Adelman indica la via della vittoria ad un Jim Jackson particolarmente motivato
Alla fine di tutto, se la decisiva gara7 di questa notte avrà esito negativo, i Dallas Mavericks penseranno a lungo all'opportunità avuta in gara6 di chiudere la serie ed evitare l'ultima battaglia. Una gara6 giocata dagli uomini di Nelson in maniera molto superficiale, un po' come quella giocata nella serie precedente con Portland, solo che lì erano stati asfaltati, qui sono arrivati ad un tiro dalla vittoria e il tutto giocando, soprattutto in difesa, una partita a tratti imbarazzante per mancanza di intensità .
Avere chiuso la gara con un tabellino in cui si sommavano i 35 di Van Exel dalla panchina, i 21 a testa di Nowitzky e Finley e i 15 di Nash e LaFrentz, comparati alla tragica prova di un Bibby sempre più ancorato alle sue incertezze offensive, senza la vittoria che avrebbe aperto le porte della Finale di Conference, potrebbe costare caro ai Mavs, che hanno scherzato col fuoco contro i Blazers, ma che in questa gara7 potrebbero pagare la perfetta sintonia di squadra dei Kings e il fatto di partire favoriti davanti al proprio pubblico.
L'inizio di gara dei Kings è stato condizionato dai numerosi errori al tiro, ma Dallas non ne ha approfittato, anzi sparacchiando in più di un'occasione e perdendo numerosi palloni, con un Nash abulico e un Nowitzky ben marcato da Turkoglu. L'unica fonte di salvezza per i Mavs, perciò, come in quasi tutta la serie, è diventato Nick Van Exel, che ha ingaggiato un autentico duello dal 2° quarto in poi contro tutta la panchina dei Kings, in particolare con la coppia dei Jackson, Bobby e Jim.
A questo punto Adelman in gara7 darà l'ultima chance a Bibby per redimersi e ridiventare il leader offensivo e il tiratore infallibile visto nei playoffs dello scorso anno, altrimenti andrà immediatamente dalla sua coppia terribile di panchinari, che ha tolto le castagne dal fuoco in tante situazioni difficile per i Kings, soprattutto dopo l'infortunio di Webber.
Bobby Jackson, non è una novità , ha sempre risposto presente in questa postseason, ogni volta che Adelman ne ha avuto bisogno, e in più di un'occasione è stato offensivamente parlando il migliore in casa Kings, meritandosi appieno il titolo di sesto uomo dell'anno, vinto quest'anno proprio ai danni di Van Exel, arrivato terzo. I suoi 21 punti di gara6 hanno aiutato Sacramento a togliersi dall'empasse dovuto alla cattiva serata al tiro di Stojakovic e insieme all'ennesima fantastica prova di Doug Christie hanno permesso di mantenere sempre il vantaggio anche nei momenti in cui Dallas ha tentato la rimonta, suoi non a caso i liberi decisivi che hanno chiuso la partita.
Quello che però nella specifica e decisiva per i Kings gara6 è stato il vero MVP silenzioso, ma estremamente efficace, è stato l'altro Jackson, cioè Jim, che forse voleva dimostrare alla propria ex squadra e in particolar modo a Nelson, di essere ancora un giocatore importante, anche nei playoffs e con squadre che puntano al titolo.
La doppia-doppia snocciolata con grande intensità e aggressività , dimostra che Jackson ha un'estrema volontà di battere i Dallas Mavericks e portare Sacramento al turno successivo. I suoi 7 rimbalzi offensivi sono stati aiutati da una difesa molto soft dei Mavs, ma sono stati conquistati da un giocatore che alla fine è pur sempre una guardia, un piccolo che però ha una grandissima forza fisica e un'aggressività dovuta anche alle tante diatribe avute in passato con Nelson, che lo hanno portato a buttarsi in zona pitturata in ogni possesso, Adelman ha capito subito che Jim Jackson poteva essere l'uomo chiave in gara6 e non ha esitato a tenere fuori Bibby per dare spazio all'ex Mavs e Miami.
"Il nostro approccio a questa gara non è stato quello di disperazione.". Ha detto con tutta la freddezza del mondo Jackson. "Avevamo un lavoro da compiere (inteso come vincere n.d.r.) e l'abbiamo fatto.". Queste parole fanno capire quanto i Kings possano essere pericolosi in gara7 per Dallas, perché all'apparenza non sentono ossessivamente la pressione e il fatto di giocare fuoricasa non li spaventa.
Per questo i Mavs possono davvero recriminare verso loro stessi per l'occasione fallita di chiudere la serie in gara6.
In gara7 Dallas dovrà ritrovare soprattutto quel minimo di approccio difensivo dimostrato nella vittoria in rimonta di gara5, quell'intensità nel terzo quarto che ha permesso loro di annullare la perfetta macchina offensiva di Sacramento, cosa che non sono riusciti a fare affatto in gara6. Dovranno oltretutto cercare di avere più impatto nella propria area per evitare i facili rimbalzi offensivi regalati agli avversari, che ha permesso ai Kings di non pagare troppo la scarsa vena al tiro e soprattutto dato poche chance al proprio attacco di trovare il ritmo giusto, che li ha resi devastanti in vari frangenti di questa bellissima serie playoff.
Molto, comunque delle sorti delle due squadre, si giocherà sulle prestazioni delle proprie panchine, perche' mai come in questa serie, esse sono state decisive, decisamente più dei quintetti base. Van Exel, Bell, Williams lo stesso LaFrentz da una parte, i due Jackson, Turkoglu, Clark dall'altra, questa sarà la sfida nella sfida che probabilmente dirà quale squadra affronterà i San Antonio Spurs nella Finale di Conference.
Jim Jackson, uno dei protagonisti di questo particolare scontro, ha ancora parole che sanno di preparativo alla battaglia finale. "Questa è una partita in cui tu devi fare tutto quello a tua disposizione per vincere.“.
Una vittoria che vale una stagione, per tutte e due le squadre.