Iverson, 55 punti in gara 1
Ancora una volta le sorti cestistiche di Philadelphia sono legate ad Allen Iverson. Ed è sempre un bel legarsi.
Ieri sera al First Union Center (Phi) sono iniziate le danze del primo turno di playoff anche per Sixers e Hornets, e subito "the answer" ha scritto a referto un bel 55, portando i suoi ad una importantissima vittoria. La dichiarazione dello stesso a fine gara rende l'idea del suo dominio:
"I got one of those rhythm where the basket looks like an ocean an I was just throwing rocks in it"
"vedeva il canestro grande come una vasca da bagno!
Nei giorni precedenti gara1 Silas ha più volte ricordato come ha intenzione di affrontare Iverson in questa serie (..e come ha iniziato a fare), dichiarando di mettere in preventivo i soliti "trentelli" del "3", ma di voler costruire la vittoria limitando tutte le seconde bocche da fuoco dei Sixers. Ecco il bilancio: Iverson chiude gara1 con 21 su 32 dal campo, 10 su 11 dalla lunetta, per un totale di 55 punti, suo careeer playoff hight, il tutto condito con 8 assist. Alla luce dei primi 48 minuti, il progetto Silas pare da rivedere.
La partita iniziata subito all'insegna di AllenI. I suoi tredici punti nel primo quarto danno il via alle staffette difensive per provare a limitarlo, ma c'è poco da fare. Gli Hornets tuttavia si dimostrano squadra solida, non perdendo la testa di fronte alla prestazione balistica di Iverson e alla prima sirena sono sotto di sette (27 a 20). Iniziano a costruire un recupero che si concretizza nel secondo quarto portando New Orleans al massimo vantaggio della gara (30 a 36) con due liberi di David Wesley (che chiuderà con soli 5 punti in 25 minuti).
I Sixers, con il prezioso contributo di Iron McKee (6 su 9dal campo, per 12 punti in 31 minuti), hanno tenuto botta al momento migliore degli ospiti, 49 a 44 per Phila all'intervallo (Iverson 25), spegnendo nella ripresa ogni tentativo di rimonta, condotta spesso da Jamal Mashburn, autore di 28 punti con 8 su 21 dal campo e 11 su 13 dalla lunetta. Il terzo quarto si conclude, 70 a 68 per i ragazzi di larry Brown.
L'ultimo periodo di gioco vede "the Answer" salire in cattedra, segnando 20 dei suoi 55 proprio nei 12' finali. In particolare è una sua tripla a 4' dalla fine a soffocare la rimonta Hornets, sull'86 a 84 dopo un canestro di George Lynch. Phila continua a tenere la testa davanti, due liberi di Mashburn riportano gli Hornets a meno 4 (94 a 90), ma ancora AllenI, questa volta in faccia a PJ Brown a dare ossigeno ai suoi. Chiude la partita Snow con due liberi, fissando il punteggio finale sul 98 a 90.
La partita degli Hornets è però macchiata da una pessima gestione dei possessi "importanti". Il rapporto tra assist e palle perse segna 12 a 24 per gli ospiti e 24 a 15 per Phila, forse in questo dato (molto sottolineato nelle analisi postpartita us) è nascosto il motivo della sconfitta di Baron Davis (10p in 37 minuti) e compagni . E' certamente di quest'avviso coach Silas, che in conferenza stampa, attribuisce ai possessi persi nei momenti cruciali l'esito negativo di gara1.
A dar manforte ad Iverson c'è un Eric Snow in grandissimo spolvero. Oltre alla solita enciclopedica difesa (i "fortunati" destinatari questa volta sono il Barone e Wesley), gioca una partita concrecissima in fase offensiva, siglando la sua quarta doppia doppia in carriera playoff con 15 punti e 10 assist.
Se nelle tre precedenti occasioni lo sforzo era stato vano, altrettanto non si può dire in questa occasione. I 55 della superstar andrebbero analizzati partendo da chi in più occasioni gli ha recapitato palloni dietro i blocchi con precisione D'Antoniana, Snow è spesso il protagonista silenzioso delle magie di Iverson.
L'assoluta leadership di Iverson è testimoniata da un dato incredibile. In tutto il primo tempo un solo canestro dei Sixers (di McKie a 4'35" dalla fine del secondo quarto) non è griffato da "the answer", in tutti gli altri lui è presente o come marcatore o come assistman. La stampa di Philadelphia non crede hai propri occhi e neanche gurdandosi indietro ricorda una prestazione del genere, ""not even Wilt, DrJ or Moses", e scusate se è poco.
Coach Silas a fine gara, ha confessato che la prestazione di Iverson gli ha ricordato quella di MJ al Boston Garden contro i Celtics (63p), messa in scena esattamente 17 anni fa'.
Nell'analizzare quali potranno essere le ripercursioni di gara1 sulla serie nonché nel ipotizzare cosa accadrà nelle prossime sfide, occorre a nostro giudizio considerare due fattori. Il primo è che nonostante la sconfitta gli Hornets escono dalla prima partita a testa alta, consci che senza un Iverson da 55 probabilmente avrebbero portato a casa il match.
Ora sarà compito di coach Silas preparare una strategia difensiva più adeguata nei confronti di Iverson, ma bisogna anche sottolineare come gran parte dei canestri di Iverson sono arivati dalla distanza con percentuali superiori a quelle a cui lui stesso è solito, quindi è probabile che al di la' degli adeguamenti difensivi, l'emorragia Iverson venga tamponata un po' da sola.
Indubbio però che ad un talento simile vada mostrato maggior "rispetto", inteso come attenzione. Il suo tiro non è continuo come quello di altre point-guard NBA, ma sperare che lui sbagli da fuori per non farsi infilare in penetrazione, non paga.
Il secondo punto di analisi nasce dalla statistica. Nell'NBA dalla stagione inaugurale (1946/47) ad oggi, nelle serie al meglio delle sette gare, la squadra che ha vinto gara1 ha vinto anche la serie 227 volte su 288. Un dato che non regala certo sogni tranquilli a coach Larry Brown, ma che almeno gli attribuisci i favori del pronostico.
Se non i nostri, almeno quelli della cabala.