PHI-NO Gara 2

Allen Iverson, 29 punti in gara2. Ancora una volta è lui il mattatore della serata.

Philadelphia si aggiudica anche gara2 contro New Orleans. Con il punteggio di 90 a 85, i Sixers si portano sul 2 a 0 nella serie e sono pronti ora a fare le valigie, trasferirisi alla New Orleans Arena per giocare sabato alle 7.30 pm (ET), la terza partita in programma.

AllenI e compagni possono trovare ottimismo sulle sorti della serie, nella storia playoff della propria franchigia. Phila infatti si è trovata è avanti 2 a 0 in una serie playoff già  in altre occasioni, dodici per l'esattezza, con un bilancio di 11-1 a proprio favore. L'ultima volta contro Milwaukee finì 3 a 0 (era 1990/91, anni in cui il primo turno era ancora al meglio delle 5 sfide). Nelle sfide al meglio delle sette gare, sempre contro i Bucks nell '85(eastern semifinals), il parziale di 2 a 0 venne concluso con un perenterio 4 a 0.

La partita andata in scena ieri sera al First Union Center è stata segnata dagli infortuni in casa Hornets.
Byron Davis non è disponibile fin dalla palla a due, a causa di un riacutizzarsi del problema al ginocchio sinistro, rilevato con risonanza magnetica lunedì dopo gara1. Infortunio che il Barone si porta dietro da gennaio, (out per venti partite), dalla partita con Portland.

Durante il terzo quarto esce anche Jamal Mashburn a causa di una microfrattura al dito medio della mano destra, condizionando l'esito della gara, priva a quel punto delle due stelle ospiti.

Il tema tattico più interessante che propone gara2 è la difesa che coach Silas ha preparato su Allen Iverson, dopo la scoppola rimediata nella prima partita (55 punti per "the answer” domenica scorsa). Il prescelto per immolarsi per la causa su Allen è David Wesley, che in questa serata, fa' ampiamente il suo dovere ("per quanto umanamente possibile).

In gara1 la sceta di non raddopiare Allen, ma di provare a limitarlo uno contro uno concedendogli al limite conclusioni dal perimetro, non ha pagato.
Nella seconda sfida coach Silas, opta per un atteggiamento più prudente, sceglie una tattica aggressiva sul possesso lontano da canestro del "3", chiede un contenimento del lungo (spesso PJ Brown) sul pick and roll, e ordina chiusure di massa nelle penetrazioni.

Iverson, da campione qual'è, legge bene la difesa e non tenta di ripetere un altro storico "cinquantello", forza qualche tiro, ma complessivamente concede ai compagni facili conclusioni. Chiuderà  lo stesso la partita con cifre altisonanti, 29p,5rb, 4ass (nonostante un misero 6 su 12 dalla lunetta) con 11 su 27 dal campo.

Il primo quarto vede i padroni di casa condurre (27 a 22 dopo 12'), trovando punti e rimbalzi dalla loro front-line. Il trio Van Horn, Coleman, e Thomas, trova punti preziosi e solidità  sotto i tabelloni. Sigla complessivamente 40 punti (14 su 28 al tiro) e 23 rimbalzi, nettamente meglio degli 11 punti e 17 rimbalzi con i quali avevano contribuito alla vittoria di domenica scorsa, nella prima uscita.

Menzione particolare va dedicata alla grande partita giocata da Kenny Thomas. Il prodotto di New Mexico ('99) è reduce da un'ottima regular season, chisa con 10 punti e 8 rimbalzi di media. Cifre nettamente al di sotto di quelle fatte vedere ieri sera al first Union Center. Thomas chiude gara2 con la sua prima doppia doppia in carriera playoff, 17 punti e ben 16 rimbalzi.

La stampa di Philadelphia sottolinea la prestazione ricordando che era dal 6 giugno del 2001 (finale con LA) che un giocatore Sixers non strappava 17 rimbalzi in una gara di playoff, allora a farlo fu Dikembe Mutombo.

La seconda frazione, tatticamente, è racchiusa nelle cosiderazioni appena fatte. Phila si dimostra più vogliosa e combattente (splendida una schiacciata di Coleman di pura prepotenza), non concede tanti secondi tiri e in attacco gestisce un piccolo vantaggio, che con con i minuti si consolida sempre più.
La partita però non muore mai. Gli ospiti si affidano a Jamal Mashburn, il quale segna 14 punti in 34 minuti.

Il suo minutaggio reale non è però scritto a referto. Jamal gioca l'ultima frazione della sua partita infortunato, e si vede. Una probabile “insaccatura”al dito indice della mano destra, lo costringe ad una vistosa fasciatura. Lui stesso, a fine gara ammette di aver giocato quasi senza riuscire a toccare la palla con la mano destra, "e per un tiratore (destro) è un bel problemino.

Il punteggio all'intervallo vede i Sixers avanti di 9 (50-41). La ripresa pare incominciare sulla falsa riga dei primi due quarti. Subito Silas si fa fischiare un tecnico per proteste, poco dopo arriva il già  citato infortunio a Mashburn, le percentuali non migliorano e morale della favola gli Hornets stentano a rientrare. Terza frazione che si conclude sul 76 a 69 per i ragazzi di Larry Brown.

Nell'ultimo quarto rientra Mashburn. Ma ci vuole poco per intuire che non è in condizione per condurre la rimonta. Jamal segna un solo punto nel quarto e guarderà  dalla panchina il finale di partita. Tocca quindi a David Wesley (24 punti in 46 minuti),Jamal Magloire (12 p e 8 rimb)e A Robert Pack (15 punti di cui 11 nel secondo tempo) tenere in vita il tabellone Hornets.

Ma la solita regia attenta di Eric Snow (11p, 5 ass in 34 minuti), la solidità  di DC (12p, 5r e 6 ass) e la presenza di Aaron McKei, unite ovviamente al talento di AllenI fanno volare i padroni di casa fino addirittura ad un + 17. Divario onestamente eccessivo, nel quale coach Silas paga sicuramente l'assenza dei suoi principali terminali, seduti malconci in panchina.

L'orgoglio Hornets nonché il finale di partita un po' a "briglie sciolte" dei Sixers fanno rientrare gli ospiti fino al meno 7 a 1'45" dalla fine, ma non servirà  a cambiare l'esito finale della gara, 95 a 90 Phila.

La serie si trasferisce a New Orleans per tre sfide. Ieri il commissionary Stern (presente al First Union Center), ha spiegato i motivi dell'estensione del primo turno da 5 a 7 gare (potenziali). Ha fatto capire che le esigenze televisive sono state il “via” a questa prospettiva, che però ora è più che mai gardita a tutti, in primis proprio ai propietari, coloro che erano più scettici ad una simile ipotesi.

In vista del confronto numero tre Coach Paul Silas dovrà  soprattutto recuperare i suoi infortunati, sperare che le percentuali dei suoi tiratori migliorino e non guardare troppo la statistica (che come detto in apertura da' poche chances agli Hornets).

Sulla panchina di Phila invece la situazione dovrebbe essere più tranquilla e serena. Usiamo il condizionale sia perché con coach Larry Brown, la serenità  pare un'utopia, sia perché lui stesso ha mostrato grande rispetto per i suoi avversari, non volendo incappare in un clamoroso errore di sottovalutazione. La vittoria in gara2 è arrivata senza una prestazione stellare dei suoi uomini punta e proprio per questo dovrebbe, dal punto di vista del coach, essere più rassicurante.

La nostra convinzione prima dell'inizio della serie era che NewOrleans fosse leggermente più attrezzata, nonché più in forma, per passare il turno. Bene, siamo 2 a 0 per i Sixers e sarebbe troppo facile cambiare pronostico. Pertanto ci limitiamo a sperare che questa serie, come tutte le altre, sia il più lunga possibile, sì da farci divertire quasi fino sotto l'ombrellone.

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