Dopo anni di grandi amarezze, Gordon Gund può davvero tornare a sorridere
Benvenuti al LeBron's Draft
Mai come quest'anno la prima scelta era tanto designata, anzi, per molti questa è la fine di un tormentone.
LeBron James, fresco di un contratto da 100 milioni di dollari con la Nike e con un buon assegno recapitato al suo indirizzo anche da parte della Upper Deck, è stato il predestinato più mediatizzato, strumentalizzato, esasperato della storia di questo sport. Il suo arrivo in Nba spegne questo rincorrersi di speculazioni, tramutandole in una voragine di aspettative sul suo rendimento in campo, laddove nessuno gli regalerà nulla, a cominciare da quelle che nella Lega sono già superstar nel suo ruolo, ossia Kobe Bryant, uno che di predestinazione se ne intende, anche se erano altri tempi i suoi, e Tracy McGrady, il giocatore cui più spesso LeBron è stato accostato nei paragoni quando la fantasia riusciva a sfarinare un prodotto che non si chiamasse esclusivamente Magic Johnson.
Sul suo conto si stanno già attuando diverse operazioni di marketing, soprattutto in quel di Cleveland, dove da due anni è stato fatto il possibile e l'impossibile (leggi multe e sospensioni per provini illeciti) per portarlo in una franchigia altrimenti destinata all'oblio più totale. Nell'Ohio si fanno le prove generali di grande basket, con una maglia nuova appositamente studiata per chiudere un'era di tonfi ed aprire un ciclo che Gund e soci sperano essere il più florido possibile dopo anni di autentiche fesserie in sede di draft e non.
Cleveland torna così con prepotenza sulla carta geografica del basket mondiale e lo farà probabilmente con un nuovo coach, ossia Jeff Van Gundy, che finora ha rifiutato ogni offerta successiva alle sue dimissioni dalla panchina dei New York Knicks, sulla quale si era costruito ed aveva pienamente legittimato la carica di miglior allievo di Pat Riley, un maestro che peraltro si è trovato più volte a battere.
Cleveland forse non sarà più soltanto un mistake in the lake, ma ci sono dei punti che dovranno essere chiariti, anche perché difficilmente LeBron, Dajuan Wagner e Ricky Davis potranno coesistere tecnicamente, e Van Gundy ha sempre fatto capire di non essere molto propenso a fare il "baby sitter", anche se ora questi panni, se le voci relative al suo ingaggio si concretizzeranno, dovrà metterli per forza in preventivo nel suo guardaroba.
La Lotteria 2003 - Mock Draft
1- Cleveland Cavaliers
LeBron James, 203 cm, guardia-ala, St. Vincent - St. Mary HS - Liceale
Questa scelta è un must assoluto, già ampiamente dichiarato, che premia due anni di grandi sforzi e discutibili ambizioni di fondo classifica in un "esilarante" testa a testa con Denver. LeBron sarà l'uomo che dovrà rilanciare la Eastern Conference e cercare di ribaltare la supremazia che l'Ovest sta spietatamente dimostrando da quando un certo Michael Jordan ha deciso che il suo tempo nella Windy City, nei pressi di casa Krause, si era esaurito.
2- Detroit Pistons (via Memphis Grizzlies)
Darko Milicic, 210 cm, ala grande, Hemofarm Vrsac - Serbia (classe '85)
Forse a Motown mancherebbe un bel realizzatore, un'ala piccola in grado di rendere ancor più letale l'organizzatissimo scacchiere di Carlisle, ma Radio Draft sulle sue frequenze parla di un notevole interesse da parte di Joe Dumars verso il grandissimo talento serbo. Milicic è pur sempre una scommessa, nonché un '85 che prima di poter dire la sua avrà bisogno di un buon periodo di apprendistato. Sicuramente trovare come compagno di giochi un certo Ben Wallace dà sicuramente una grossa mano.
3- Denver Nuggets
Carmelo Anthony, 203 cm, ala piccola, Syracuse - Freshman
Se Dumars prenderà Milicic, inconsapevolmente potrebbe fare un favore al suo collega Kiki Vandeweghe, che puntando sul serbo si sarebbe ritrovato con una frontline formato Juniores del tutto ridicolizzabile, nonostante il potenziale, da qualsiasi squadra Nba, con un gran rischio di bruciare i propri talenti prima ancora di iniziare. Carmelo è sicuramente il più pronto dei Top Three, e potrà dare sin da subito una grossa mano nella ricostruzione di una squadra che grazie al repulisti attuato dal suo GM potrà portarsi a casa free agent interessanti come Gilbert Arenas. Se il buon giorno si vede dal mattino, le pepite potrebbero tornare lentamente a splendere.
4- Toronto Raptors
Chris Kaman, 213 cm, centro, Central Michigan - Junior
Evitando accuratamente l'ennesima guardia/ala di turno, I Raptors dovrebbero scegliere un play o un pivot. Chris Kaman è il miglior centro iscritto a questo draft, in un ruolo che per l'appunto vanta sempre meno esponenti. Se Carter tornerà su buoni livelli, e il supporting cast una volta tanto non dovesse dar vita al noto serial General Hospital, Kaman potrebbe essere l'uomo giusto.
5- Miami Heat
Chris Bosh, 210 cm, ala grande, Georgia Tech - Freshman
Dando per scontato in ogni caso l'addio di Zo, Riley potrebbe spostare Brian Grant nella posizione di centro, sempre che questi non sia coinvolto in qualche trade dopo la buona stagione disputata, puntando il proprio pick su questo Yellow Racket che vanta stazza e fondamentali nei pressi del canestro che non si vedevano da tempo in Ncaa. Se Riley volesse ricostituire un buon asse play-pivot partendo dal play, scelta obbligata TJ Ford
6- Los Angeles Clippers
TJ Ford, 175 cm, playmaker, Texas - Sophomore
Pare scontato che Andre Miller cambierà aria dopo questa stagione per lui molto deludente ed al di sotto delle aspettative generali. In attesa si sapere cosa ne sarà di lui, i Clippers potrebbero tappare il buco affidando il timone del veliero a TJ Ford. Nel caso in cui Kaman fosse ancora libero, la prima opzione ricadrebbe naturalmente su di lui per tappare il buco che lascerà Olowokandi. Del resto di buchi la seconda squadra di L.A. ne avrà parecchi"
7- Chicago Bulls
Jarvis Hayes, 196 cm, guardia, Georgia - Junior
Il primo draft post Krause dei Bulls cercherà probabilmente una buona guardia in grado di consentire una trade tra gli esterni attualmente nel roster. In ogni caso, Hayes è un giocatore che pare più adatto alla Nba di quanto non lo fosse nella Ncaa, per cui può diventare un tassello importantissimo nei Bulls che pian pianino stanno dimostrando di voler crescere e aprire una nuova era liberandosi del fantasma di Jordan.
8- Milwaukee Bucks (via Atlanta Hawks)
Kendick Perkins, 207 cm, ala/centro, Beaumont HS - Liceale
Uno come Perkins due anni va non andava sotto la quinta piazza, come non ci è andato un certo Eddy Curry, che gli era praticamente equivalente. Il successo di Amare Stoudemire ha in parte rinfrancato l'amaro in bocca lasciato dai vari Kwame Brown e DeSagana Diop, per cui non dobbiamo stupirci di rivedere un high schooler che non si chiami per forza LeBron James in piena lotteria.
9- New York Knicks
Sofoklis Schortsanitis, 205 cm, centro, Iraklis Salonicco - Europeo (classe '85)
Sofocle predica un basket shaquillesco in terra ellenica, anche se il suo minutaggio è logicamente ancora strozzato dall'età . I dubbi su di lui sono legati alla statura. Lo davano 2.10, ora lo danno 2.05, pare addirittura che sia attorno ai due metri, insomma, un nuovo caso Othella Harrington, in una squadra che Othella Harrington ce l'ha già , non è proprio il massimo. L'altra faccia della medaglia è quella di potersi ritrovare tra un paio d'anni un giocatore fisicamente dominante. Ne combinerà una giusta Layden?
10- Washington Wizards
Maciej Lampe, 210 cm, ala grande, Univ. Complutense (cartellino Real Madrid) – Europeo (classe '85)
Altro europeo, altro '85, altro talento potenzialmente accostato a Dirk Nowitzki, ma che chiaramente dovrà dimostrare di meritarsi questo onore. I Wizards potrebbero sceglierlo in prospettiva, lasciandolo in Europa almeno un altro anno, visto che dovrebbe tornare regolarmente al Real Madrid. In caso contrario potrebbe arrivare un'ala di sostanza, in grado di produrre subito, alla Mike Sweetney. Nel frattempo i maghi faranno il possibile per recuperare Jared Jeffries, altro giocatore di grande talento.
11- Golden State Warriors
Kirk Hinrich, 190 cm, play-guardia, Kansas – Senior
Se Arenas saluta, va assolutamente sostituito, anche perchè il roster è più che mai povero di registi, a meno che Musselman non prenda la chimera di proporre Bob Sura" Hinrich è un giocatore che ama correre, difendere in maniera aggressiva ed ha un gran bel tiro da fuori. L'alternativa potrebbe essere Luke Ridnour di Oregon, meno corridore ma più incline al passaggio prima che alla conclusione personale.
12- Seattle SuperSonics
Leandrinho Barbosa 190 cm, playmaker, Bauru Tilibra – Brasiliano (classe '82)
Anche i Sonics cercano un play per innescare i micidiali tiratori di cui dispone, e cercheranno di prendere il migliore a disposizione, che potrebbe essere il brasiliano, che sicuramente è comunque il miglior regista dal punto di vista fisico, ed arriva maturo comunque avendo giocato in un campionato professionistico come quello brasiliano. Anche in questo caso valgono le ipotesi Hinrich e Ridnour, ovviamente molto conosciuto in zona.
13- Memphis Grizzlies (via Houston Rockets)
Reece Gaines, 195 cm, play-guardia,. Louisville - Senior
Dato ormai per disperse Michael Dickerson, ed essendo gli altri ruoli praticamente saturi, West potrebbe optare per quello che cestisticamente è forse l'esterno più pregiato del lotto, essendo sicuramente la guardia più matura dal punto di vista tecnico. Il ball handling e la visione di gioco ne faranno con buona probabilità anche un buon regista in grado di integrare il genio di Jason Williams. L'alternativa potrebbe essere Dwyane Wade, più realizzatore, ma che offre meno garanzie in chiave Nba dal punto di vista fisico.
Questo piccolo mock ci introduce alle argomentazioni che avremo modo di trattare nel prossimo mese, quando i rumors incalzeranno e sarà possibile delineare quadri un tantino più concreti, anche se l'altissimo numero di stranieri sta rendendo sempre più incerto lo scenario complessivo.
Play.it vi accompagnerà verso il draft con una serie di report sui prospetti che gli scout delle 29 squadre Nba stanno microscopicamente vagliando, seguirà il tradizionale mock draft completo di tutte le 58 caselle che si riempiranno la sera del prossimo 26 giugno, nella cornice del solito Madison Square Garden.