IND-BOS Gara3

Mc Carty è stato preferito a Williams nel quintetto per la sua velocità  e la sua carica agonistica

Indiana Pacers @ Boston Celtics 83-101

Guardando la serie nelle prime due gare ad Indianapolis sembrava che il fattore-campo tra le due squadre non fosse così decisivo, ma è bastato solo cambiare città  per accorgersi come, al contrario, sia assolutamente fondamentale.

In alternativa, può essere che lo Fleet Center di Boston sia veramente inaccessibile, allora Indiana deve iniziare a preoccuparsi veramente, se non lo ha già  fatto. Una risposta certa a questa domanda ce la darà  il risultato di gara 4, soprattutto nel caso in cui Indiana non riesca ad opporre una resistenza superiore a quella data in gara 3 agli attacchi biancoverdi.

Nel frattempo non si può non constatare come il tutto esaurito realizzato dal pubblico di Boston abbia fatto in modo che il nominativo "The jungle", la giungla, inteso come arena in cui l'acclamazione del pubblico raggiunge livelli non paragonabili a nessun'altra nel continente americano (questo lo dicono loro), abbia in qualche modo influenzato sia il rendimento dei propri beniamini, che quello degli ospiti.

Non si spiegherebbe altrimenti il 25% al tiro nel primo quarto dei ragazzi di Isiah Thomas, chiudendo un deludentissimo primo quarto subendo l'onda del raddoppio del punteggio da parte dei Celtics: 31 a 15. L'aggravante è che Paul Pierce ha giocato solo i primi 3 minuti, e neanche granché bene visto che è riuscito a farsi assegnare ben 2 falli.

Lasciato in panca prudentemente per tutto il quarto, i suoi compagni non lo hanno fatto rimpiangere accumulando ben 16 punti di vantaggio.

Il suo ritorno in campo nel secondo quarto è stato segnato dal recupero completo dello svantaggio da parte di Indiana, ma ovviamente non è l'entrata di Pierce il motivo del recupero, ma un miglioramento delle disastrose percentuali di tiro dei Pacers e la contemporanea espulsione di Mark Blount per un fallo in flagrante di tipo 2.

Certi del fatto che nell'azione in cui è stato assegnato il fallo in flagrante la presenza di Ron Artest sia del tutto casuale (!?!), è già  la seconda espulsione di un giocatore dei Celtics in questa serie, e non è una cosa frequente, tra l'altro sempre nel settore centri, ruolo che non rappresenta proprio la punta di diamante nella squadra biancoverde. Nell'ultimo quarto anche Artest è stato espulso per aver collezionato due falli tecnici.

L'espulsione di Blount e la rinnovata vena realizzativa dei Pacers li ha portati come detto nel secondo quarto a passare in vantaggio, ma è stata solo una comparsata veloce perché i Celtics hanno subito risposto ricominciando ad incrementare lentamente ma inesorabilmente il vantaggio senza trovare nei Pacers sufficiente resistenza, complicandosi inesorabilmente la vita peggiorando ancora le percentuali nel terzo quarto con un bruttissimo 13%.

Chiave della partita è, a parte la percentuale finale al tiro dei Pacers, un indecoroso 32,5%, il fatto che ben 6 giocatori dei Celtics siano andati in doppia cifra ed uno, Bremer, ci sia arrivato vicino con 9 punti.

Tutti sanno che nessuna squadra NBA, se non i Lakers, è dipendente da due giocatori come i Celtics. Ci sarebbero anche Orlando e Minnesota, ma loro sono dipendenti da un solo giocatore. Proprio per questo motivo coach O'Brien ha insistito molto sul fatto che tutti i giocatori devono prendersi le proprie responsabilità , ed i risultati sembra che si stiano facendo vedere, infatti il numero di tiri disponibili sono stati ripartiti in modo molto uniforme.

In questa situazione sono risultati inutili gli ottimi numeri di Jermaine O'Neal, 21 punti, 16 rimbalzi e 50% dal campo, l'unico salvabile dei Pacers assieme a Ron Mercer.

Anche Ron Artest ha segnato 20 punti, ma a scapito della percentuale dal campo, 33% ed il massimo di tiri tentati stagionale, ben 18.

"Stasera abbiamo giocato con molta energia" ha detto Pierce "la nostra difesa era presente fin dall'inizio, a dispetto dei nostri problemi di falli. C'era energia (nel nostro gioco) " Se giochiamo con questo tipo d'intensità , prendiamo rimbalzi e passiamo in vantaggio, siamo difficili da battere". Era proprio difficile sconfiggere questi Celtics, ma ritengo improbabile un'altra prova così opaca dei Pacers in gara 4.

"Non avrei mai pensato che avremo tirato così malamente" ha detto coach Thomas. Deve sperare che non succeda domenica prossima, altrimenti le cose si metteranno molto male per Indiana. Boston al contrario è in una posizione ideale, ha vinto bene la prima in casa e se vince anche la seconda avrà  tre possibilità  di chiudere la serie a proprio favore.

Probabilmente per far concentrare meglio i propri giocatori, Thomas ha deciso di far tornare ad Indianapolis la squadra per raggiungere nuovamente Boston in tempo per la partita di domenica.

A lunedì per il commento di gara 4.

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