Ginobili, per lui buon esordio nelle Finals
Durante la vigilia delle finali, uno degli argomenti più gettonati dai media è stato senza ombra di dubbio la difesa dei Nets su Tim Duncan; Scott memore della brutta esperienza con Shaq l'anno scorso, cosa avrebbe scelto? Dei raddoppi continui come fatto (con discreto costrutto) da Mavs e Suns?
La risposta, data dal campo è sorprendente, l'MVP stagionale è stato onorato di raddoppio una sola (!) volta in tutta la partita, a quattro minuti dalla fine, con il risultato in ghiaccio, dominando cosi senza mezzi termini la partita.
Per la verità , il primo quarto lasciava presagire un gara molto combattuta, Kidd e compagni infatti hanno mostrato di non avere bisogno di molto per entrare subito nel match; penetrazioni incisive, un movimento della palla in attacco semplice, efficace e redditizio.
Spurs travolti dalla velocità dei loro avversari e tenuti a galla come al solito da una efficienza difensiva senza eguali, Duncan autore di soli due tiri nel primo quarto ma predatore sotto le plancie di ben sette rimbalzi, inizio poco convincente anche per Parker, stregato dalla presenza di sua maestà Jasone Kidd, il francesino però in una delle sue entrate molto forzate ha sorpreso i suoi avversari costringendo Martin ad un prematuro secondo fallo, decsivo nell'economia dell'incontro nella seconda frazione.
Come detto però, Nets più in partita della squadra di casa e il risultato dopo i primi dodici minuti che recita un inaspettato 21-18 Pro-Nets, l'amarezza però per il seondo fallo di Martin è tale che le faccie più scure sono proprio quelle dei giocatori di coach Scott.
Il secondo quarto è all'insegna di un equilibrio esemplare, i neroargento sono sorretti da un monumentale Robinson (aldilà delle statistiche la miglior gara stagionale dell'ammiraglio) e da quel concentrato di energia che risponde al nome di Malik Rose, per New Jersey però sale in cattedra K-Mart, bravo a coinvolgere i compagni ed a sfruttare la vena di Jason Kidd, impreciso al tiro ma tanto per cambiare inspirato come nessuno in regia.
All'improvviso, la panchina dei Nets decide di giocare la carta Mutombo contro ogni previsione, l'impatto del centro Africano è immediato e due stopponi rifilati a Duncan ed a Ginobili aiutano i suoi a restare in partita ed a chiudere la prima frazione di gioco con il risultato in perfetta parità 42-42, il secondo tempo minaccia una vera battaglia.
Appena le squadre rimettono i piedi sul parquet è subito chiaro che il francesino Parker dopo la solita lavata di capo di Popovich è deciso a cambiare ritmo, in collaborazione con il numero 21 sigla tre canestri in fila di grande fattura e consente ai suoi di realizzare il primo, vero parziale: 10-0 pro-Spurs e time-out immediato del coach avversario.
Kidd continua a litigare con il canestro (per lui alla fine 4-17 al tiro) ma prosegue a innescare ottimamente Jefferson e Kittles ed a limitare lo scarto di punteggio entro limiti recuperabili, tanto che con un pò di pazienza i suoi riescono a colmare il break innescato da Parker, in poco più di tre minuti.
A questo punto però sale in cattedra Duncan, il caraibico comncia a segnare spalle a canestro, di potenza, con il tiro dalla media, dalla lunetta, aumentando poi il suo livello di intesità in difesa dove oltre ai rimbalzi comincia ad accumulare stoppate, grazie alla sua star, San Antonio stacca gli avversari (32-17 il parziale)e si prepara ad un quarto periodo da giocare “in difesa”, dei raddoppi che avevano infastidito nelle altre serie Tim non c'è traccia alcuna.
Il quarto periodo mantiene lo stesso andamento, Kidd presente ovunque ma inefficace dal punto di vista realizzativo e più volte impegnato seriamente dalle accelerazioni di Parker, Martin invece più concreto ma limitato fortemente dai falli, il suo quarto, commesso ingenuamente dopo una palla persa è in pratica equivalso a sventaolare una virtuale bandiera bianca.
Duncan infatti ha continuato a crivellare il canestro avversario approffitando della marcatura di Collins, Jackson e Ginobili hanno poi chiuso definitivamente il discorso consentendo agli speroni una vittoria preziosa per 101-89, per gli avversari da segnalare l'imprecisione dal perimetro, una delle chiavi più immediate della sconfitta.
Statistiche:
DUNCAN: 32 (11-17) punti, 20 rimbalzi, 6 assist, 7 stoppate
PARKER: 16 (6-14) punti, 3 rimbalzi, 6 assist
JACKSON: 12 punti, 5 assist
GINOBILI: 7 punti, 7 rimbalzi, 3 assist
BOWEN: 6 punti
ROSE: 12 punti, 5 rimbalzi
KIDD: 10 (4-17) punti, 8 rimbalzi, 10 assist
MARTIN: 21 punti, 12 rimbalzi
KITTLES: 8 punti
RODGERS: 11 punti
HARRIS: 15 punti
JEFFERSON: 15 punti, 4 rimbalzi
Partita e serie ricca di spunti e di temi interessanti, Scott deve ancora studiare per limitare i lunghi avversari, Popovich deve invece rendere il suo gioco offensivo meno alterno, sulla difesa difficile esprimere una critica.
Comunque si è finalmente rivisto Mutombo, possibile fattore per la sua squadra, ed in generale i Nets hanno dmostrato di aver preparato varianti originali della propria difesa, inefficaci però su Duncan.
Kidd anche se in serata poco felice ha sfiorato una clamorosa tripla doppia, Martin ha mostrato in mondovisione di appartenere al ristretto club di cui fanno parte le migliori ali grandi, se nella prossima gara saprà gestire in mdo migliore i suoi falli è certo che possa evitare scarti in doppia cifra per i suoi.
Gara due si preannuncia vibrante, New Jersey cercherà di soffiare il fattore campo ai texani, che come al solito non hanno mezze misure: o dominano oppure vanno sotto pesantamente, da intenditori il nuovo scontro tra Parker e Jasone…..
Restate sintonizzati!