T-Mac ha molti motivi per sorridere. I suoi Magic conducono 2-1 sui favoriti Pistons
Detroit @ Orlando 80-89
Questa volta l'hanno aiutato. Reduce da due fantastici one-man shows in gara 1 e gara 2, Tracy McGrady ieri sera si è fermato a quota 29, ma, ed forse è la notizia più importante, il supporting-cast ha dato il suo contributo, aiutando il fenomeno in maglia numero 1 per ottenere un importante successo in quel di Orlando contro i Detroit Pistons.
Darrel Armstrong chiudeva infatti con 20 punti (oltre a 8 assists e 6 rimbalzi) mentre Drew Gooden, assente ingiustificato nella precedente sfida, timbrava il cartellino con una partita più che onesta, conclusasi prima del tempo ma con 15 a referto.
"Se i ragazzi giocano in questo modo, di strada ne faremo parecchio – commentava raggiante The Big Sleepy - il giorno prima dell'incontro gli ho detto di andare in campo e giocare come sanno, senza cambiare per me, e loro hanno fatto davvero un gran lavoro.
Se continueranno così, il mio compito in campo sarà limitato".
Ancora T-Mac: "La difesa è la chiave per ogni vittoria. Sappiamo che non hanno un giocatore in grado di segnare con continuità . Semplicemente cerchiamo di tirarli fuori dalla loro "comfort-zone".
Se i Magic hanno motivi per sorridere, Detroit deve cominciare invece a preoccuparsi; dopo aver concesso agli avversari ben il 57% dal campo, i motivi per essere allegri sono ben pochi.
"E' davvero troppo. Non puoi sperare di battere una squadra come Orlando se non riesci a tenere la sua percentuale al tiro intorno al 40%. Dobbiamo difendere meglio ed eseguire gli schemi offensivi con maggiore attenzione perché negli ultimi tre quarti abbiamo faticato parecchio per segnare (17 su 53, 32%)", le parole di coach Carlisle nel dopo partita.
"Sono sicuro che adesso loro si sentono molto sicuri ma c'è ancora tanta pallacanestro da giocare e noi pensiamo ancora di poter vincere la serie".
Se Cliff Robinson sprizza (ma forse senza neanche troppa convinzione) ottimismo, Ben Wallace (8 punti e 22 rimbalzi per lui) punta l'indice sul cattivo gioco espresso fino ad ora dalla squadra: "Stiamo giocando un brutto basket, ecco tutto".
La cause della sconfitta possono essere così riassunte: incapacità di fermare i giocatori chiave di Orlando; pessima selezione al tiro; difesa poco incisiva.
Domenica si ritorna in campo e per i Pistons sarà la gara della vita, perché rimontare da 1-3 è impresa quasi impossibile a questi livelli, mentre per i ragazzi di coach Rivers sarà l'occasione giusta per assestare il colpo del ko e mettere un piede e mezzo nel secondo turno.
Rick Carlisle dovrà cercare di fare di necessità virtù, sapendo di non poter contare su grandi attaccanti, quasi tutto il peso dell'attacco è infatti sulle spalle di Richard Hamilton, cercando di lavorare soprattutto sul morale dei ragazzi, per far tornare la propria squadra ai livelli di qualche settimana fa.
In ogni caso, il fattore chiave della serie a mio avviso è legato in maniera indissolubile al contributo che i compagni di McGrady sapranno offrire da qui alla fine.
Dopo Gara 2, sui media della Motown si contava sul loro scarso apporto per le gare a venire, ma l'ultima sfida è stata una doccia gelata per chi già sperava di andare in Florida a fare una scampagnata. L'avversario non ha nessuna intenzione di mollare e i Pistons saranno costretti ad alzare il ritmo del proprio gioco, pena un'esclusione anticipata dai giochi che contano.
Qualche modifica negli schemi offensivi è prevedibile (oltre che auspicabile) visto che venerdì sera Detroit ha attaccato con insistenza il lato forte della difesa di Orlando, con risultati poco incoraggianti.
"Giocavamo la palla sempre dalla stessa parte, senza provare ad attaccare il lato debole. Per almeno 20 volte abbiamo tirato con 3 secondi o meno sull'orologio. In questo modo non si può segnare". Parole di Jon Barry.
Carlisle le avrà sentite?
Intanto, dal canto suo, T-Mac sta dimostrando di non soffrire il clima "rovente" dei playoffs, inanellando una prestazione convincente dopo l'altra e dando prova di grande sicurezza e maturità .
Dopo Gara 3 ne sapremo di più!
Stay tuned!