Quando la situazione si era fatta calda, Duncan ha tirato fuori gli artigli!
Chi di liberi perisce, di liberi ferisce! Potrebbe essere questa la chiave dei lettura della vittoria notturna di San Antonio sui Phoenix Suns.
In gara 1 Duncan aveva sbagliato 3 liberi nei secondi finali, dando la possibilità a Marbury di vincere la gara, e tutta la squadra aveva tirato in maniera pessima. Ieri sera invece il leader degli Spurs ha messo a segno i liberi della sicurezza a 30 secondi dalla fine (seguito a ruota da Jackson) e in generale gli Spurs hanno avuto un ottimo 19-25 dalla linea della carità . "E' stato certamente meglio che sbagliarli" ironizza Duncan.
Ma ridurre una gara intensa come quella di stanotte solamente a dei tiri liberi è quantomeno riduttivo. Gli Spurs sapevano che questa era una must-win e quando con 7 minuti sul cronometro i Suns erano andati sopra di 7 (72-65), hanno tirato fuori tutto quello che avevano e con un perentorio parziale di 19-4 (mettendo 7 degli ultimi 11 tiri, dopo aver iniziato il quarto con 0-8), hanno portato la serie sull'1-1.
Decisivi nella striscia Duncan (11p nell'ultimo quarto), Ferry, che ha dato il via alla rimonta con una bomba da 3, e Ginobili, che ha chiuso i conti con un missile terra-aria a 40 secondi dalla fine, portando i suoi sopra di 4.
"Poteva essere stato un gran problema andare sotto 0-2 - le parole del caraibico – ma abbiamo giocato con grande energia, realizzando canestri quando serviva. Speedy è stato grande, specialmente nel limitare Marbury alla fine. Ma grandi sono stati anche Ginobili e Danny, che ha lottato duramente sotto le plance (10 rimbalzi per lui, record personale n.d.r.). Adesso dobbiamo sfruttare il momento positivo per gara3“.
Gli fa eco Jackson: "Non potevamo andare sotto di 2 gare. Abbiamo gettato in campo quello che avevamo, convinti di poter riprendere Phoenix e portare la serie in parità ".
E i Suns? Dopo aver lottato con i denti tutta la gara e quando sembravano in controllo della stessa, improvvisamente si sono spenti, cominciando ad affrettare tiri e allargando le maglie in difesa. E questa è un lusso che non puoi concederti contro la squadra numero 1della lega.
Così come non puoi concedergli uno Shawn Marion (12 rimbalzi, ma solo 6 punti con un pessimo 3-14) e un Amare Stoudemire (solo 4 punti, dopo l'ottima gara1). Ottimi invece Penny Hardaway (17+11), l'uomo che più di tutti ha tenuto in piedi la squadra contro le sfuriate di SA caricando di falli i diretti avversari e il solito Marbury (32p anche se con una percentuale non proprio idilliaca e un errore che pesa nel finale), che ha fatto vedere ancora una volta i sorci verdi a Parker.
Per il play dei texani un'altra notte da dimenticare. Con un costante problema dei falli, il francese non è mai entrato in gara ed è la seconda consecutiva che 'buca'. Per sua fortuna ci sta pensando Jackson, l'unico che sembra non soffrire la difesa dei Suns.
"Hanno segnato canestri importanti e hanno impedito a noi di fare altrettanto - dice il play dei Suns - Hanno fatto un grande sforzo durante la striscia e hanno messo a segno grandi giocate. Bisogna dare loro il merito che hanno. Ma noi eravamo venuti qui per vincerne una e ce l'abbiamo fatta. Ora il vantaggio del campo è nostro".
Un po' deluso l'allenatore Frank Johnson: "Abbiamo cominciato a non metterla, prendendo tiri affrettati e la nostra difesa ha cominciato a cedere. Avevamo ancora la possibilità di farcela, ma siamo diventati esitanti, per una ragione non precisa. Ovviamente la sconfitta ci brucia, ma la serie è lunga".
Adesso tutti in volo verso l'Arizona, dove venerdi notte si giocherà gara 3. In campo ci sarà anche David Robinson, assente illustre nella gara di stanotte per un problema al ginocchio. Ma gli Spurs se vogliono uscire da Phoenix con una vittoria hanno bisogno del vero Parker, non della sua controfigura.
La squadra ovviamente è tutta dalla sua parte, come spiega Duncan: "Tony sta bene. Non è un segreto che sta avendo delle difficoltà , ma è giovane e combatterà per superarla. Tony entrerà in gara e noi con lui".
I Suns dal canto loro devono cercare di essere più precisi al tiro (ieri un 'fantastico' 1-17 da 3), limitando le pause e gli 'assenti'. Solo con una prova corale infatti sarà possibile" l'impossibile! Vedremo"