Il principe della partita: Tayshaun Prince!
Philadelphia @ Detroit 97-104 OT
"C'era una volta un principe che, dopo aver combattuto con grande ardore per liberare il Palazzo di Detroit dall'assalto delle maglie nere di Philadelphia, divenne famoso in tutto il Michigan come "il salvatore".
Avete capito a chi mi sto riferendo?
L'eroe di Gara 2 è stato senza ombra di dubbio il rookie Tayshaun Prince, il quale, causa l'assenza per infortunio di Chauncey Billups, ha avuto l'occasione di giocare fin dall'inizio, dopo tanta panchina.
Così, mentre Allen Iverson (31 per lui), con la propria squadra sopra di 2 a 15 secondi dalla fine dell'incontro, sbagliava due volte dalla lunetta, il "Principe", a 4 dalla sirena, portava la partita all'overtime e, nella frazione supplementare, segnava 7 punti d'oro che spingevano i Pistons alla vittoria; a referto comparivano 20 punti (8 su 13 dal campo) e 9 rimbalzi.
Complimenti Tayshaun!
Quasi dimenticavo, Ben Wallace ha portato a casa i "soliti" 15 rebounds, ma ormai questa non è più una novità . Ogni volta poi che il numero 3 di Detroit inchioda una stoppata, nel Palace viene fatto risuonare un "dong" simile a quello del Big Ben di Londra: spettacolo nello spettacolo, ed ennesima dimostrazione che al di là dell'oceano ne pensano davvero una più del diavolo.
"Era una situazione nella quale il team aveva bisogno di me ed io dovevo dare qualcosa.
Il nostro morale è alto, dobbiamo solo continuare così. Riguardo a Chauncey, senza di lui abbiamo faticato ma Chucky Atkins ha svolto un ottimo lavoro" - il commento del protagonista di gara 2.
"Volevamo dimostrare a molte persone che siamo in grado di giocare bene anche senza il nostro play titolare.
Tutti hanno dato un grande contributo. Jon Barry ha portato sul campo una grande energia e Tayshaun Prince è stato l'uomo della partita. Questo ragazzo darà spettacolo qui a nella Motown ancora per parecchio tempo" - la dichiarazione di Atkins nel dopo partita.
Coach Rick Carlisle ha avuto innanzitutto parole d'elogio per il pubblico: "Come prima cosa devo ringraziare il nostro pubblico che è stato fantastico. Ci ha aiutato moltissimo. Per ciò che concerne i ragazzi, – ha proseguito l'allenatore dei "pistoni" - Prince è stato determinante, un fattore chiave in particolare nel tempo supplementare.
Jon Barry ci ha invece garantito un grande dinamismo mentre Chucky ha svolto con diligenza il proprio compito nella posizione di point guard, segnado anche 23 punti. Infine, Ben ancora una volta ha dominato tutto e tutti in difesa.
"Mi levo il cappello nei confronti di tutti quei giocatori che si sono fatti trovare sempre pronti quando era il momento e che questa sera hanno dato un contributo fondamentale per il risultato. Riguardo a Prince, i miei complimenti vanno a Joe Dumars che lo ha scelto".
Dunque quasi una dichiarazione d'amore per il roster nella sua completezza, a sottolineare se ancora ce ne fosse bisogno, quanto questo gruppo sia unito.
Di umore opposto i giocatori dei Sixers, a cominciare da The Answer, l'uomo che in negativo ha deciso la sfida: "E' davvero una brutta sensazione. Ho avuto la possibilità di chiudere l'incontro e ho fallito. Adesso dobbiamo assolutamente vincere le due gare in casa e poi tornare qui e fare risultato.
La squadra ha fatto il possibile per uscire vittoriosa, io no". Come al solito, quando c'è da prendersi qualche responsabilità , Allen non si tira certo indietro. La sua dura analisi circa il proprio rendimento gli fa onore; adesso tocca a lui reagire, facendo capire perché il suo soprannome (o meglio, uno dei suoi") sia La Risposta, a cominciare da sabato.
Con i se ed i ma non si fa la storia, ma è innegabile il fatto che se Jewel avesse infilato i due tiri dalla linea della carità , i 76ers adesso starebbero festeggiando invece, la cruda realtà è diametralmente opposta e i tifosi della Città dell'Amore Fraterno non possono che prendere atto dello 0-2, contando in un pronto riscatto della squadra nei prossimi due impegni, in programma al First Union Center il 10 e l'11 maggio.
La loro speranza è che a risuonare in quei giorni non sia il Big Ben ma la Freedom Bell!
Stay tuned!