Nesterovic non ha potuto limitare uno Shaq in versione MDE
Minnesota Timberwolves 97 @ L.A. Lakers 102
Devastante.
Non c'è un altro termine che renda l'idea della prestazione di uno Shaquille O'Neal in serata di grazia come quella della scorsa notte.
Una serata do grazia. Una serata da MDE (Most dominate ever) per usare le sue parole.
Intendiamoci, la quarta partita fra Minnesota Timberwolves e Los Angeles Lakers, vinta dai padroni di casa californiani non è stata certamente una passeggiata per il numero 34 e i suoi compagni, ma Shaq ha lasciato un'impronta di forza davvero impressionante e proprio nel momento di maggiore bisogno per i suoi.
Le cifre non lasciano scampo: il capitano dei Lakers ha siglato 34 punti, raccolto 23 rimbalzi di cui 10 d'attacco, servito 6 assist e bloccato 2 palloni. E alla fine il suo pensiero è stato chiaro quanto le sue statistiche. “Sapevamo di aver bisogno di questa gara e giocavamo con il sedere appoggiati al muro. Io devo avere quel dannato pallone. Una volta che lo prendo, faccio quel che devo fare e lo faccio bene”.
Quello della gara è stato un copione già visto. Per tre quarti i Minnesota hanno francamente giocato alla pari se non meglio dei Lakers. Hudson ha continuato nel suo trend ampiamente positivo, siglando 28 punti con 4 assist, ma questa volta ha aggiunto anche 6 palle perse al suo bilancio.
Anche Kevin Garnett ha perso 4 palloni, ma in una prestazione da 28 punti, 18 rimbalzi e 5 assist non è sembrato influire più di tanto. Il capitano di Minnesota è apparso infatti in forma scintillante e ha contribuito in modo decisivo a quello che sembrava l'allungo definitivo dei suoi: a 1.57 dallo scadere del terzo quarto infatti, gli ospiti si sono ritrovati sopra per 74 a 63 e hanno visto da vicino la possibilità di tornare al Target Center solamente per chiudere la pratica.
Da quel momento in poi però, la squadra di coach Jackson, priva da primo quarto di Rich Fox (possibile slogatura della caviglia sinistra) ha messo la marcia più alta, fornendo palloni finalmente assennati al suo centro e chiudendo la contesa con un quarto finale da 31 a 23 di parziale.
Se per O'Neal si è trattato di una serata di grazia, l'altra metà della Combo ha dovuto sudare un po' di più per realizzare un valido score. Per buona parte dell'incontro infatti, la differenza in termini di efficacia e pericolosità , Minnesota l'ha costruita basandosi sulla difesa su Kobe Bryant.
L'altro capitano giallo viola infatti è stato forzato ad un modesto 7 su 25 dal campo, con 2 su 3 nelle bombe, e ha dovuto spendere preziose quantità di energia per agguantare 32 punti grazie ad un 16 su 17 nei tiri liberi e liberare così il suo centro dall'incombenza di tirare da solo la carretta. Le sue statistiche sono state poi completate da 5 rimbalzi, 5 assist e 3 palle rubate.
Alla fine coach Saunders è apparso comunque fiducioso sulle possibilità dei suoi. “Negli spogliatoi i miei giocatori non erano soddisfatti anche se siamo venuti qui e abbiamo lottato uno ad uno per ogni opportunità sul campo. Vorrà dire che ci riproveremo sin dalla prossima volta”..
E anche capitan Garnett è apparso fiducioso per una serie che superstar a parte, sta vedendo un contributo superiore dal collettivo di Minnesota: “E' come una sfida per il campionato del mondo dei pesi massimi. Adesso siamo in confidenza, siamo pronti. Li abbiamo messi alle corde e questo lo sanno”.
Il prossimo round della serie si svolgerà a Minneapolis, martedì. Vantaggio campo per i T-wolves ma inerzia estremamente equilibrata. Ogni partita sarà da seguire, ma i bookmakers americani scommettono già su di un finale alla settima.
Alla prossima.