Atlanta Braves: Season Review

Andruw Jones, 51HR e 128 RBI in stagione.

Anche nella scorsa off-season gli Atlanta Braves hanno mantenuto la linea di condotta che li ha portati a vincere il titolo della National League East Division per ben 13 volte consecutivamente, rafforzandosi senza dimenticare di non sperperare dollari.

Nonostante la perdita di ben tre lanciatori partenti la dirigenza è riuscita a ridare grande consistenza al monte con l'acquisizione di Tim Hudson e con il ritorno a starter pitcher di John Smoltz dopo tre anni passati da closer.

La rotazione era completata da:
Mike Hampton, potenzialmente più di 15 vittorie nel braccio
Horazio Ramirez, dimostratosi il miglior partente dei Braves fino al suo infortunio alla spalla durante la stagione precedente.
John Thomson, altro lanciatore di grande consistenza.

Per quanto riguarda il bullpen i migliori rilievi sono Kolb, che viene da una grande annata, David Gryboski e dal criticatissimo Chris Reitsma, mentre si punta anche sul rookie Roman Colon.

La partenza di J.D. Drew è stata la più grande perdita per Atlanta la quale, ha deciso di rimpiazzarlo, spendendo pochi soldi, con Raul Mondesi, mentre l'arrivo di Brian Jordan ha coperto il ruolo di esterno sinistro anche se, rappresenta una scommessa per il coach Bobby Cox ,viste le sole 127 partite giocate nelle ultime due stagioni per problemi al ginocchio sinistro.

La storia dei Braves a partire dagli inizi degli anni 90 ci dice che il titolo di division è stato automatico mentre invece, i dolori sono sempre cominciati nei play-off. Nella post season il sogno dei georgiani di vincere le World Series, eccezion fatta per il 1995, è stato solo accarezzato per ben quattro volte, oppure nemmeno avvicinato nelle molte altre occasioni avute.

Detto questo, Atlanta partiva in prima fila verso il 14esimo titolo divisionale consecutivo con già  nel mirino il mese di Ottobre.

La stagione è iniziata con la sorpresa dei neonati Washington Nationals in testa alla division ed Atlanta costretta a rincorrere ma poi, come molti prevedevano, la nuova arrivata si è sciolta e la solidità  dei ragazzi di Cox ha avuto la meglio, risultato: 90-72 e primo posto conquistato in pieno controllo senza affanni.

Nel tirare le somme di questa annata, non si puo' fare a meno di dare un'occhiata all'organizzazione delle Minors di Atlanta.

I georgiani possono vantarsi di avere quella che, molto probabilmente, e' la migliore gestione del proprio sistema grazie anche al grande contributo offerto da Roy Clark ed il suo scouting staff.

Con gente promettente come James Parr ed Eric Campbell e giocatori che si apprestano a dare un notevole contributo lungo tutta la prossima stagione come Andy Marte e Brian McCann, i Braves sembrano gia' sulla buona strada per sfornare giovani talenti utili alla causa.
Da questa grande fucina di promesse ne e' emersa una su tutte, l'out-field Jeff Francoeur.

Molti addetti ai lavori non si aspettavo che questo ragazzo proveniente dal doppio-A riuscisse ad adattarsi cosi' repentinamente alle Majors invece, grazie ai 13 homers e 43 RBI collezionati in sole 66 partite, ma anche ai ben 12 assist, si e' inserito nella lotta per il titolo di NL Rookie of the year.

Anche il catcher Brian McCann, ha fatto il salto dal doppio-A ottenendo buoni numeri, 5 HR con 18 RBI in 160 turni in battuta. Non partira' di certo come titolare ma sicuramente e' in grado di ritagliarsi sempre piu' spazio.

Le buone notizie sono venute anche dal monte di lancio grazie a Kyle Davies che nella parte iniziale di stagione si e' dimostrato lanciatore solito con un record di 7-4 e 4.82 ERA in 19 partite, tredici delle quali come partente.

Anche il rapporto strikeout su walk, 57/45, e' stato piu' alto di quanto anche i Braves si aspettassero. Dalla meta' di Agosto il suo rendimento e' calato (1-1, 7.84 ERA) ma, puo' ragionevolmente puntare al ruolo di partente

Un altro giovane che sembra promettere bene e' il 2B Pete Orr.
A differenza di altri, la sua carriera nelle minor non e' stata sfavillante come anche lo Spring Training tuttavia, e' riuscito a conquistare la fiducia di coatch Bobby Cox che lo ha fatto giocare in ben quattro ruoli nell'arco di 106 partite; l'impiego in diverse posizioni non gli ha impedito di battere alla media di .288.

Procede a gonfie vele anche la crescita della scelta al primo giro del 2003, il catcher Jarrod Saltalamacchia, dimostratosi tra i migliori prospetti nella Carolina League.
Lo switch-hitter ha collezionato numeri ragguardevoli: 0.314 di media battuta con 19 HR, 81 RBI, .519 SLG. Solido da entrambe i lati del piatto: 0.305 come RH e 0.319 come LH.

Jorge Sosa, è stato uno dei giocatori più sorprendenti.
Acquisito solo verso la fine del mese di Marzo come relievo, si è ritagliato il ruolo di partente nella rotazione, portando a casa 13 vittorie.

Non si può parlare di Atlanta senza nominare Andruw Jones.
Grazie al suo immenso talento come esterno centro,dal 1998 al 2004 ha sempre vinto il Gold Glove ma, aveva sempre dimostrato una consistenza offensiva latitante, ed anche il suo atteggiamento spesso svogliato e la mancata propensione alla fatica in campo, lo stavano limitando non poco.
Fortunatamente agli inizi di questa stagione si è intravisto un Andruw diverso ed i numeri gli hanno dato ragione: 51 HR, 128 RBI e la conseguente possibilità  di essere eletto MVP.

Le ottime prestazioni di Jones ed anche del vecchio Smoltz (14 vittorie) sono state fondamentali per una squadra che puntava dritta alla post season nonostante un bullpen poco affidabile e gli infortuni dei veterani Chipper Jones, John Thomson e Mike Hampton.

Coach Bobby Cox ha dovuto utilizzare ben 18 rookie nel corso dell'annata ma la squadra ha risposto bene, mettendo in evidenza della grandi matricole come LaRoche, Langerhans e Johnson oltre al già  citato Francoeur.

Se è vero che i rookie si sono dimostrati all'altezza della situazione, bisogna anche ammettere che certe assenze si sono fatte sentire, eccome.
Con Hampton fuori per gran parte degli ultimi cinque mesi della stagione e Thomson sulla disabled list per circa 12 settimane, alcuni dei successi che la rotazione dei partenti poteva ottenere sono stati dilapidati da uno dei peggiori bullpen di Atlanta degli ultimi 15 anni.

Ovviamente, sul giudizio della stagione pesa l'ennesima sconfitta alle Division Series.
Dopo la sconfitta per 3-2 contro San Francisco nel 2002, quella con il medesimo punteggio subita dai Chicago Cubs ed ancora la sconfitta nella partita decisiva con Houston, quest'anno c'era la speranza di arrivare alla NLCS ma ancora una volta, il sogno si è interrotto sul più bello.

I Braves hanno sprecato la grande occasione di forzare la serie a gara 5 ma bisogna riconoscere loro il merito di aver dato vita ad serata memorabile, la serata dei record.

La partita più lunga in termini di inning:18
Record di durata: 5:50
Record uguagliato di giocatori utilizzati (Houston): 23
Record di giocatori schierati: 42 (Houston 23 , Atlanta 19)
Record di Grandi Slam: 2 (Adam LaRoche e Lance Berkman)
Record di lanci effettuati: 553 (Astros 300, Braves 253)

Dopo questa maledetta domenica, sono affiorati vecchi ricordi nelle teste e negli occhi dei tifosi di Atlanta. John Smolz ha rivissuto la memorabile gara 7 delle World Series del 1991, quella sera John era il partente e giocò una delle sue più grandi partite. Lanciò 7.1 inning senza concedere punti ma non riuscirno ad evitare la sconfitta.

It gets old when you battle your butts off. We're tired of the classics that we're losing.
This is probably the greatest Division Series game ever played

Una sconfitta del genere è durissima da digerire ma ad Atlanta sono purtroppo abituati a dover uscire di scena proprio sul più bello, ma sono altrettanto avvezzi a rimboccarsi le maniche e guardare verso il futuro.

Uno dei principali obiettivi per i Braves è quello rifirmare il contratto a Rafael Furcal (46 basi rubate e 11 tripli), con la speranza di continuare a dare solidità  al line-up che ha come punti di forza, Andruwe Chipper Jones.

Se Marcus Giles(104 punti con 45 doppi) sarà  in grado di fornire ottime prestazioni al piatto nella parte alta del lineup, Adam LaRoche e Jeff Francoeur potranno portare a casa parecchi punti.
Anche nella posizione di catcher ci potrebbe essere una buona produzione offensiva grazie a McCann e Johnny Estrada.

Con Smoltz e Hudson, la rotazione promette di essere ancora molto affidabile, mentre Ramirez e Sosa potrebbero garantire maggior profondità  alla parte centrale. Allo stesso tempo, la società  potrebbe decidere di puntare sull'esperienza di Thomson,. Per la quinta posizione, dovrebbe esserci spazio per i giovani Davies, Lerew o Chuck James.

I maggiori dubbi da sciogliere riguardano il bullpen.
Boyer, Joey e Macay McBride sono giovani talenti per il futuro, ma sicuramente si dovrà  mettere mano al portafogli per poter acquisire dei rilievi veramente affidabili da subito.

Le cose da fare non sono poche ma il futuro sembra roseo (almeno fino al mese di ottobre) stando alle parole del general manager John Schuerholz:

Abbiamo l'atteggiamento giusto, la consapevolezza di essere competitivi e l'intenzione di fare il possibile per far funzionare le cose al meglio. Abbiamo questa fiducia

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