Duncan e compagni sono ora vicinissimi al titolo.
Nonostante le tante polemiche di questi ultimi giorni, circa la qualità (mediocre) di queste Finali, i giudizi negativi espressi da molti addetti ai lavori (i peggiori attacchi della storia delle Finali NBA), i San Antonio Spurs di Tim Duncan, grazie alla vittoria in quel di New Jersey contro i Nets, sono ad un passo dal diventare Campioni del Mondo.
Nel caldo del Texas, al San Antonio International Airport, i giocatori sono stati accolti da circa 3000 fans in trepida attesa del ritorno dei propri idoli, i quali, dal canto loro, sanno bene che non è ancora tempo di festeggiare quanto piuttosto di rimettersi subito al lavoro per chiudere i conti già stanotte, evitando una drammatica ultima partita, seppur tra le mura amiche.
"Abbiamo avuto i nostri alti e bassi durante la stagione ed essere adesso a una partita dal titolo è una bella sensazione"- le parole di Speedy Claxon davanti ai giornalisti.
La squadra ha anche la storia dalla propria parte: mai nessun team è riuscito a vincere le Finali vincendo gara 6 e gara 7 in trasferta.
"So che questi ragazzi non deluderanno. Ho fiducia e giocheremo bene". L'umore dell'Ammiraglio è alle stelle, nell'ambiente ci si sente realmente ad un passo dal risultato di prestigio.
La scaramanzia è invece ciò che traspare dalle dichiarazioni di Stephen Jackson: "Sto cercando di non essere troppo eccitato. Abbiamo ancora una partita da vincere. Preferisco sorridere e festeggiare dopo la vittoria". Gli Spurs hanno perso tre delle loro ultime gare all'SBC Center dunque tutto il gruppo farebbe bene a pensarla come Stephen.
Capitolo Duncan. Il caraibico, reduce da prestazioni altalenanti, sembra avere recuperato la tranquillità e la freschezza nel tiro da fuori. "Quando è in giornata ne beneficiamo anche noi. I compagni sono più tranquilli e giocano meglio", dice Robinson.
La difesa dal canto suo pare avere trovato la chiave di volta per bloccare l'attacco di Kidd e compagni. New Jersey, frustrata dalla zona 3-2 dei nero-argento, viaggia ad una media di 83 punti a partita (37,5 dal campo), una vera miseria.
I biglietti per la gara di oggi vanno dai 18 ai 125 $. La caccia al preziosi tagliando è già cominciata e si prevede il pienone, tra nachos, burritos, hot-dogs, coca cola, cori di incitamento e, questo ovviamente riguarda i fans degli "speroni", anche il liberatorio urlo di gioia al termine dell'incontro.
Le strade di Alamo City saranno deserte mentre i televisori saranno sintonizzati sulla ABC, per seguire con trepidazione quello che potrebbe essere l'ultimo atto delle più chiacchierate Finali della storia recente.
Ci si aspetta già il carosello di macchine lungo Commerce Street, in un tripudio di bandiere e gagliardetti con i colori nero e argento a riempire tutte le principali arterie cittadine.
Per 19 $ si potranno acquistare i cappellini e le magliette dei campioni, quelle che i giocatori indossano nello spogliatoio durante la tradizionale doccia a base di champagne.
Ovviamente in pochi hanno voglia di parlare ma l'atmosfera che si respira in città è quella delle grandi occasioni e nessuno vuole anche solo immaginare un'eventuale sconfitta dei padroni di casa.
I Nest lotteranno disperatamente per smentire i pronostici e spegnere l'entusiasmo del pubblico di casa ma basterà ?
Per parlare del calo di ascolti, delle critiche ricevute da più parti per la scarsa qualità di gioco espressa da entrambi i contendenti ci sarà tempo. Non è il tempo delle polemiche e dei processi al mondo della pallacanestro a stelle e strisce, non ancora. Siamo alla vigilia di una gara decisiva, fuori i secondi e vinca il migliore.
Stay tuned!