Il Coach of the Year e l'MVP stagionali hanno dimostrato sul campo di meritare il premio.
TONY PARKER: Una serie giocata con molti alti e bassi. Inguardabile nelle prime 2 partite, ha giocato una strepitosa gara 3, quella che ha tolto dalla testa della truppa di Popovich la 'paura' di Phoenix. Nelle successive 2 gare ha svolto iol suo lavoro senza eccellere. Da lui ci si aspettava sicuramente di più. Voto: 6.5
STEPHEN JACKSON: A parte gara4, un vero rebus per la difesa dei Suns. Implacabile con 2 metri di spazio, puniva ogni minimo raddoppio su Duncan. Mano di ghiaccio anche nei tanti finali infuocati, in cui non tradiva nemmeno dalla lunetta. Voto: 7.5
BRUCE BOWEN: Tanti litri di sudore spesi per contenere il secondo miglior attaccante dei Suns, tale Shawn Marion, e con buoni risultati. In attacco fa quel che può, concedendosi il lusso di fornire una prestazione extralusso in gara4 con 19 punti (record personale nella post season) e 7-8 al tiro. Voto: 6.5
TIM DUNCAN: Intelligenza cestistica allo stato puro. Viene raddoppiato o triplicato? Benissimo, nessun problema e palloni al bacio per gli altri. I Suns hanno focalizzato su di lui la loro difesa e l'MVP li ha dominati non segnando, ma facendo tutto il resto (rimbalzi, stoppate, assist) come un vero gregario. 2 gare oltre i 20 rimbalzi e una tripla doppia nella decisiva gara 6. Difficile trovare una stella che accetti di fare ciò: grandissimo. Voto: 9
DAVID ROBINSON: Il grande vecchio sa ancora come si sta su un parquet e lo dimostra sera dopo sera. Ovviamente si deve accontentare dei secondi tiri e dei palloni che capitano, ma difficilmente spreca qualcosa. Soffre ovviamente Stoudemire, ma non è certamnente una colpa. Voto: 6.5.
PANCHINA: La vera arma segreta, il quid in più degli Spurs. Ginobili e Rose su tutti, hanno dato un contrubuto fondamentale al team. Senza di loro forse SA sarebbe già in vacanza. L'argentino ha messo il sigillo a gara 6 con 2 recuperi e 2 bombe nel finale, stessa cosa in gara2, oltre a tante altre belle cose. Rose ha lottato come un leone sotto canestro, sfoderando la gara della vita in gara5, dove ha messo a referto 27p e 13 rimbalzi. Ottimo anche Claxton e un plauso a Ferry, che in gara2 ha sostituito Rovbinson infortunato catturando 10 rimbalzi e realizando la tripla che ha svegliato la squadra. Voto: 8.5.
COACH: Popovich ha fatto un grande lavoro di rotazione degli uomini, mettendo sempre n campo tutti i giocatori al momento giusto. Ha superato il problema del triplicamento continuo di Duncan in maniera eccellente, dimostrando di saper modificare in corsa il suo gioco. Da vero coach of the year. Voto:8.
STEPHON MARBURY: Devastante nelle prime 2 partite, dove ha fatto un sol boccone del francese di SA, è caduto nella mediocrità generale di gara3 (pure realizzando 25p). In gara4 si è infortunato ad una spalla dopo un contrasto con Rose e non è stato più lo stesso. Grave perdita per i Suns, ha comunque dimostrato di saper essere un leader. Voto:7.5.
PENNY HARDAWAY: E' andato ad intermittenza come le luci dell'albero di Natale. Momenti di classe pura alternati a stupidaggini immense. Era lui l'ago della bilancia della serie e non ha convinto. Estremamente positivo solo in gara4 e parte di gara2, troppo poco. Ma ai Suns si accontentano, almeno in campo adesso c'è. Voto: 6
SHAWN MARION: Ci si aspettava sicuramente di più dopo una regular season giocata ala grande. Ha sofferto Jackson in difesa e in attacco non ha mai messo i tiri che contavano, dimostrando una volta di più che la nomea di vincente se la deve ancora guadagnare. E a Phoenix non potrebbero sopportare un altro contrattone senza risultati sul campo. Voto: 5.5.
AMARE STOUDEMIRE: Prima gara di play off di sempre: 24p, 9r e la tripla che manda tutti all'OT (3° della stagione). Basterebbe questo a dimostrare il carattere che questo 'ragazzino' ha in corpo. Buca gara2, ma nelle altre partite mette sempre la sua impronta, dimostrandosi anche un valido protagonista del courtside di NBA.com. Come dimenticare la schiacciata rovesciata mandando a farfalle Duncan o la ripetizione della schiacciata con cui in RS posterizzò Olowokandi (stavolta fatta in faccia alle twin towers)? Ma in mezzo a tanta esuberanza fisica, anche qualche gesto tecnico apprezzabile. Il futuro dei Suns passa dalle sue mani, no way. Voto: 7.5.
SCOTT WILLIAMS: Pochi minuti di media giocati senza infamia e senza lode. Questo ci si aspettava da lui e questo ha fatto. Voto:6.
PANCHINA: mentre quella degli Spurs dominava la serie, quella dei Suns sonnecchiava beata. Joe Johnson, il sesto uomo della squdra, colui che dovrebbe entrare per dare il salto di qualità , non ha mai inciso più di tanto. Outlaw ha difeso bene, ma non ha mostrato l'energia che aveva in RS, Jacobsen e Gugliotta hanno avuto pochi scampoli di gara e non sono giudicabili. L'unico a salvarsi? Jake Voskuhl. Eroe di gara4 e vero leone in campo. Grandi limiti tecnici, ma gran cuore. Se tutti avessero giocato con la sua grinta, chissà " Rifirmarlo è assoluta priorità per tutti. Voto:5.
COACH: Johnson ha una sola colpa. Aver continuato ad insistere sul raddoppio sistematico a Duncan anche quando si vedeva che gli altri erano onfire. Ma la scelta era ardua, perché lasciare Duncan libero per l'uno vs uno è come dire 'fatene 2'. Per il resto, 'tradito' da Marion e dalla pancina, non poteva fare meglio di così. Giudizio positivo, nonostante tutto. Voto: 6.5.