Cardinals contro Astros è anche Grudzielanek contro Taveras…
Sta diventando una classica del baseball.
Non è certo la sfida Red Sox-Yankees o quella Giants-Dodgers e forse non raggiungerà mai i livelli di competizione e sfida di una partita fra i Cubs e gli stessi Cardinals. Ma quella tra St. Louis Cardinals e Houston Astros sta diventando una vera rivalità .
Per la prima volta dal 1991-1992, quando i Braves (quelli di Maddux-Smoltz-Glavine-Avery) ed i Pirates (con il pre-Balco Barry Bonds) si affrontarono in due consecutive NLCS, le stesse due squadre si ritrovano per due anni di fila per guadagnarsi l'accesso alle World Series. Astros e Cardinals, tra l'altro fanno anche parte della stessa divisione, la Central, nella National League e nelle ultime due stagioni si sono già incontrate ben 41 volte (escluse le presenti NLCS), con i Cardinals in vantaggio per 23 a 18, e pertanto si conoscono molto bene.
C'è sempre molto rispetto fra la due squadre, chiamiamola una rivalità rispettosa, ma la voglia di vincere dopo le 7 sfide delle NLCS 2004 è tanta, da entrambe le parti. I due manager sono consci della forza dell'avversario e si danno molto credito l'un l'altro.
E così pure i due proprietari. In questo caso non è dovuto intervenire il commissioner Bud Selig per dirgli di smetterla di litigare, come accadde due anni fa per i proprietari di Yankees e Red Sox, che erano andati oltre le righe, alimentando oltre misura la già ben rivalità Boston-New York.
E sebbene le rivalità si consolidino quando gli stessi protagonisti si trovano ad affrontarsi anno dopo anno (pensiamo ad Albert Pujols, Jim Edmonds ed il manager Tony LaRussa da una parte e a Craig Biggio, Jeff Bagwell e Roy Oswalt dall'altra) quest'anno ci sono molte facce nuove che stanno dando un ottimo contributo al successo delle rispettive franchigie.
Gli Astros, rispetto all'anno scorso, hanno infatti perso Jeff Kent e Carlos Beltran, partiti come free agents. Hanno Bagwell non più in prima base, ma in servizio solo come pinch hitter. Ed anche qualche ruolo è cambito, Lance Berkman dall'esterno destro si è mosso all'esterno sinistro, Biggio è tornato in seconda base. All'interbase c'è Adam Everett (21 rubate in stagione; due singoli ed un triplo finora nelle NLCS).
Ma nuovo è soprattutto il rookie Willy Taveras (.291 e 34 rubate) spettacolare difensore in esterno centro. E poi nei playoffs l'esplosione di Chris Burke (il nuovo membro dei Killer-B, autore dell'HR che ha deciso la gara dei 18-inning contro Atlanta) che contro St. Louis ha già battuto un pinch hit HR da due punti in Gara 1 ed un triplo ed un singolo-RBI in Gara 2.
Pure nei Cardinals ci sono dei nuovi: la "scintilla" David Eckstein, interbase leadoff, al posto di Edgar Renteria, Mark Grudzielanek in seconda base, Abraham Nunez in terza, al posto dell'infortunato Scott Rolen. Addirittura i due partenti di Gara 1, Chris Carpenter (21-5 quest'anno) e Andy Pettitte (17-9) sono "nuovi" alla sfida: saltarono infatti i playoffs lo scorso anno, Pettitte per l'operazione al gomito, Carpenter per infortunio al bicipite. Quindi vecchi e nuovi per una sana rivalità in crescita.
La serie al momento è fissata sull'1-1, avendo gli Astros sbancato il Busch Stadium in Gara 2 per guadagnarsi il fattore campo (ora tre gare in Texas). Houston mostra grande fiducia, che si vedeva chiaramente prima di Gara 1 nello spogliatoio del Busch Stadium con Chris Burke che parlava di college football, con Lance Berkman che parlava della mascotte dell'Università di Baylor, un orsacchiotto, che quando era bambino quasi tentò di mangiarselo.
Gli Astros sono rilassati. Hanno giocato così tante partite chiave negli ultimi due-tre anni che ci si stanno abituando. E sono in forma; dopo aver iniziato la stagione 15-30 hanno infilato 78 vittorie e subito solo 45 sconfitte.
Ma la rivalità , secondo noi, manderà questa sfida almeno alla sesta, se non alla settima partita. C'è quasi la sensazione, nei due schieramenti, che le partite saranno talmente serrate che si andrà naturalmente verso una conclusione lunga della serie. Vedremo.
E come previsto sono stati i lanciatori a farla da padroni con Chris Carpenter che ha dominato Gara 1 (8 inning, 5 valide, 2 punti, 3 strikeouts con 17 out su rimbalzanti) e Roy Oswalt (20-12) vincente in Gara 2 (7 inning, 5 valide, 1 punto concesso su bomba di Pujols a basi vuote e ben 6 strike outs). I due rispettivi closer hanno fatto ampiamente il loro dovere, Jason Isringhausen (39 salvezze nel 2005) chiudendo Gara 1 per i Cardinals e Brad Lidge (42 salvezze) con addirittura due inning (una valida e tre Ks) in Gara 2 per Houston.
Roger Clemens (13-8) e Matt Morris (14-10) partiranno in Gara 3. Quindi le mazze dovranno forse aspettare Brandon Backe e Jeff Suppan (16-10) in Gara 4 (i Cardinals hanno preferito mandare Jason Marquis nel bullpen) per poter mulianre un po' di valide. Nella quinta saranno di nuovo Pettitte e Carpenter e sarà un altro "picthing duel". L'anno scorso Brandon Backe e Pete Munro partirono in Gara 1 e 2 a St.Louis e Houston perse entrambe le volte ricevendo soltanto 9 1/3 inning totali dai due starters.
Le partite 3-4-5 si giocheranno sabato, domenica e lunedì e sono garantite. Se St. Louis dovesse vincerne almeno delle tre una si assicurerebbe il ritorno al Busch Stadium (che il prossimo anno sarà rimpiazzato da uno stadio più moderno che è in costruzione proprio accanto). Per cui sarebbe bene spegnere i motori a quelle macchine già pronte per la demolizione. Questa serie promette di aver bisogno di quello stadio ancora per un po'.
NOTE
– Chiamata controversa anche nelle NLCS: l'arbitro di casa base Greg Gibson ha chiamato Grudzielanek out su una debole rimbalzante verso il monte di lancio, che Oswalt ha raccolto e sparato in prima. I replay TV hanno mostrato chiaramente che la palla è rimbalzata sul piede del battitore e poi è rotolata verso il monte. Doveva essere chiamato il foul. Non ha certo suscitato l'enorme interesse della chiamata sul terzo strike di Gara 2 delle ALCS.
– Reggie Sanders, al momento la mazza più calda per i Cardinals, che ha avuto 10 RBI nelle NLDS contro San Diego e che ha battuto un HR da due punti in Gara 1, andando poi 1 su 3 in Gara 2, è 50-50 per giocare in Gara 3. Sul triplo di Adam Everett si è tuffato e si è parecchio "ammaccato". Le ultimissime parlano di un suo recupero in tempo per Gara 3.
– Larry Walker, che è andato 0 su 10 nelle tre gare contro San Diego, è 1 su 7 contro Houston per un miserabile .059! I Cardinals hanno decisamente bisogno del suo contributo nel mezzo del line-up.
– Yadier Molina, che ha rimpiazzato Mike Matheny dietro il piatto per i Cardinals (altra faccia nuova) è uno dei tre Molina che giocano nel ruolo di catcher in questi playoffs. I suoi fratelli maggiori, Bengie e Jose giocano negli Angels.
– Nonostante gli infortuni e i giocatori nuovi nell'infield St. Louis hanno stabilito il nuovo record di squadra con 196 doppi giochi. Se c'è un battitore nel baseball che può evitare di battere in un doppio gioco è il velocissimo esterno centro degli Astros, il rookie Willy Taveras. Taveras infatti quest'anno ha battuto ben 70 valide interne!
– Le killer Bs (Burke, Bagwell, Berkman e Biggio) hanno una media combinata di .373 essendo andati finora 22 su 59 nei playoffs con 3HR e 12RBI. Bruntlett non fa ancora parte del club, essendo sol 1 su 7 in questa postseason.
– Il closer di Houston Lidge ha dominato in 7 gare contro i Cardinals quest'anno tenendoli a due valide e zero punti in 7 2/3 innings. Nelle NLCS dell'anno scorso ha lanciato 8 innings concedendo una valida e registrando ben 14 strikeouts. Finora quest'anno nella postseason ha lanciato 6 inning con 0.00 ERA. Ha una fastball "elettrica" e probabilmente la miglior slider della lega.
Il forte battitore degli Astros Lance Berkman ha ammesso che è molto più concentrato al piatto di quanto lo sia nell'outfield. Il catcher Brad Ausmus lo ha confermato avendo notato che almeno 5-6 volte quest'anno Berkman ha lasciato il campo pensando che ci fossero già tre out, quando invece ce n'erano solo due. Addirittura in settembre lo ha fatto due volte nella stessa partita. Berkman dice che è così concentrato a pensare al successivo turno di battuta che spesso perde il conto degli out. Pochi giorni dopo la conclusione delle NLCS del 2004 Berkman si è infortunato al legamento crociato anteriore del ginocchio destro giocando defensive back in una partita di football presso la sua chiesa locale. Il 12 novembre 2004 è stato operato ed è rientrato in tempo per l'inizio del campionato.
Nonostante l'infortunio gli Astros gli hanno offerto un supercontratto di 6 anni per $85milioni. Berkman, dopo la firma, ha commentato: "Sono il defensive back meglio pagato di tutta la lega!" Per le sue battute è stato ribattezzato lo Yogi Berra degli Astros. Ausmus attacca foglietti con le uscite di Berkman sull'armadietto in spogliatoio.
Una delle perle: "Le partite che finiscono con un solo punto di differenza possono essere vinte da entrambe le squadre. E la maggior parte delle volte succede proprio così".
– St Louis è andata 50-31 in casa e 50-31 fuori casa. Ma c'è pressione. Dopo la sconfitta nelle World Series del 2004 contro Boston il manager Tony La Russa pianse quando tentò di spiegare che “Non sempre è il talento che vince, ma è chi gioca meglio” I Cardinals erano tesi prima di Gara 1. Lo spogliatoio silenzioso. Albert Pujols (MVP delle NLCS 2004, .500, 4 HR e 9 RBIs) non ha voluto rilasciare interviste.
– Houston è ai playoffs per la sesta volta in 9 anni; sta tentando di raggiungere le World Series per la prima volta nella sua storia. I Cardinals hanno invece vinto il titolo 9 volte nella loro lunga storia, l'ultimo nel 1982.