Riuscirà Cassell a far arrivare Minnesota al secondo turno di playoff?
In questi giorni di draft c'è una società che ha dovuto tenere le orecchie aperte per cercare di bloccare tutte le voci di mercato che interessavano il suo leader Garnett: Minnesota.
Per fare questo ha deciso di agire per rafforzare la squadra con uno scambio che ha portato un giocatore di impatto e, soprattutto, con due anelli di campione alla corte di KG: Sam "I am" Cassell.
La trade è stata effettuata il giorno seguente al draft ed ha visto quattro giocatori cambiare divisa: Sam Cassell e Ervin Johnson che sono andati via dai Bucks e Peeler e Joe Smith che hanno fatto il percorso opposto.
Le due dirigenze dichiarano di aver fatto un affare ma le prestazioni fatte registrare da Joe Smith nell'ultima stagione, culminata con una serie di playoff orrenda e certamente non degna di una prima scelta assoluta, fanno pensare che forse i lupi hanno dimostrato si saper lavorare in maniera ottimale nella ricerca di quel roster che potrà superare quel muro contro cui sono terminate le ultime stagioni: il primo turno di playoff.
Ma vediamo come si comporteranno le franchigie dopo questo scambio.
Abbiamo parlato di un Joe Smith terribile la scorsa stagione ma Grunfeld GM dei Bucks ha dichiarato:
" Joe Smith ci darà talento, atletismo ed un big man di esperienza anche grazie alla sua abilità di giocare tutte la posizioni di front line"
Sembra che il giocatore possa essere il sostituto di A.Mason oramai non più competitivo.
L'ultima stagione ha visto per la prima scelta del '95 7.5 punti, 5 rimbalzi e 1 stoppata con nei playoff 2.8 punti ed 1 rimbalzo!!!
Nettamente migliori sono i 13.1 punti con 7 rimbalzi della sua media in carriera.
L'altro acquisto dei Bucks è stato Peeler che lascia la squadra dove si è creato la migliore percentuale da tre nella storia della franchigia (.465). Nelle ultime stagioni è saputo entrare in campo e fare minuti di buona sostanza che hanno aiutato quest'anno in assenza di Szczerbiak.
Per l'ex Lakers uno spot da guardia per non far rimpiangere Allen andato l'anno scorso a Seattle.
Sam Cassell formava con Glenn Robinson e Ray Allen il trio che faceva sognare i tifosi di Milwaukee ma con questo scambio tutti e tre hanno abbandonato la franchigia che negli ultimi anni non è riuscita ad esprimersi come il talento faceva pensare.
L'anno passato ha giocato con un grande play come Payton e Saunders sembra intenzionato ad utilizzare proprio questa situazione di doppio point guard, come ha detto nella conferenza stampa McHale: "["]il trend nella Western Conference è quello di giocare con 2 guardie di alto livello che sappiano giocare da play alternativamente come VanExel-Nash e Bibby-Jackson, ora noi speriamo di poter competere in questa maniera con Sam e Troy (Hudson n.d.r.)"
Cassell ha fatto quattro stagioni tra i 18 ed i 19 punti con circa 4 rimbalzi e 6 assist, questi ultimi in discesa a causa delle maggiori responsabilità personali prese dal giocatore, il cui soprannome "I am" evidenzia la spiccata dote di egocentrismo ma con un giocatore come Garnett chi gli potrà impedire di tornare quello del '97/'98 o '99/'00 che stava sulle 8 e 9 assistenze a stagione?
L'acquisizione di Cassell sembra, quindi, chiudere definitivamente le porte a Brandon che, nonostante tutto, sembra trovare ancora squadre interessate a lui come Orlando ma che Minnesota non vuole più dopo le ultime stagioni che dire a singhiozzo vuole dire usare un eufemismo!
Il quarto giocatore dello scambio è Ervin Johnson che è un buon secondo centro e che sembra essere una prima acquisizione in vista della possibilità di dover rilasciare Nesterovic o una scelta per consolidare un ruolo mai stato dominante nella squadra.
Il suo ruolo migliore, però, è quello di collante dello spogliatoio e di motivatore, posizione che in una squadra che si trova alla fine della settima stagione con l'eliminazione al primo turno di playoff serve come il pane.
L'ultima considerazione va su come ha preso le scelte societarie Kevin Garnett ma in conferenza stampa Saunders e McHale hanno spiegato che lui è stato d'accordo anche se era molto legato a Smith:
"["] era pienamente a conoscenza di cosa stava per accadere, ["] Kevin è il nostro miglior giocatore e gli piace sapere cosa sta succedendo nella società . Noi stiamo facendo ciò che è meglio per la squadra e Kevin vuole solo una cosa: la vittoria"
Vedremo chi avrà ragione alla fine della stagione, ma per ora ci sentiamo di vedere, nel caso di un Garnett ancora a Minnesota, Szczerbiak nuovamente a livello di un All-Star ed un Cassell in più, una franchigia migliorata e pronta a sfidare le potenze dell'Ovest ed un'altra che se perderà anche Payton vedrà le sue quotazioni crollare in vista di tornare competitiva magari con lo sviluppo di una squadra formata dalle scelte del draft di quest'anno come TJ Ford.