Quale sarà il futuro di Lone Wolf?
E' frustrante. Sapere di essere uno dei più illustri rappresentanti della pallacanestro a stelle e strisce, quella che fa entusiasmare milioni di appassionati in ogni angolo del globo, cullarsi nel dolce sogno di poter, un giorno, infilare al dito il magico anello di campione, per poi invece risvegliarsi bruscamente e trovarsi proiettato nella cruda realtà , fatta di eliminazioni al primo turno della postseason, rimpianti per ciò che sarebbe potuto essere e che invece non è stato.
Kevin Garnett, entrato nel mondo NBA suscitando grande clamore e, perché no, anche qualche polemica, per via della giovanissima età (che dire allora di Lebron James?) e del contratto miliardario, il quale gli aveva fatto subito guadagnare, oltre a una montagna di biglietti verdi, anche il soprannome di The Big Ticket, è un uomo solo, sportivamente parlando, e ancora una volta, ha dovuto dire addio ai sogni di gloria fin dalle prime battute dei playoffs.
Gli assassini di turno sono stati i Los Angeles Lakers, in seguito costretti ad issare bandiera bianca contro Tim Duncan e i suoi San Antonio Spurs. Nei giorni immediatamente successivi all'uscita di scena per mano di Kobe e Shaq, ha ripreso corpo e vigore una voce che già aveva fatto sussultare il mondo dei Pro all'inizio dell'anno: l'indiscrezione riguardava la possibile cessione di The Revolution da parte della dirigenza dei T-Wolves, decisa forse a guadagnare adesso da una possibile trade, piuttosto che attendere un altro anno, quando Garnett sarà free agent.
Ancora una stagione per il 21 di Minnesota, l'ultima relativa al suo contratto di sei anni a 126 milioni di dollari. Ci potrebbe essere un rinnovo, a partire da 29 milioni a stagione ma la società sa di non potersi permettere questo investimento perché c'è la volontà di far firmare nuovamente il centro free agent Rasho Nesterovic, superando il salary cap ed entrando quindi nel territorio della luxury tax. Il tentativo sarebbe quello di decurtare lo stipendio del loro giocatore di maggior talento ma quest'ultimo sembra fare orecchie da mercante, puntando l'indice sul fatto di non avere mai superato il primo turno dei playoffs e sull'incapacità dello staff dirigenziale nel costruire una squadra vincente intorno a lui.
I Chicago Bulls sono, probabilmente, l'unico (o uno dei pochi) teams della Lega con le possibilità economiche per portare a termine quella che sarebbe un'operazione di mercato senza precedenti negli ultimi anni.
Innanzitutto John Paxson, ex compagno di squadra di Michael Jordan ai tempi del primo three-peat dei Tori, si è seduto sulla poltrona di GM che fu dell'odiato Jerry Krause, considerato dallo stesso Lone Wolf come il motivo principale della crisi della franchigia dal 1998 in avanti.
Con la loro grande arena e il loro numero di suites, i Bulls non avrebbero grosse difficoltà a pagare la "tassa di lusso" e, sul fronte degli scambi, hanno a disposizione il talento necessario per mettere in piedi uno scambio soddisfacente per entrambe le parti. Immaginiamo il seguente scenario: la prima scelta di Chicago, Jay Williams, Tyson Chandler, Eddie Robinson e Jalen Rose per KG. Non è fantascienza e sulla carta Minnesota non ne uscirebbe poi così ridimensionata, tutt'altro.
"Potremmo scambiarlo soltanto se fosse lui a chiedercelo, facendoci capire che quella per lui sarebbe la scelta migliore. Noi non vogliamo cederlo e penso che neanche lui voglia andarsene ma in caso si arrivasse alla rottura lo scenario sarebbe questo. Non accetterei necessariamente la sua richiesta ma è una possibilità tra le tante" - il commento del proprietario dei Timberwolves Glen Taylor.
Dunque si tratta di qualcosa di più di un semplice "rumors", staremo a vedere.
Tra le tante illazioni delle ultime settimane rimangono in ogni caso due certezze: il disappunto di KG per l'ennesima occasione persa, la delusione di un campione che avrebbe il diritto di poter lottare per qualcosa di importante e il desiderio del numero 21 di allontanarsi dalle ingombranti ombre di Shaq e Duncan, con la speranza di incrociare il loro sguardo soltanto in un'eventuale Finale.
L'unica soluzione è fare la valigia per la East Coast, dove non ci è dato saperlo. Chicago è solo una delle destinazioni possibili ma il biglietto di sola andata, chissà , Kevin magari lo ha già acquistato!
Stay tuned!