KMart in questa serie, ha vinto nettamente lo scontro diretto con Antoine Walker
I New Jersey Nets hanno raggiunto per il secondo anno consecutivo, la finale della Eastern Conference.
Ieri sera sul parquet del Fleet Center di Boston hanno battuto i padroni di casa 110-101, chiudendo il discorso qualificazione con un perentorio 4 a 0.
I Celtics escono dai playoff tra qualche polemica e tanti malumori. L'episodio increscioso avvenuto in gara 3 (mezza zuffa fra Walker e un tifoso), anche se non ha avuto ripercussioni tecniche (NBA non ha squalificato il giocatore), ha gettato benzina sul fuoco in un ambiente reso già più che infiammabile da dichiarazioni di Byron Scott "pepate.
Ne esce una partita intensa, con i bianco-verdi senza possibilità di errore che buttano sul parquet cuore e sudore. Non basta, di poco, ma (ahimè) non basta. L'amarezza bianco-verde per un finale che poteva essere più fortunato è evidente:
"abbiamo avuto due occasioni per far nostra questa partita" dice coach O'Brien," abbiamo sbagliato, la delusione c'è, sono stati più bravi gli avversari e a loro vanno i nostri complimenti".
Ed è andata proprio così. La partita infatti, ha riservato due supplementari prima di assegnare la vittoria. E Boston sia alla fine del quarto periodo, sia al termine del primo supplementare, ha avuto in mano i palloni del successo.
Al termine dei tempi regolamentari, nell'ultimo minuto un rimbalzo in attacco di Kerry Kittles (14p, 2/3 da 3), su un errore al tiro di Jefferson (15p, 7rb, 5ass), veniva convertito da "doubleK" in due punti fondamentali. Più uno, 90-89NJ. Toccava a Eric Williams (18p, in 42'), mandato in lunetta, l'onere di pareggiare e se possibile superare a pochi secondi dalla fine i Nets con due liberi. Uno su due e"overtime.
I primo supplementare vede segnare pochi punti (7-7). In casa Nets l'unico marcatore di questa prima frazione aggiuntiva, è l'eroe della serie, Kenyon Martin (22p, 10rb, 10/23 al tiro, in 51 min). K-Mart gioca l'ennesima partita convincente e solida, con la sua esplosività devastante difficilmente arginabile per i C's sia a rimbalzo, sia in campo aperto.
Alla fine del primo supplementare, ecco il secondo matchball per gli irlandesi. Dopo un errore proprio di Martin sul 97 pari, dalla media distanza in palleggio arresto e tiro (a volte sembra sbagliare a causa della troppa elevazione), la palla è nelle mani migliori per coach O'Brien. Quelle di Paul Pierce (27p, 10rb, 7ass). La stella biancoverde gioca l'uno contro uno vs Jefferson, che può valere la vittoria. Manda per le terre il suo difensore, si arresta per un comodo tiro dai 7 metri (comodo ovviamente per lui), ma il risultato non è il nailoon della retina, bensì unsanguinoso ferro esterno.
"Ho preso il tiro che volevo, purtroppo è uscito male , troppo a destra" dichiara uno sconsolatissimo Paul Pierce a fine partita, ""ma dobbiamo complimentarci con i Nets, con Kidd un leader straordinario che ha tenuto sempre in partita la sua squadra"
Tutti pronti per il secondo overtime.
Tutti, ma qualcuno più degli altri. E' facile intuire che con il passare dei minuti sia aumentata drasticamente la stanchezza sul parquet di gioco, maggiori spazi e transizioni difensive più lente. Chi ne approfitta a piene mani è il solito mvp della serata Jason Kidd (29p, 10 rb, 8 ass), che con due giocate d'autore firma il supplementare e manda New Jersey alla finale di Conference.
"La partita di Kidd"dice Byron Scott, "è stata fantastica, ha trascinato la squadra dal primo all'ultimo minuto. Il suo motore ha girato a pieni giri dall'inizio alla fine, fantastico"
anche coach O'Brien, non lesina complimenti alla super stella di NJ.
"Kidd è un grandissimo passatore, il più grande che io abbia mai visto"
"come dargli torto, difficile. Se si aggiunge che questo complimento lo stai facendo al miglior marcatore della serata, che ti ha appena fatto un trentello, beh il discorso "uomo franchigia", spesso tirato in ballo in merito al peso di Jasone, acquista un senso ben chiaro.
Anche "the genious" , dopo una partita finalmente competitiva (20p, 9rb, 7 ass) , e dopo i citati dissapori con il tifoso (ah, il tifoso è stato radiato dalle partite casalinghe dei C's), mette da parte la tradizionale arroganza e si complimenta con i vincitori:
"Hanno veramente una bella squadra, gli auguro ogni fortuna per il loro finale di stagione. Noi dovremo rinforzarci, migliorare e ripresentarci all'appuntamento l'anno prossimo più forti"
E' ora il tempo delle analisi in casa Celtics. A farle ci sarà anche un nome nuovo. Danny Ainge è stato nominato in settimana nuovo "executive director" della società . A lui spetteranno le scelte di programazione per riportare Boston ai fasti di un tempo.
I Nets avranno qualche giorno per potersi riposare. Almeno cinque, visto che il nome dell'altra finalsta è assai più in discussione, essendo la serie tra Pistons e 76ers, attualmente sul 2 pari. La finale non inizierà prima di domenica, e questi giorni di recupero, tenendo conto dei ritmi intensi dei playoff NBA, potrebbero risultare importantissimi per il finale di stagione dei Nets.
Noi aspettiamo la vincente tra Pistons e Sixers, fiduciosi che la finale della Eastern possa essere un duello avvincente, ma consci anche del fatto che gli anelli passano ad ovest.