NBA FINALS Preview

Fermare Kidd non sarà  una cosa facile per il giovane Tony Parker

Le finali sono alle porte, l'esito non appare scontato come nelle ultime due stagioni, da una parte gli Spurs sono usciti indenni dalle numerose insidie della costa Ovest, i Nets invece vantano una striscia vincente di ben dieci partite in questi playoffs e due sweep inflitti agli avversari nelle ultime due serie!

Analizziamo ruolo per ruolo, i protagonisti e gli aspetti salienti di questo grande evento sportivo, seguito da milioni di persone in tutto il mondo…

KIDD vs PARKER: VANTAGGIO NETS

Sul parquet gestisce i ritmi dei suoi come un sapiente direttore d’orchestra, un computer con le scarpe da tennis, anzi da basket. Jason Kidd è oggi più che mai il miglior playmaker della lega, ha trasformato i Nets in una corazzata della costa est, ha valorizzato compagni e staff tecnico, è in buona sostanza il motivo principale per cui la sua squadra è approdata alle finali per ben due volte di fila.
Quest’anno ha dimostrato di tenere uniti i suoi nei momenti più difficili della stagione, ha ricucito il rapporto con coach Scott che si era fatto difficile, ha fatto da intermediario nei contrasti dei compagni di squadra dopo il brutto mese di marzo in regular season, ha difeso Jefferson dopo la crisi di metà  stagione, è stato l’anima della franchigia, insomma ha fatto quello che la dirigenza Suns aveva sperato di vedergli fare per tanti anni.
Kidd sta giocando la migliore pallacanestro della sua carriera, difensore di altissimo livello e passatore sopraffino in questi due anni ai Nets ha mostrato piccoli ma significativi miglioramenti in attacco dove ha acquisito maggiore sicurezza ed ha cominciato a segnare regolarmente nei momenti più difficili delle partite, quando conta insomma!

Tony Parker è stato protagonista fino a questo momento di una post-season anomala, ricca di sensazioni forti, nel bene e nel male. Si è dimostrato in fase di involuzione tecnico-tattica rispetto alle ultime gare di stagione regolare, mostrando difficoltà  nella gestione dei suoi compagni e di sbagliare spesso e volentieri la lettura delle difese avversarie.
La mancanza di continuità  è cosa naturale per un ragazzo la cui carta d’identità  recita anni ventuno (appena compiuti) tuttavia in questo momento è l’ago della bilancia dei suoi, nelle partite in cui ha segnato più di venti punti gli Spurs hanno un record di 24 vinte e di solo una gara persa (!)
Le responsabilità  non lo spaventano, la sfida lo stimola a rendere al massimo, sa che dovrà  confrontarsi contro il migliore della lega, l’oggetto del desiderio della dirigenza texana, contro il quale ha giocato nell’ultima sfida una delle migliori gara della sua giovane carriera, sia in attaco che in difesa,dove ha mostrato in diversi frangenti, di limitare le terrificanti entrate del leader dei Nets.
Difensore ondivago ma talento cinque stelle, Tony sa che dopo la pessima gara 6 contro i Mavs i riflettori sono puntati “contro” di lui, coach Popovich e lo staff tecnico sono al lavoro per recuperarlo, il suo rendimento sarà  semplicemente fondamentale e il crocevia della sua carriera.

JACKSON vs KITTLES: VANTAGGIO SPURS

Stephen Jackson dopo anni di anticamera è diventato protagonista ai massimi livelli di una squadra nba, grazie ad una determinazione feroce ed al lavoro del coach degli speroni, Popovich che lo ha sempre sostenuto.
Fraterno amico di Marbury che lo aveva raccomandato agli stessi Nets tre anni fa, pur disputando una buona stagione da rookie, ben presto si trovò a fare i conti con l’intransigenza di coach Scott poco incline alle sue amnesie difensive ed alla sua lingua biforcuta in spogliatoio, tanto che a fine stagione, lo scaricò senza mezzi termini, gli Spurs lo recuperarono dal marciapede.
Oggi hanno tra le mani un giocatore di buon livello, incisivo in attacco ed alterno in difesa, protagonista di gare di spessore e uno dei preferiti del numero 21, giocherà  con il dente avvelenato contro Scott, in grande ascesa, a fine stagione diventa free agent e le sue quotazioni sono molto alte.

Kerry Kittles è solido professionista e uno dei collanti dello spogliatoio di New Jersey, il suo recupero fisico e le due solide stagioni disputate dal suo rientro sono uno dei fattori che ha trasformato la squadra.
Tiratore efficace con i piedi per terra, nel corso della sua buona carriera nella lega ha sviluppato buone capacità  di passatore, tuttavia le sue doti difensive sono sempre in calando e nella serie con Detroit il suo diretto avversario (signatamente Hamilton) ha semplicemente fatto quel che più gli garbava fare, se è in giornata rende i suoi ancorà  più insidiosi, tuttavia al momento sembra il meno efficace dei Nets, da non sottovalutare ma è innegabile che sia in lieve difficoltà .

JEFFERSON vs BOWEN: VANTAGGIO NETS

Richard Jefferson è stato protagonista di un inizio di stagione sfolgorante, Van Horn in estate era partito per dare alla giovane ala ancora più spazio e Richard non voleva certo deludere le aspettative, dopo l'All star game ha mostrato una certa flessione ma ha recuperato bene per questi playoffs.
Atleta di livello stellare e titolare di uno dei primi passi più incontenibili di tutta la lega ha compiuto progressi importanti al tiro che però non è ancora diventato uno dei suoi punti di forza, anzi, la selezione di tiro al contrario è una delle migliori di tutta la lega a ulteriore conferma della sua intelligenza cestistica.
Difensore attento e prestante in questa stagione ha mostrato miglioramenti importanti anche nella sua metà  campo, tuttavia la sua difesa deve progredire, sopratutto contro i pariruolo dotati di un buon tiro dalla media.
Rimbalzista notevole per la statura è il terzo Nets in ordine d'importanza dopo Kidd e Martin, secondo i beneinformati da qualche mese ha cominciato a farsi sentire anche in spogliatoio, sul campo però non ama l'arte del trash talking a differenza di K-Mart.

Bruce Bowen è uno di quei giocatori che non godono di buona stampa nella lega, criticato per la sua scarsa abilità  offensiva è il classico esempio di come le etichette siano deleterie per un giocatore NBA.
Sballottato per anni tra diverse squadre, solo Riley ha trovato il modo di farlo rendere al massimo, aprendogli le porte del suo quintetto negli Heat riponendo in lui una fiducia che Bruce ancora oggi non smette di ricordare nelle sue interviste.(nel primo quintetto dei più “intervistabili”).
Lasciate perdere Artest, se cercate il miglior difensore della lega è proprio il numero 12 in maglia Spurs, capace di marcare avversari in quattro ruoli diversi, piccoli o lunghi che siano con quasi immutata efficacia, con la massima semplicità , senza protagonismi o buffonate di sorta.
Naturalmente il suo tiro non è la specialità  della casa, il lavoro di Bruce però e i grandi spazi a disposizione degli esterni del team di Duncan hanno consentito al pupillo di coach Riley di chiudere la stagione con la miglior percentuale assoluta (44%)nel tiro da tre, i liberi sono il vero punto debole, visto che li tira con percentuali che farebbero inorridire chiunque, tanto è vero che siamo sotto il 50%!
Nei momenti in cui coach Pop vuole un attacco più incisivo si accomoda in panca per fare spazio alla coppia Ginobili-Jackson, senza polemizzare, sa mettere la squadra al di sopra dei suoi interessi, encomiabile, probabile che sia la sua ultima stagione da starter per gli Spurs

DUNCAN vs MARTIN: VANTAGGIO SPURS

Tim Duncan è uno dei giocatori dominati della lega, i suoi playoffs hanno legittimato il secondo titolo di MVP (consecutivo) ed hanno spazzato via una volta per tutte le malignità  che lo dipingevano come un giocatore “soft”, incapace di traghettare la sua squadra anche nella post-season e nei momenti chiavi delle partite.
Arriva alle finali in forma smagliante dopo aver “matato” Lakers e Mavs, è nella migliore condizione fisica della sua carriera e in questi mesi, se possibile, ha migliorato ulteriormente le sue doti di comprensione del gioco, le palle perse in azione sono ancora tante ma il numero di assist è cresciuto in modo esponenziale, tanto che è lui il miglior assist man della squadra!
Difensore fantastico sia in aiuto che sull'uomo, è abile a gestire la situazione dei falli ed amministrare le sue energie visto il minutaggio sempre elevatissimo, vuole l'anello a tutti i costi, i Nets devono trovare il modo di limitarlo, auguri!

Kenyon Martin è stato protagonista di due mesi stellari, ha disputato una serie impeccabile contro i Celtics dove ha cancellato Walker (criticabile ma uno dei migliori attaccanti tra i lunghi) ed ha proseguito il suo trend positivo dominando a piacimento in aerea anche contro i Pistons.
Fisico scolpito, grande mobilità  laterale ha le gambe e la capacità  di difendere bene anche dalla media distanza con efficacia, ottimo in aiuto ed a rimbalzo difensivo, come il suo avversario è nel migliore momento della carriera.
Stoudamire è ancora acerbo, Horry declinante, solo Martin ha reali possibilità  di infastidire “concretamente” Duncan in questi playoffs, i confronti tra i due sono tradizionalmnte molto combattuti ed appassionanti, il loro duello regala alle finali dei motivi di interesse nuovi, dopo le serie degli ultimi due anni, piatte e scontate.
Di sicuro “K-Mart” è uno dei migliori interpeti del ruolo ma il suo dominio ad est in zona verniciata è destinato quasi certamente a subire un brusco ridimensionamento in questa serie finale, difficile però prevedere fino a che punto, Scott non perde occasione per caricarlo, Kidd sa come parlargli quando vede il compagno fuori controllo, cosa che accade abbastanza spesso.
Trash talker di lusso, in questa specialità  e senza dubbio nel primo quintetto ideale della lega, da segnalare poi i miglioramenti di questo interessante giocatore al tiro e nella comprensione del gioco, rispetto alla sua stagione da rookie è decisamente un giocatore di un altro pianeta, il suo compito è quello di limitare Duncan, può avere successo, i Nets basano molte delle speranza di anello nel suo rendimento, scusate se è poco.

ROBINSON vs COLLINS: VANTAGGIO-“PARI”

L'Ammiraglio ha cominciato la stagione sfornando prestazioni di alto livello, un rendimento superiore alle attese che ha tenuto a galla la squadra quando Rose ha cominciato ad accusare un prolungato momento di appannamento e Duncan faticava a ripetere le prestazioni dell'anno precedente. Calato notevolmente nella seconda parte di stagione, rimane il punto di riferimento dei sui compagni, perennemente di buon umore è il vero beniamino di tutto l'ambiente, questo è il suo ultimo anno, la sua ultima possibilità  per conquistare un altro anello.
Ogni tanto si estranea dal gioco, in altri momenti ricorda il Robinson dei bei tempi sopratutto nelle partite interne, le sue cifre sono in netto calo ma la prospettiva di giocare le ultime vere gare in carriera dovrebbero regalargli stimoli nuovi, se il ginocchio malandato che lo ha frenato nell'ultimo mese regge può dare un contributo importante.
Signori, in ogni caso giù il cappello!

Jason Collins è uno dei segreti di pulcinella di coach Scott, le sue cifre non rendono bene l'idea del suo contributo in campo, solido in difesa, tutto sommato affidabile in attacco ha istinti cestistici di assoluto livello, sopratutto per il suo ruolo. Sul campo si sente eccome ed è sempre uno degli ultimi ad arrendersi quando le cose non venno troppo bene, il suo rendimento è un piccolo prodigio di continuità  nonostante il 40% dal campo, Mutombo avrebbe dovuto trasformarlo in una riserva e nulla più , le sue doti ne fanno il lungo ideale per il team guidato dal signor Kidd, atteso su ottimi livelli.

PANCHINE: VANTAGGIO SPURS

Gli Spurs possono contare, insieme ai Kings, su una delle migliori panchine di tutta la lega che in questi playoffs ha lievitato ulteriormente il suo rendimento.
Ginobili è letteralmente esploso ed è stato fondamentale nelle serie contro Mavs e Suns, è divenuto uno dei beniamini della tifoseria e presenza fissa delle classifica delle migliori giocate, difensore volenteroso, attaccante di altissimo livello è uno delle chiavi del gioco di Pop.
Rose, statura a parte è uno dei migliori lunghi per minuti giocati ed ha il pregio di occupare gli spazi che Duncan non gradisce molto, Claxton, Ferry e Kerr completano il quadro del pino, Smith non gioca da secoli ma Popovich non ha escluso un suo utilizzo nelle finali.

Scott deve fare i conti con una panchina poco profonda che cerca di gestire al meglio, Harris divide il minutaggio con Kittles, Rogers dopo una stagione disastrosa è stato recuperato in tempo per la postseason e può fornire minuti-qualità  importanti, sopratutto al tiro. Mutombo è perso nelle nebbie della panchina da troppo tempo e forse sarà  utilizzato come arma tattica, tuttavia il primo cambio dei lunghi è l'ottimo Williams da molti sottovalutato ma utile come pochi altri giocatori alla causa di New Jersey.

I COACH: VANTAGGIO SPURS

Gregg Popovich è stato anni a bottega di Nelson e Brown e con gli anni è divenuto un allenatore solido, in grado di spremere ben bene il potenziale delle sue squadre, da sempre gradito alle stelle Spurs ha delle convinzioni cestistiche molto particolari ma i risultati e la vittoria del coach of the year sono dalla sua parte, ha esperienza e molto acume tattico.

Byron Scott è sempre nel mirino della critica per la gestione dei suoi giocatori che non perde occasione di mettere alla berlina , sia in allenamento sia con la stampa. Nel mese di febbraio la sua “rottura” definitiva con Kidd è sembrata vicina, poi i due hanno ricucito ( a fatica) lo strappo, predica un basket veloce e anticonformista, resta uno dei migliori “players coach” ma deve ancora trovare un equilibrio tra i metodi “rileyani” e quelli troppo accomodanti dell'amico dei suoi giocatori, curioso il suo accanimento contro Mutombo, voluto a tutti i costi in estate e poi bollato come inadatto al suo gioco; ma per caso non aveva presente il tipo di giocatore?

I pronostici indicano come favoriti gli Spurs ma i loro avversari venderanno cara la pelle, l'anno scorso erano appagati delle finali raggiunte, quest'anno non si accontenteranno di fare semplicemente tappezzeria come contro i Lakers!

Kidd contro Parker, Martin contro Duncan, come potete notare i motivi di interesse non mancano di certo, probabilmente questa sono le finali tra le due migliori squadre delle rispettive conference, godiamoci lo spettacolo!

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