Tim Grover cura personalmente la preparazione di ogni atleta da lui assistito…
Cos'hanno in comune Charles Barkley, Michael Jordan, Juwon Howard, LeBron James?
Sono solo alcuni dei giocatori NBA del passato, presente e futuro che hanno usufruito dei servigi del mitico Tim Grover, in questo momento il numero uno dei preparatori atletici nel mondo NBA.
Vi sembra strano che qui si parli di questa figura del sommerso della pallacanestro a stelle e striscie, abituati come siamo a puntare i riflettori esclusivamente sui grandi campioni, sui grandi eventi? Beh, se conosceste la fama e la reputazione di cui gode nell'ambiente l'ex personal trainer dell'Alieno dei Bulls (che lo ingaggiò fin dal 1989) non vi stupireste più di tanto.
Ecco cosa dicono di lui:
– Charles Barkley: "E' il migliore al mondo: nessun altro è capace di metterti in forma e di migliorare il tuo gioco alla sua maniera. Alcuni preparatori possono essere altrettanto bravi a renderti forte e resistente. Altri sono preparati nel migliorarti tecnicamente. Ma nessuno è in grado di migliorarti in entrambi i campi allo stesso tempo".
– Juwon Howard: "Per tutta la mia carriera non ho mai avuto infortuni gravi, e il merito è in gran parte suo. Mi ha preparato, ogni anno, ad affrontare una pesante stagione di 82 partite. Non sono sicuro che ce l'avrei fatta senza di lui".
Anche Elton Brand ha una storia da raccontare su Grover. Da diversi anni l'ex star di Duke, ormai una stella affermata nel mondo NBA, si riprometteva di partecipare agli allenamenti del famoso trainer, ma alla fine non se ne era mai fatto niente. Solo dopo l'ultima stagione, condizionata da continui acciacchi, Brand si è finalmente deciso a chiedere aiuto.
"In realtà , ero abbastanza scettico. Ero arrivato col proposito di fermarmi solo un paio di giorni. Ma, dopo il primo giorno di allenamenti mi sono subito reso conto che non avevo mai partecipato ad un workout così duro e competitivo. Ho firmato immediatamente per l'intera estate. Ho bisogno di una preparazione del genere". E se lo dice Brand, che ha la fama di essere un giocatore "blue collar", gran lavoratore, potete crederci.
Infine, sentite Steven Hunter, centro rivelazione di Orlando, che ha conosciuto i metodi di Grover lo scorso anno, prima di partecipare al pre-draft camp di Chicago, dove le sue quotazioni sono schizzate, passando da giocatore sconosciuto a quindicesima chiamata assoluta"
"Lavorare con Tim ha fatto la differenza. Sono diventato più forte, ho imparato ad usare meglio i miei centimetri e ad avere più fiducia nei miei mezzi. Onestamente, non so se oggi io sarei nella Lega senza il suo aiuto."
Ma il vero capolavoro di Glover, il motivo della sua popolarità attuale, il suo marchio di fabbrica, è stata la sua pluriennale collaborazione con MJ. Assunto come "personal trainer" nel 1989, dopo l'ennesima sconfitta nei Playoff subita da Jordan ad opera dei Pistons, il suo compito era preparare il fisico del campione di Chicago a resistere al trattamento punitivo della difesa di Detroit.
A questo proposito, Glover dice: "In realtà , credo che Michael cercasse qualcuno in grado di spingerlo, di motivarlo. Le Superstar come lui sono tentate spesso ad autogestirsi, a fare tutto quello che vogliono. Invece lui voleva qualcuno che lo motivasse a dare sempre di più."
Glover è stato anche protagonista "occulto" dei 2 rientri all'attività di MJ, ed in particolare il secondo è stato la sua sfida più difficile. Nella prima stagione, infatti, complice un ritardo nella preparazione atletica dovuta ad una costola fratturata in prestagione, Jordan ebbe spesso problemi fisici, e terminò il campionato in injured list con un problema ad un ginocchio.
Ma nella sua stagione conclusiva l'Alieno ha avuto il minutaggio più elevato della sua squadra, ed ha giocato tutti e 82 gli incontri. Buona parte del merito, va ancora una volta a Glover: "A me l'idea di far partire Michael dalla panchina pareva un errore. Alla sua età , meno interruzioni ci sono durante la partita meglio è".
E ancora: "Il mio motto è che anche i migliori atleti possono migliorare. Michael sarebbe stato il migliore di sempre in ogni caso anche senza di me, ma ha continuato a migliorare, ed è stato così longevo perché non ha mai smesso di allenarsi".
Ma allora, qual è il segreto di questo trainer, quello che porta ogni estate nella sua palestra atleti del calibro di Finely, Walker, Miles, Maggette, Stackhouse, solo per citarne alcuni?
Semplice: "Faccio fare loro preparazione atletica giocando. Fin quando hanno la palla in mano, posso far fare loro ogni tipo di esercizio, e con molta maggior intensità ".
Nella sala pesi, poi, Grover insiste su esercizi che hanno l'obiettivo di aumentare si la forza, ma al tempo stesso l'esplosività e la velocità : cosa più facile a dirsi che a farsi.
Il suo vero talento sta nel riuscire a capire quale aspetto del gioco di un atleta va migliorato, e trovare per ciascuno il rimedio specifico. Così quest'anno sta lavorando con Chris Kaman, 7 piedi da Central Michigan, giocatore tecnico ma poco atletico, per migliorare la sua velocità e il suo stacco da terra, mentre l'anno scorso ha lavorato con Darius Miles per migliorare la sua meccanica di tiro.
Anche se ha un trascorso come giocatore di Division I, non è lì che Tim ha imparato i trucchi del mestiere. "Sono stato il trainer di Michael e Scottie per anni, ed ho cercato di imparare da loro il più possibile, giorno dopo giorno. Ora cerco di trasmettere quello che so ai giovani".
Allora, vi ho convinti? Vi piacerebbe provare una seduta di allenamento con gli A.T.T.A.C.K. Athletics, il gruppo di atleti seguiti da Grover? Bene" c'è solo un problema: Tim accetta solo atleti che siano stati supervisionati dal suo "scounting director", Greg Ryan. Se non piaci a Ryan, non potrai mai allenarti con Grover.
Dunque, essere accettati nella sua scuola dovrebbe essere già un ottimo biglietto da visita… Di sicuro, è quello che spera Macley Lampe, diciottenne spilungone con un trascorso nel campionato spagnolo, accettato a sorpresa nella scuola.
Pronti via, il pupo si è ritrovato a fare esercizi di uno contro uno con" Elton Brand !
"Non posso credere a quanto sto imparando qui. E' il paradiso. Pensavo che sarei venuto solo a sollevare dei pesi, invece qui mi stanno insegnando di tutto: a tirare, a palleggiare, andare a rimbalzo. E' incredibile!"
Metodo, preparazione, tecnica, psicologia: queste le doti che fanno di Grover uno dei nuovi Guru della pallacanestro USA, dove ai coach si chiede di vincere subito, e ai trainer di insegnare i segreti del gioco"
[Fonte: ESPN Insider]