Paul Pierce, stella dei Celtics, prova a portare Boston in finale di conference, ci riuscirà ?
I playoff NBA sono talmente belli che sembrano volare.
Pochi giorni fa' eravamo attenti nel descrivere “l'inizio delle danze” e oggi siamo già pronti ad analizzare il secondo turno. Lo faremo focalizzando l'attenzione sulla semifinale della Eastern Conference tra New Jersey Nets e Boston Celtics, al via nella serata di lunedì 5 maggio con gara1. La sensazione sui playoff per chi ama questo sport è un pò quella che si ha sulle vacanze, passano sempre troppo in fretta.
La sfida tra Nets e Celtics è una sorta di rivincita della finale della Estern Conference dell'anno scorso. A spuntarla nella primavera scorsa, furono I Nets, poi sconfitti nella finale per l'anello dai Lakers (4-0). In quella occasione, la serie fu coinvolgente, finì 4-2, con Boston che persa la prima, si portò poi in vantaggio sul 2-1, prima di arrendersi in gara 4, 5 e 6.
Allora furono tutte partite combattute e a basso punteggio. In sei incontri soltanto due volte una squadra superò i 100 punti (i Nets in gara 1 e 5).
Quest'anno le due franchigie si sono incontrate 4 volte, con un referto finale ancora a favore dei ragazzi di Byron Scott (NJ). La prima sfida (a novembre) è stata l'unica ad appannaggio dei Celtics di coach Jim O'Brien. Tra le 3 vittorie Nets, bisogna ricordare quella avvenuta il 25/12 nella partita di Natale, dove NJ ha rifilato un + 36 finale ai suoi avversari (massimo margine di vittoria nella storia Nets contro Boston)
In queste quattro gare di regular season, i Nets hanno espesso il loro gioco abituale, fatto di contropiede e atletismo, ma anche di difesa e rimbalzi. Per quanto riguarda il primo aspetto (gioco offensivo), è scontato che tutto passi dalle mani del suo play e leader indiscusso Jason Kidd. Mr tripla doppia è reduce da un'altra straordinaria annata (18.7p, 8.9ass, 6.3rb)e da una serie autoritaria contro i Bucks (eliminati al primo turno per 4-2)contro i quali ha sostanzialmente mantenuto le sue abituali medie (18.8p, 9.2ass, 6.8rb).
L'arma del contropiede è senz'altro così efficacie anche per merito di coloro che corrono sulle corsie esterne per ricevere i regali di Kidd. Kenion Martin ha disputato una eccellente stagione, (16.7p, 8.3rb) confermando quanto di buono fatto vedere nella passata annata.
Sarà lui a prendere Pierce in più occasioni, ed il duello si annuncia elettrizzante. Da un lato tutta la la tecnica sontuosa della pointguard bostoniana, dall'altra le gambe più esplosive sul parquet di gioco. Eccezion fatta proprio per l'altro esterno Nets, Richard Jefferson. Giocatore dalle potenzialità atletiche illimitate, ha trovato quest'anno posto in quintetto e non ha deluso le aspettative (a parte un briciolo di continuità su cui si deve ancora migliorare). In regular season ha tenuto una media di 15.5 punti a serata, e altrettanti ne ha messi nel primo turno di playoff (15.2)
Il secondo punto di interesse a cui si faceva riferimento è la difesa.
I Nets quest'anno hanno indubbiamente costruito le vittorie contro i Celtics, partendo da un buon lavoro nella propria metà campo. Ciò è dimostrato delle statistiche dei giocatori chiave di Boston, che nelle partite in questione, hanno notevolmente abbassato le loro percentuali.
Cerchiamo di analizzare i dati principali:
Antoine Walker, AllStar di coach O'Brien, ha chiuso la regular season con 20 punti di media, 7.2 rimbalzi e 4.8 assist per gara. Il talento sconfinato del prodotto di Kentucky non ha ancora trovato quella costanza che gli permetteebbe di entrare nei 4/5 giocatori più forti della lega, ma ha senz'altro disputato un'altra stagione da All Star. Contro i Nets, ha tenuto una media di 15 punti, ben 5 sotto la stagionale. Inoltre “The Genius” ha tirato quest'anno con il 38.8% dal campo, contro Boston con un modesto 28.4%.
Stessa sorte è toccata a Paul Pirce, l'altra super-star bianco-verde. Le sue medie abituali hanno subito un leggero ribasso contro i Nets, I 26 punti di media son diventati 22.4, con un ribasso anche nelle sue percentuali di tiro (da 41.6% a 36.7%). Staremo a vedere se “PP” riuscira ad invertire quell'opinione ormai diffusa che lo vede escluso dal prossimo Dream Team.
A dar man forte alle due stelle biancoverdi, ci saranno giocatori spesso considerati gregari, ma altrettanto frequentemente decisivi. In primis, Tony Delk. La guardia di Kentucky (1.88cm) è uno dei pochissimi ad aver scritto più di 50 in un referto NBA, 53p nel 2001 contro i Kings ed è reduce da una splendida serie contro Indiana (15.5p media). A lui toccherà essere l'alternativa offensiva alle prime due bocche da fuoco dell'attacco di coach O'Brien.
L'analisi dei dati delle ultime stagioni pone ovviamente New Jersey, in leggero vantaggio nei pronostici di inizio serie, ma la storia delle due franchigie narra ben altro. Pare giusto sottolineare che nei 133 incontri ufficiali fino ad oggi disputati tra Nets e Celtics, è ovviamente Boston a farla da padrone, con 89 vittorie (48 in casa propria, 41 in trasferta)a fronte delle 43 avversarie.
Boston è reduce dalla serie contro Indiana, vinta 4-2 contro i pronostici iniziali che vedevano favoriti i Pacers. Nulla pare quindi vietare a Pierce e compagni il secondo colpaccio in questi playoff 2003.
Proviamo ora a fare qualche nome di coloro che, a nostro giudizio, potrebbero risultare decisivi, esclusi gli illustri scontati di cui abbiamo già parlato.
In casa Nets, molto potrebbe dipendere dalla vera bandiera della franchigia, Kerry Kittles. Giocatore che ha vissuto con questa casacca anche i periodi nefasti della franchigia e che oggi viaggia a 13.3 di media in stagione. Le sue percentuali nel tiro da fuori potrebbero essere una delle chiavi di lettura della serie.
Sull'altra sponda seguiremo con particolare attenzione le prestazioni di Walter McCarty. Il campione Ncaa con Kentucky nel '96 (stessa squadra di Delk)è reduce da un primo turno sopra le righe (12 punti di media), e atteso a conferme in questa serie contro NewJersey, dove in zona pitturata può dire la sua.
Siamo pronti per seguire questa appassionante semifinale di conference, certi che non tradirà le aspettative e che le tante stelle in campo continueranno a fornire al massimo lo spettacolo più bello del mondo…i playoff nba.