Duncan e O'Neal. Ovvero due modi diversi per essere comunque protagonisti.
San Antonio Spurs 95 - Los Angeles Lakers 99
Una vera partita di play-off NBA.
Gara 4 della serie fra San Antonio Spurs e Los Angeles Lakers ha rappresentato davvero una delle migliori serate di pallacanestro viste nella post season fino a questo momento e al contempo sembra aver risposto alle più accorate preghiere del commissioner David Stern.
Gli ingredienti per la grande gara ci sono stati tutti. Fin dal pre partita.
I Lakers hanno infatti perso il proprio coach, Phil Jackson, che il giorno precedente la gara è stato operato in angioplastica per l'ostruzione al 90 % di una arteria (possibile un suo ritorno in panchina già per gara 5 a San Antonio).
Sulla panchina giallo viola si è quindi seduto l'assistente di tante battaglie, Jim Cleamons, che al di là della retorica, ha guidato la squadra con grande freddezza e seguendo alla lettera i dettami ormai automatizzati della filosofia Jacksoniana.
A parte questo episodio, la partita è stata intensissima e godibile.
I due primi quarti hanno portato il marchio degli Spurs, che senza strafare si sono ritrovati in vantaggio di 7 punti (46 a 39), nonostante un David Robinson completamente sovrastato da O'Neal e grazie ad un Duncan sempre più in versione leader maximo del proprio spogliatoio (36 punti, 9 rimbalzi e 5 assist per lui) e ad una difesa che non lasciato nessun tiro facile agli avversari.
L'ombra di un 1 a 3 pressoché definitivo sembrava potersi avverare allo Staples, ma come spesso accade il terzo quarto inscenato dai Lakers ha cambiato volto alla sfida.
In questa frazione i padroni di casa hanno schiacciato decisamente il piede sull'acceleratore grazie soprattutto ad un Kobe Bryant autore alla fine di 35 punti e 7 rimbalzi che ha portato ad un più 11 nei dodici minuti (32 a 21).
Alla fine però la gara si è decisa nell'ultimo minuto. A poco più di 75 secondi dal termine, O'Neal ha ricucito il punteggio sul 95 pari con un 2 su 2 nei liberi (statistica finale 17 su 23) e nel resto del tempo la differenza l'anno fatto la difesa inferocita degli angelini, una sanguinosa palla persa di Parker su passaggio a Ginobili e la freddezza nel tiro libero dei Lakers. Risultato finale 99 a 95 per i padroni di casa, serie riequilibrata e una gara 5 che nelle previsioni si attende come assolutamente impedibile.
Restando però ancora un attimo su gara 4, oltre al già citato Bryant, la differenza in termini di impatto è stata ancora tutta dalla parte di uno Shaq sempre meno controllabile. Il centro ha siglato alla fine 29 punti, con 17 rimbalzi, 5 assist e 4 stoppate. Un peso e una efficacia della quale hanno beneficiato in termini di scarichi, Derek Fisher autore di 17 punti e Brian Shaw, come sempre più a suo agio nel ruolo di specialista e autore di un 2 su 3 nelle triple.
Dalla parte degli ospiti sono due le cifre che fanno riflettere.
Per la prima volta, la scorsa serata i Lakers hanno perso meno palle degli avversari (13 a 14). In compenso hanno assestato ben 6 stoppate in più e sono stati mandati a tirare dalla linea dei liberi ben 45 volte, contro le 26 degli avversari. Un dato questo che ha fatto storcere il naso a Duncan ad esempio, soprattutto alla luce delle dichiarazioni di Jackson dopo gara1, ma che esemplifica chiaramente il cambio nel tasso di aggressività offensiva operato dai Lakers partita dopo partita.
Per i texani, le note liete sono giunte come detto dal loro MVP, ma tutto il reparto piccoli si è battuto davvero bene mandando a referto i 13 punti di Ginobili con 4 rimbalzi, 4 assist e nessun turnover, i 14 di Parker e i 15 di Jackson, statistiche queste ultime macchiate però da troppe palle perse, alla fine 7 in totale per i due titolari.
Il resto del reparto lunghi degli Spurs si è dovuto prendere una serata di vacanza per far sfogare Shaq, ma il riscatto potrebbe essere dietro l'angolo.
Fra sole 36 ore infatti, il parquet del SBC Center tornerà protagonista per gara 5. Vantaggio del campo a parte, la partita si prospetta decisiva, un must-win, come l'hanno definita tutti gli interessati.
Per San Antonio sarà l'occasione di scacciare un bel po' di fantasmi, per Los Angeles la possibilità di un blitz decisivo per le sorti della serie.
Il vantaggio a questo punto è davvero pari.
Alla prossima.