Piccolo, grande Kerr con la faccia delle grandi occasioni!
Gara 5 ha vissuto una vigilia piuttosto movimentata, giornali e tifosi (delle 27 franchigie fuori “causa”) hanno bollato questa serie come la più brutta ogniepoca delle finali, il che significa che le gare delle Finals del 1999 e del 1994 se le ricordano in pochi, la cosa curiosa che queste partite hanno sempre vista coinvolta una città texana (Houston nel 94, Spurs nel 99) e l'aerea di New York (Knicks nel 94 e nel 99, Nets quest'anno).
Si fa un gran parlare dello scarso appeal televisivo di questo evento negli Stati Uniti, in calo rispetto l'anno scorso di circa il 40%, da un lato però gli Spurs hanno un seguito di circa il 70% complessivo dei tifosi, i Nets solo il 30%, non c'è dubbio il mercato televisivo che ogni squadra può vantare è fondamentale per il rating dell'ascolto, tuttavia da segnalare il fatto che all'estero la finale non è mai stata cosi seguita, qualcosa vorrà pur dire.
In casa Nets grande apprensione per la febbre di Martin e per il morale di squadra dopo le indiscrezioni filtrate nelle ultime ore sui giornali locali, secondo gli ultimi rumors infatti Jasone avrebbe cominciato a puntare i piedi e la sua permanenza non sembra cosi sicura come un mese fa.
Kidd, incurante dei gossip che lo vedono protagonista sin dai primi cinque minuti ha spinto sull'acceleratore, per surrogare lo scarso impatto del claudicante Martin, una volta tanto anche il suo tiro da fuori è sembrato assecondarlo.
Spurs con brutti movimenti offensivi (al solito) ma perlomeno con una rinnovata precisone al tiro, tanto che le statistiche di fine primo tempo reciteranno un lusinghiero 44% dal campo, Duncan e Ginobili i maggiori artefici di questo dato.
Primo tempo che si chiude con grosse difficoltà al tiro in casa Nets nonostante la buona luna di Kidd, Jefferson si dimostra indiavolato e contribiusce a far restare in partita i suoi, meno efficace del solito Mutombo apparso in lieve calo fisico causa forse l'eccessiva sosta ai box durante questa postseason.
Il terzo quarto vede andare in piccola fuga gli Spurs, più lucidi e più efficaci al tiro, tuttavia memori delle rimonte subite ai texani l'interesse per la partita non cala di certo.
L'ultimo periodo tuttavia non prevede molti colpi di scena e Popovich a sei minuti dalla fine gioca la “carta” Kerr per bilanciare un attacco che come al solito è sconvolto dalle follie giovanili del sempre controverso Tony Parker.
Kerr risponde con 6 punti in un amen, due recuperi difensivi e una tripla segnata in condizioni estremamente disagiate, signori ancora giù il cappello, gara 5 vede cosi la W texana, ora si torna a giocare a San Antonio domenica sera.
I Nets hanno perso l'inerzia conquistata con la vittoria in gara 4, causa errori imperdonabili al tiro ed al limitato apporto di K-Mart, mai dire mai però sopratutto con il signor Jason Kidd…
Restate sintonizzati!
N.d.R. la redazione ed il sottoscritto intendono scusarsi con voi cari lettori Playit per il ritardo con cui è stato inserito questo recap, ma problemi tecnici hanno costretto a questo imprevisto, grazie per la vostra pazienza 🙂