Runelvys Hernandez, pitcher finora autore di una stagione straordinaria…
Ad inizio stagione non molti avrebbero pronosticato che i Royals, reduci da 2 stagioni a dir poco deludenti e ben al di sotto del 50% di vittorie, sarebbero stati, almeno per il primo mese di stagione regolare, una delle squadre più dominanti.
In effetti già dai risultati ottenuti durante lo spring training si poteva sospettare che la squadra di David Glass, proprietario della squadra dal 2000, avesse intenzione di invertire la tendenza degli ultimi anni: 19 vittorie e 10 sconfitte, miglior risultato dell'American League.
Ma si sa, la pre-season conta relativamente.
Contano invece le 17 vittorie a fronte di sole 5 sconfitte ottenute fin qui dai Royals,vetta della AL Central e secondo miglior record di tutte le Major.
La squadra del manager Tony Pena,ex-bench coach degli Houston Astros alla prima esperienza come capo allenatore in MLB,è un ponderato mix di giocatori esperti e di giovani emergenti,soprattutto per ciò che riguarda il pitching staff.
Infatti nessuno dei quattro partenti dei Royals supera i 25 anni,e anche il closer, Mike MacDougal, non va oltre le 25 primavere.
Ed è proprio sui pitcher che la squadra di Kansas City ha costruito le proprie fortune d'aprile: i quattro baby-partenti di cui sopra, Runelvys Hernandez, Jeremy Affeldt, Chris George e Miguel Asencio, hanno fatto registrare un sorprendente bilancio di 10 vittorie e 1 sola sconfitta, un ruolino di marcia quasi da partenti Yankees.
Tra questi spicca il dominicano Hernandez, 4-0,che con una media ERA di 1.36 mette in fila i pitcher della AL.
E quando dal monte scendono i partenti i rilievi si “adeguano” al loro rendimento stellare: il bull-pen dei Royals è il più affidabile della lega,con una media ERA di 2.20 e con Albie Lopez, free agent ingaggiato in pre-season, che sta disputando probabilmente la miglior stagione della sua carriera(3-0).
In questo modo la partita viene spesso consegnata nelle mani del closer.
Già , il closer:un nativo di Las Vegas di nome Mike MacDougal,che con 10 salvezze su 11 occasioni è il migliore della intera MLB,0 HR concessi e 8 valide in 12.1 inning lanciati.
Grande merito quindi al pitching coach e al bull-pen coach, rispettivamente John Cumberland e Tom Gamboa.
Stando anche alle dichiarazioni dei giocatori è proprio questa la filosofia della squadra: “Sono sempre stato dell'idea che la difesa vinca le partite. Il baseball è un gioco di lanci e difesa, e noi giochiamo dietro i nostri pitcher” dice il catcher Mike Di Felice.
E della stessa opinione è anche MacDougal,che afferma:I nostri lanciatori hanno fiducia e trasmettono sicurezza anche ai battitori che sanno quando mettere a segno il punto decisivo.
Kansas City ha concesso solo 83 punti fino ad ora,secondo miglior risultato della MLB,e solo i fenomenali Yankees di inizio stagione hanno regalato meno HR agli avvversari,10 contro i 16 dei Royals.
Inoltre ben 10 delle 17 vittorie sono arrivate con gli avversari tenuti a 3 punti o meno.
Il line-up,invece,si compone di giocatori più esperti,sicuramente meno futuribili dei pitcher.
Il trascinatore è il carismatico prima base Mike Sweeney. Storia particolare la sua: nasce catcher, poi una serie di difficoltà con la difesa sulle basi rubate (solo il 33%) lo portano in prima base; da lì All-Star Game nel 2000 e secondo per RBI nella AL.
Durante la off-season è arrivato il seconda base Desi Relaford,ex-Phillies, versatile switch hitter e buon difensore.
Gli slugger più pericolsi sono il terza base Joe Randa e il centro Brent Mayne, idolo dei tifosi ritornato a Kansas City a fine carriera; per loro 9 HR e 24 RBI in coppia, e medie abbondantemente superiori allo 0,300.
Se consideriamo che dopo uno stop per infortunio sta recuperando una condizione ottimale anche Carlos Beltran, il line-up dei Royals non potrà che migliorare il proprio rendimento.
In generale l'attacco si basa su continuità e aggressività in battuta,uno stile che può a tratti ricordare quello degli Angels campioni 2002.
E' sicuramente troppo presto per fare previsioni e per azzardare paragoni,ma intanto i rinnovati Royals stanno trasformando una stagione che a detta dello stesso front office doveva essere di assestamento in una delle loro migliori degli ultimi 10 anni.
L'obiettivo play-off non è più una chimera e i 9 giocatori in ballottaggio per l'All Star game di Chicago sono un traguardo parziale ma molto gratificante.
E poi a nessuno farebbe piacere incontrare ai play-off una squadra senza particolari pressioni ancora imbattuta in casa…
I tifosi del finora inviolato Kauffman Stadium già sognano.