Jamaal Magloire, uno dei free agent più ambiti di quest'anno. Non sarà facile tenerlo.
Charlotte vs New Orleans. Queste due città sono il passato (Charlotte) e il presente (New Orleans) per gli Hornets e i destini di queste due città si intrecceranno anche nel 2004/05.Infatti Charlotte, al momento priva di squadra NBA, rientrerà in gioco con una franchigia di espansione proprio nel 2004/05 e ciò manderà i New Orleans Hornets nella durissima western conference. Riguardo alla durezza della costa ovest degli ultimi anni Pj Brown si è detto felice di averla evitata sino a questo punto della carriera, perché giocare tutte le sere contro i Duncan, i Garnett e i Nowitzki della situazione avrebbe ridotto sicuramente la sua permanenza da Stern.
Nonostante questo spostamento possiamo notare come, però, durante l'ultima stagione gli Hornets abbiano avuto un buon 15-13 contro le squadre di ponente. Anche se il record è tutto da verificare se proiettato sulle 55 partite che si troverebbero a dover giocare nel 2004.
L'ultima regular season degli Hornets, chiusa a 47 w e 35 L, è stata ondivaga e decimata da alcuni importanti infortuni. Il più influente è stato sicuramente quello di Baron Davis che ha dovuto saltare 32 partite per infortuni alla schiena e al ginocchio. Un problema perdere un all'star per 32 partite direte voi"non necessariamente"Infatti col Barone ai box il record degli Hornets è 21 vittorie e 11 sconfitte (per un ottimo 65,6%), mentre col barone in campo il record è 26 vittorie e 24 sconfitte (per un non esaltante 52,4%).Inoltre, nel mese di febbraio col "barone" in borghese, Mashburn è stato nominato "player of the month" per la eastern conference viaggiando a 25,1 punti, 6,8 rimbalzi e 6,4 assists ad allacciata di scarpe (più una sontuosa tripla doppia contro gli Heat da 18 punti 13 rimbalzi e altrettanti assists) e portando i suoi ad un record di 9-4. Jamal ha giocato stranamente tutte e 82 le partite di regular season completando la stagione a quota 21,6 punti 6,1 rimbalzi e 5,6 assists con il 42% dal campo e il 39% da 3,essendo anche il 23° giocatore nella particolare categoria dell'efficiency.
Un altro importante fattore per la, tutto sommato discreta, stagione degli Hornets è stata sicuramente la front line che ha portato tanto lavoro sporco ma soprattutto tanti rimbalzi e parecchia difesa. Quest'anno con la promozione in quintetto Jamal Magloire si è guadagnato una buona nomea all'interno dell'NBA tanto da essere un lungo molto appetibile e quasi dominante nella eastern conference. Se pensate che oltre all'atletismo di Magloire gli Hornets in ala grande hanno un signore di nome Pj Brown possiamo affermare senza paura di smentita che abbiano la miglior front line dell'est o perlomeno la miglior coppia di lunghi.
Il quintetto oltre alle due star e i due lunghi è completato dal co-capitano (assieme a Mashburn e Davis) David Wesley che fa dell'in between game un credo e in questa stagione ha riscontrato discreti risultati chiudendola con 13,2 punti e il 43% dal campo.
La panchina degli Hornets è abbastanza profonda e annovera un mix di veterani come george Lynch e Stacey Augmon e giovani interessanti come Courtney Alexander e Jerome Moiso.
Appurato che il roster è sicuramente di primo livello nella eastern conference la base delle difficoltà che colpiscono gli Hornets è la coesistenza due stelle in campo, che dovrebbe essere risolta dagli assistenti o da Silas in persona, che però non è ancora riuscito a venirne a capo.
Questo problema non sembra impensierire molto la dirigenza, tanto che Silas ha ricevuto una tale fiducia, che durante un periodo difficile, dove si parlava di un suo possibile licenziamento, lo hanno comparato a Phil Jackson dicendo che l'unico allenatore migliore di Silas è proprio il "maestro zen" e se non si poteva arrivare a lui sarebbe stato inutile ogni cambiamento.
Nonostante questa fiducia dimostrata, Silas agli Hornets non ha mai passato il secondo turno (sconfitti nel 2001 da milwaukee in gara 7 e lo scorso anno dai Nets in 5 gare) ed ha perso al primo turno (nel 99/00 dai Sixers pura vendo il vantaggio del campo e sempre dai Sixers nella serie appena conclusa per 4-2 perdendo gara 6 in casa).Il record di Silas nei playoff dice 12-15,non certo esaltante per le aspettative degli Hornets.
Dopo le testimonianze di fiducia e di stima, un bel giorno dopo l'eliminazione avvenuta per mano dei Sixers, Silas viene raggiunto da un'inaspettata notizia: "You 're Fired". Silas ha detto di essere molto stupito della decisione ma di accettarla, ha anche salomonicamente detto di augurare ogni meglio alla squadra e ai suoi giocatori sperando di trovare un'altra sistemazione che lo possa soddisfare.
Credete che sia finita? Niente affatto anche il gm degli Hornets, tale Jeff Bower, si è dimesso per andare a fare il vice allenatore a Penn State. E' già partita la caccia al nuovo gm e al nuovo allenatore. I nomi si sprecano ma la voce più insistente parla di Tim floyd come capo allenatore, mentre per quanto riguarda il gm si fa anche il nome di Michael Jordan appena "liquidato" da Abe Pollin.
L'opzione MJ sembra remota ma mai dire mai con Jordan…
Durante l'ultima regular season la dirigenza, hanno parlato in termini positivi anche del pubblico che segue gli Hornets nella New Orleans arena, infatti i tifosi della città del jazz hanno portato molto entusiasmo in più rispetto all'ormai derelitto Charlotte Coliseum.
Questo apporto dalle tribune si è riflesso anche in campo dove NO mantiene 97,3 punti di media col 45,3 dal campo. D contro, lontano dal campo amico gli Hornets viaggiano a 90,2 punti con il 40,6 dal campo.
Il differenziale casa- trasferta parla chiaro, gli Hornets in casa fanno molto bene grazie anche al "12°uomo" ed hanno un record di 29vinte e 12 perse, mentre in trasferta tendono a disunirsi e a fare fatica (il record "on the road" è 18-23).
In questa stagione hanno avuto anche il terzo miglior bilancio della eastern conference nella categoria rimbalzi, ma in estate dovranno far fronte alla una potenziale perdita di PJ Bown in front line che si aggiungerà a quelle di Kenny "chibbs" Anderson e Jerome Moiso.
Kenny Anderson è arrivato a stagione in corso dai Seattle Supersonics in cambio del centro Elden Campbell. Questo scambio, fatto solo per esigenze salariali, a fine stagione libererà nel cap degli Hornets ben 9,1 mln di dollari. Per quanto riguarda PJ Brown si vocifera di una "sign and trade" ma non si sa ancora bene né con chi né come; oppure in un prolungamento del contratto di Magloire a 6/7 mln di dollari e l'investimento sull' "enfant du pais" Samaki Walker che potrebbe essere stimolato dal giocare vicino a casa (Louisville).
Gli Hornets dovranno inoltre decidere se esercitare o meno l'opzione su Courtney Alexander, e vista la deludente stagione del prodotto di Fresno State sembra molto probabile il non esercizio dell'opzione. Dovendo far fronte a queste perdite gli Hornets dovranno sicuramente investire durante la offseason per non far si che il loro roster si indebolisca troppo. I soldi a disposizione per trovare qualche buon free agent ci sono, tutto dipenderà da come vorranno investirli e su che tipo di scommesse faranno. Dopo un'altra precoce eliminazione dai playoff bisogna sicuramente cambiare qualcosa per invertire la tendenza negativa.