Difficile giocare una partita migliore di quella vissuta dall'MVP la scorsa notte
San Antonio Spurs 96 @ Dallas Mavericks 83
Gara 3 della serie di finale della Western Conference regala a San Antonio la prima vera serata di grande impatto e getta nell'arena della sfida tanti nuovi spunti di interesse.
Dimenticati i numeri a tiro libero di gara 1 per Dallas e le successive polemiche arbitrali di gara 2, la serie di è spostata di qualche miglio, per approdare all'American Airlines Arena.
Rispetto a quanto si era visto a San Antonio, la terza gara ha subito regalato un impatto diverso. Meno ritmo offensivo, maggiori aggiustamenti, molti sprazzi di zona. In definitiva un clima ideale per la squadra ospite, che non ci ha messo poi molto a prendere il possesso della partita.
Dopo un primo quarto concluso in totale pareggio, con solamente 36 punti siglati in complesso dalle due formazioni, sono stati i Mavs a scattare per primi chiudendo il secondo quarto con un parziale di 28 a 20 firmato in particolare da un Michael Finley vispo come una trottola.
Dopo l'intervallo però la situazione è cambiata radicalmente. Gli Spurs hanno preso il comando delle operazioni semplicemente affidandosi a due uomini in serata di grazia, Tim Duncan (e chi sennò?) e Tony Parker.
Prendendo per una sera a prestito la politica dei rivali giallo viola, la Combo made in San Antonio ha scavato quasi da sola il parziale decisivo per riprendersi il vantaggio del campo nella serie e non ha permesso a Dallas nessun tipo di rimonta, punendo ogni errore con un puntuale canestro.
In una parola: eseguendo.
Il bilancio per Duncan alla fine della gara è stato poi di 34 punti, 6 bellissimi assist e addirittura 24 rimbalzi (dei quali 8 d'attacco) con anche la ciliegina di 6 stoppate.
Dal canto suo Parker si è limitato ad un più tranquillo bilancio di 29 punti, con 8 rimbalzi, ma da segnalare che ben 19 punti del totale firmato dal francese, è arrivato proprio nel terzo e decisivo quarto.
Se questa mazzata in dodici minuti non fosse bastata, nell'ultimo periodo, gli ospiti hanno chiuso la contesa sul 96 a 83 finale con altri 10 punti di parziale (27 a 17), ma la notizia è stato l'abbandono del campo per infortunio di Dirk Nowitzky, con ancora oltre 7 minuti da giocare sul cronometro della gara.
Il tedesco, autore alla fine di 15 punti con 9 rimbalzi, è sembrato atterrare male sulla gamba e alla fine il suo commento è stato laconico: “Non so veramente cosa sia successo. Non avevo mai subito un infortunio al ginocchio prima, il dolore è nuovo per me. Non posso muovere la gamba ancora. E' una brutta botta, ma voglio aspettare e vedere come mi sentirò domani.”
Un Dirk possibilista quindi, ma che è stato smentito nel dopo gara dal suo avvilito allenatore. “ Le notizie su Dirk non sono buone” Ha detto coach Nelson, “Non mi aspetto che giochi la prossima partita e non sono sicuro che possa giocare ancora nella serie”.
Una tegola devastante quindi, una tegola che fa passare in seconda piano la discreta prova di squadra messa in piedi dalla squadra di Dallas, che allo strapotere di Duncan ha opposto un buon collettivo, incapace però dei sussulti visti in precedenza contro Portland o Sacramento.
Alla fine le cifre della partita hanno fatto segnare un Nash da 10 punti e 9 assist, un Raja Bell da 14 punti, un Van Exel da 16 e il già citato Finley fermo a quota 11, mentre da segnalare come Shawn Bradley sia apparso ancora una volta assolutamente fuori dalla serie e forse definitivamente dal giro della lega.
Per tornare ai vincitori della gara, la serata ha regalato momenti di gloria anche a Bruce Bowen, che ha incantato per la sua capacità di coniugare difesa aggressiva e grazia stilistica nei movimenti (per lui anche 13 punti), mentre seconda partita positiva di fila per Stephen Jackson, ben felice di poter raccogliere 12 punti approfittando degli ottimi scarichi forniti dal suo caraibico compagno.
Da notare che per una notte, Ginobili e Rose si sono presi una serata di vacanza offensiva, mentre il contributo soprattutto del secondo, in fase difensiva è stato ancora un volta pregevole.
A questo punto la serie torna a pendere dalla parte di San Antonio. Il tipo di basket è di nuovo quello che piace a coach Popovich e sono tanti gli indizi analizzabili che sembrano confortare i tifosi degli speroni, non ultima la prevedibile e prolungata assenza futura del miglior marcatore degli avversari.
Nei play-off però, nulla è scontato e Dallas certamente saprà serrare i ranghi in attesa di gara 4, in programma ancora sul campo amico.
Alla prossima…