistenti i dubbi, se quelli che lo hanno provato tanto non lo chiamano vorrà  dire che c'è qualcosa che non va e poi difficilmente i vari gm avevano ragionato sull'ipotesi che quel giocatore fosse ancora disponibile quando avrebbero dovuto chiamare. Sorta di circolo vizioso che ha portato questi due lunghi di stampo diverso a perdere il contratto garantito.

Ci sono poi le ragioni tecniche che saranno state messe a fuoco nei workout, ma su quello soprassediamo, visti giocare per troppo poco i due prospettoni per provare a indovinare i difetti intravisti dagli scout"

Zaza, poteva andargli meglio

Zaza Pachulia non era la prima volta che si dichiarava per il draft, cosa strana se si pensa che è del 1984, ma quest'anno non si è ritirato, forse sbagliando" Pachulia ha la NBA nel mirino da quando aveva 16 anni (2 anni fa praticamente) e giocava i suoi primi minuti con l'Ulker che sul lungo georgiano ci ha scommesso da tempo, quest'anno ha mostrato le prime buone cifre dopo i vari lampi in cui faceva intravedere discrete possibilità .

Il sospetto è che per uno con le sue caratteristiche fosse ancora troppo presto per essere scelto, Zaza non è lungo mobile che impressiona per la velocità  di piedi o per l'atletismo, è un lungo solido che sta mettendo assieme dei discreti movimenti dal post e che in NBA ci potrà  giocare prima o poi ma che prima deve dimostrare in Europa di poter dominare prima di andare a chiedere minuti in NBA. L'anno prossimo potrebbe essere quello in cui l'Ulker sceglie di lasciargli parecchi minuti, forse l'anno del suo draft sarebbe dovuto essere il 2004"

Chi???

Ovviamente non potevano mancare un paio di carneadi" Anzi quest'anno sono addirittura 5, anche se un paio più che sconosciuti sono inaspettati"

Gli inaspettati sono Morlende, play francese passato anche per la Virtus (anche se se ne sono accorti in pochi) perché piaceva a Tanjievic, in patria ha fatto bene ma forse nemmeno lui si aspettava che arrivasse una chiamata"
L'altro nome abbastanza noto è Van De Hare lungo olandese del Barcellona, ma è noto il nome più che il giocatore in quanto parecchi in Europa si domandavano chi fosse quello là  così alto che faceva riscaldamento con Bodiroga e Fucka e il ben informato di turno se ne usciva pronunciando il nome dell'olandese" Giocare poi è un'altra cosa e Van De Hare il campo non lo ha visto praticamente mai"

Autentici carneadi per chi vi scrive sono invece il terzetto di lunghi scelto verso la fine del secondo giro: Malick Badiane, senegalese che gioca in Germania e dato da alcuni addirittura al primo giro, è un 1984 e si dice sia un atleta fenomenale; Nedzad Sinanovic è un altro lungo, bosniaco, che praticamente si è fatto conoscere anche in Europa grazie a questo draft (come fece tale Fehse lo scorso anno più o meno"); Andreas Gliniadakis, lungo del Peristeri di 215 cm, che ha fatto bene nella seconda serie greca l'anno scorso, ma che dovrà  dimostrare prima qualcosa in Europa prima di andare di là …

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