Kidd con la maglia Nets anni '80. L'unico ritorno a quell'epoca è stato il rating TV però…
Tre banalissime perse dell'influenzato K-Mart e un paio di tiri dell'immortale Steve Kerr potrebbero aver deciso le Finals 2003. Così". Eravamo in pareggio, partita nervosa, punteggi bassi ma squadre equilibrate, fino a quando un paio di episodi hanno la cambiato gara 5 e forse anche le serie. Eh, sì, perché i Lakers del 1988 e i Knicks del 1994 batterono rispettivamente i Pistons e i Rockets rimontando da uno svantaggio di 2-3 ma a differenza di quello che potrebbero fare i Nets, giocarono le ultime due gare in casa.
Adesso invece si torna al SBC Center e gli Spurs avranno un match point fondamentale per il secondo titolo dal quello dell'asterisco del 1999. Tornando a gara 5 e alle partite precedenti, dobbiamo tristemente riportare che queste finali non hanno offerto lo spettacolo che noi appassionati ci aspettiamo sempre se non in ogni partita di regular season almeno nel suo atto finale. Nude cifre arabe : -38 % rispetto al 2002, la serie meno seguita dall'anno del nostro ultimo Mondiale, il 1982.
Proprio gara 5 però, con un paio di gioielli di Richard Jefferson e Manu Ginobili (slam dunk in campo aperto e reverse layup) ha riacceso l'entusiasmo dei tifosi, ma sono solo episodi purtroppo, in un gioco fatto di pick e roll e tiri da fuori, di zone presunte che rallentano il ritmo e di transizioni offensive ormai scomparse anche per i maestri Nets.
Va bene le difese, ma i punteggi e le percentuali basse non sono dei grandi segnali per il futuro della NBA e per di più sono stonature contraddittorie per una serie che si presentava come una sfida tra due ex squadre ABA. Doctor J ? Qual è la cura per rinvigorire gli attacchi ?
I PECCATI DEI NETS
New Jersey ha perso gara 5 e ripeto, forse anche il titolo, per tre motivi principali. Ce ne sono altri certo, ma ci limitiamo a tre. Innanzitutto il più evidente è stata la brutta prova di K-Mart, influenzato e poco energico, capace di fare due passaggi da dilettante nel quarto periodo e con la gara in equilibrio, direttamente nelle mani degli Spurs.
Altro peccato Nets. E' dall'inizio della serie che non riescono ad attaccare la zona 3-2 degli Spurs che puntualmente PJ Carlesimo (a detta non solo di Jack Ramsay) consiglia di mettere in campo a coach Popovich. Oh, la questione della zona in questa serie è uno dei topic più dibattuti. L'opinione personale è che la zona abbia causato non pochi problemi ai Nets ma non è non è il fattore più importante.
Si collega però al terzo motivo della debacle Nets, ovvero la scarsa percentuale (35 %) dal campo, giù grattacapo dei sogni da titolo del quasi ritirato Ammiraglio. E' per la zona infatti che Richard Jefferson, rinato nelle ultime due partite, non colpisce col suo jumper, è per la zona che Kidd si sente autorizzato a forzare la soluzione personale poiché non vede praticamente nessun altro segnare, ma così facendo limita quello che sa fare meglio, cioè girare la palla per coinvolgere i compagni.
In un gioco quindi che richiede sempre più la virtù del tiratore piazzato, ecco allora spuntare dalla panchina un mito come Steve Kerr, il vero uomo in più, perché i Nets non hanno tiratori affidabili e Kittles che è lì per questo sta deludendo. Questo vuole essere, in definitiva, anche una critica a coach Scott per lo scarso utilizzo di un lungo che qualcosa poteva ricavarne, Rodney Rogers.
DOV'E' IL FLYING CIRCUS ?
Abbiamo detto che non è la zona che ha fatto vincere principalmente San Antonio. E allora ? E' sotto l'occhio di tutti che gli Spurs hanno vinto tre gare per aver neutralizzato le due ragioni di vita dei Nets, ovvero il contropiede e l'attacco di back-door noto come Princeton offense.
Ragazzi, col Princeton offense tutto OK. Pete Carrill, che ne è l'ideatore, lo vede nei primi tre giochi offensivi e poi visto che ha una certa età e si addormenta (vista la grande idea della ABC di trasmettere le Finals in prima serata) si illude che i Nets giochino così per tutta la gara. Sonni d'oro.
Per quanto riguarda il contropiede invece c'è la sensazione che Parker, Ginobili, Jackson e Claxton abbiamo compiuto un capolavoro difensivo limitando all'osso la transizione di Kidd. Oh, Giasone"Dal canto suo le sue finali sono un po' le falsariga di quella dello sweep contro Shaq ; senz'altro meglio quest'anno ma sta un po' forzando troppo con alcuni passaggi in avanti un po' troppo avventati.
IL PROBLEMA DEL GIORNO
Come si fa a ravvivare gli immensi parcheggi del New Jersey con qualcosa di forte ?
LA SOLUZIONE
Bomb !!!! Dieci macchine sventrate. Non intendevo così forte dai" Le auto sono il panorama principale del Garden State, lasciamole stare"
Stasera gara 6, la probabile ultima di David Robinson. Per i Nets è "do or die", nelle parole di Kidd. "Pensiamo a giocare". Altrimenti, per dirla col proprietario, saranno "Katz" amari"